
Che cos’è il peritoneo e perché è così importante per la salute
Il peritoneo è una membrana, sottile e quasi trasparente composta da due strati, che ricopre la parte interna della nostra cavità addominale e pelvica, ma che di conseguenza riveste anche tutti gli organi viscerali come fegato, milza, intestino, utero e ovaie.
Tale membrana è composta da due strati, il primo di questi due strati sottilissimi riveste la zona parietale del nostro addome, e viene quindi chiamato peritoneo parietale, mentre il secondo strato riveste gli organi interni fissandoli alla cavità peritoneale, chiamato peritoneo viscerale. Tra i due strati si forma una un cavo peritoneale dove si trova un liquido che ha un’azione lubrificante e che permette ai due strati di scorrere tra loro, e di facilitare di conseguenza il movimento degli organi.
Il termine peritoneo deriva dal greco, dove peri, significa intorno, mentre toneios significa ricoperto, il termine peritoneo è infatti l’organo che ricopre intorno gli organi dell’addome e la parete addominale. Il peritoneo è quindi una sorta di sacco chiuso, aderente alle pareti della cavità addominopelvica all’interno del quale sono contenute le viscere.
Dolore al peritoneo
A volte può succedere, durante una sessione di allenamento in palestra o di corsa, che si avvertano fastidiose fitte al fianco, che solitamente siamo abituati a definirle “dolore al fegato” o “alla milza”.
Di solito questo dolore si avverte durante l’allenamento, quando siamo sotto sforzo, e poi diminuisce via via che rallentiamo il ritmo dell’allenamento. È probabile che derivi da un’irritazione del peritoneo, che a causa di una frizione intensa finisca per irritarsi.
Mesotelioma peritoneale
Esistono alcuni casi rari in cui si sviluppa un tumore direttamente dal peritoneo che viene chiamato mesotelioma. Fortunatamente si tratta di un tumore raro, che colpisce solo due persone su un milione di abitanti all’anno.
Anche gli altri organi addominali e pelvici possono ammalarsi. Il tumore al colon retto è uno tra i più diffusi, legato soprattutto ad uno stile alimentare sbagliato, lo stesso vale per il cancro allo stomaco che sembra aumentare tra le persone che mangiano molti cibi conservati e poca frutta e verdura.
Il tumore all’ovaio risulta essere in qualche modo ereditario. Chi ha una madre o una sorella affetta da carcinoma ovarico ha un rischio più alto di ammalarsi. Una volta che uno di questi tumori si sviluppa e cresce, le cellule malate raggiungono anche il peritoneo che riveste gli organi, chiamato peritoneo viscerale.
Se le cellule tumorali superano questa sottile barriera possono circolare nella cavità addominale, e diffondersi velocemente in tutto il resto del corpo, tramite il liquido peritoneale. Quando queste cellule finiscono nel liquido possono morire oppure sopravvivere, diventando più forti, perché nutrite da sostanze contenute all’interno del liquido stesso. Successivamente poi tendono ad accumularsi in punti di maggiore riassorbimento del liquido, formando agglomerati.
Curare la carcinosi peritoneale
Una volta chi si ammalava di questo genere di tumore era considerato incurabile, a causa dell’enorme diffusione di questo genere di patologia. Oggi esistono alcune terapie che danno ottimi risultati nella cura delle carcinosi peritoneali.
Spesso vengono utilizzate tecniche integrate, chirurgiche ed oncologiche, per alcuni dei tumori di cui abbiamo parlato prima. Soprattutto per quelli più sensibili alla chemioterapia, come quello che colpisce il colon, l’ovaio e l’appendice.
Questo trattamento prevede la completa asportazione del carcinoma nella cavità addominale, associata ad un bagno di soluzione chemioterapica, riscaldata a 41-43°C. Questo trattamento può essere effettuato solo se la quantità di cellule tumorali è minima, e in questo caso il chirurgo dovrà rimuovere l’agglomerato, in modo tale che si possa facilitare il contatto tra il farmaco e il residuo tumorale, anche minimo. Il trattamento dopo qualche mese risulta essere già molto meno efficace.
Il calore, che ha proprietà tumoricide e aiuta l’assorbimento di alcuni medicinali all’interno degli organi, unito all’uso dei farmaci, risultano essere indicati per curare questo tipo di malattia.
Questa terapia viene effettuata durante l’intervento chirurgico, in cui l’addome rimane aperto per circa un’ora e mezza. È fondamentale però effettuare futuri controlli di prevenzione.
Infatti alcuni tumori, come quello che colpisce l’ovaio, rimangono per diverso tempo confinati all’interno del perineo, senza dare metastasi. In questa condizione il chirurgo può più facilmente agire per rimuovere il tumore, compiendo quella che viene chiamata citoriduzione completa, ovvero la completa asportazione del tumore, e una volta terminato il trattamento, il liquido viene aspirato.
Oggi in diversi centri vengono effettuati trattamenti di questo genere che hanno migliorato le aspettative di vita di tantissimi pazienti, e se presa in tempo la carcinosi peritoneale non è più incurabile.
I rischi di questo intervento
Ovviamente, come è facile intuire, si tratta di un trattamento invasivo quindi chi si sottopone a questo intervento avrà una degenza ospedaliera di almeno un mese. Durante l’intervento potrebbero accadere complicanze e il paziente potrebbe avere reazioni ai farmaci utilizzati.
Ma i risultati finora ottenuti sono positivi, tanto che moltissimi pazienti hanno avuto notevoli possibilità di guarigione grazie al trattamento.
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