Calcio e infortuni: quali sono quelli più diffusi?
Il calcio è una disciplina piuttosto fisica, uno sport di squadra in cui i contrasti con l’avversario sono parte integrante del gioco, di conseguenza non stupisce il fatto che i calciatori possano incappare in una vasta gamma di infortuni.
Gli infortuni tipici del calcio sono dunque molteplici e soprattutto possono contraddistinguersi per dei livelli di gravità molto diversi: si spazia infatti dall’infortunio da cui si può recuperare nell’arco di breve tempo fino a quello che comporta mesi di riabilitazione e che, purtroppo, compromette anche la possibilità di camminare regolarmente prima di un recupero completo.
Traumi e similari
Tra gli infortuni più lievi figurano i traumi e le contusioni: durante i contrasti di gioco può infatti capitare di subire dei traumi piuttosto forti, infortuni che possono senz’altro essere molto dolorosi, ma che al di là del fastidio e di manifestazioni temporanee, come ad esempio rossore e gonfiore localizzato, non si rivelano oltremodo problematici.
Al fine di contrastare il verificarsi di questo genere di infortuni, peraltro, si raccomanda vivamente di giocare sempre utilizzando dei parastinchi, piccoli accessori che proteggono lo stinco e che vanno quindi indossati sotto il calzettone; indossare i parastinchi è obbligatorio nel professionismo, ma è il caso di utilizzarli sempre, anche per la classica partita amatoriale tra amici.
Anche la rottura del setto nasale rientra tra gli infortuni calcistici di lieve entità più frequenti: quest’incidente può verificarsi per via di una pallonata, per una gomitata in un contrasto aereo con un avversario e in molte altre circostanze.
Infortuni muscolari
Se si parla di infortuni calcistici non si può fare a meno di menzionare gli infortuni muscolari, i quali sono assolutamente frequenti.
I calciatori, come noto, sottopongono i loro muscoli a degli sforzi davvero consistenti nel corso della gara, di conseguenza non stupisce il fatto che questi infortuni ricorrano così spesso.
Nell’ambito degli infortuni muscolari figurano sia incidenti di lieve entità che problematiche più gravi, si spazia infatti dal semplice crampo, un disturbo momentaneo dovuto ad affaticamento che rende difficile il prosieguo dello sforzo atletico, fino alla contrattura.
Anche per quel che riguarda le fasi di recupero gli infortuni muscolari sono molto diversi: in alcuni casi un semplice massaggio eseguito da un professionista può essere sufficiente, in altri, invece, vanno previste terapie specifiche e dei tempi di recupero più lunghi.
Infortuni articolari
Altra categoria molto importante che contraddistingue gli infortuni tipici dei calciatori è quella relativa agli infortuni articolari.
Anche da questo punto di vista si possono distinguere incidenti più o meno seri, tuttavia è frequente che infortuni simili abbiano una gravità medio-alta e siano piuttosto complessi sia a livello di terapia che di diagnosi, per casi come questi infatti si rendono spesso necessari interventi specifici quali quelli attuabili da realtà specializzate come ionoforetica.it, come ad esempio la classica risonanza magnetica.
Come si può ben immaginare, le articolazioni maggiormente a rischio per chi pratica calcio sono quelle del ginocchio: esse infatti sono sottoposte a costanti e notevoli sollecitazioni, di conseguenza sono piuttosto vulnerabili.
Tra gli infortuni più gravi che possono verificarsi nel calcio vi è senza dubbio la rottura dei legamenti, la quale richiede un processo di recupero lento e complicato.
Anche la caviglia rappresenta un punto critico del fisico del calciatore, e l’infortunio più frequente per quel che riguarda tali articolazioni è sicuramente la distorsione.
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