Depressione endogena: cos’è e come curarla
Si parla spesso di depressione, ma quello di cui non si parla abbastanza è la differenza tra depressione endogena e altri tipi. Di cosa si tratta e cosa distingue le varie tipologie di depressione? Siamo qui per fare chiarezza su questi punti.
Depressione endogena e depressione reattiva
La prima cosa che si deve specificare, in questo caso, è che ci sono diverse tipologie di depressione: c’è la depressione endogena e la depressione reattiva e, pertanto, capire le differenze tra una e l’altra aiuta non solo la diagnosi, ma anche la cura.
Quello che distingue le due tipologie sono le cause che portano alla malattia in questione. Pertanto, possiamo dire che la depressione endogena non dipende direttamente da un avvenimento in senso stretto e, pertanto, è psicologicamente non derivabile, mentre la depressione reattiva, che viene anche definita come secondaria, scaturisce da fatti o eventi di perdita e lutto. A differenziare le due forme, ci pensano anche i modi in cui insorge la patologia in questione. La depressione endogena è improvvisa e immediata, mentre la depressione reattiva vede un graduale peggioramento di quelli che sono i sintomi, sino ad arrivare alla malattia vere e propria.
Fatta chiarezza su questi punti, quindi, si può andare a vedere cos’è, nello specifico, la depressione endogena, in modo tale che sia curabile nel migliore dei modi.
Depressione endogena: cause e sintomi
Se si è alla ricerca della causa della depressione endogena basta guardare l’etimologia della parola per capirne di più. Come dice il termine, si tratta di un qualcosa scaturito non da un evento esterno, come un lutto o una perdita, ma, piuttosto, causato da un malessere interno che può anche non avere una ragione evidente.
Si deve sottolineare che in quasi tutti i casi di soggetti affetti da depressione endogena non è stata rilevata alcuna predisposizione e, pertanto, è proprio un qualcosa che può accadere in qualsiasi momento, in chiunque: si crea una frattura insanabile all’interno del proprio io e inizia la fase di depressione endogena.
Come detto e ripetuto, non c’è mai un evento doloroso scatenante che possa essere riconosciuto come causa lampante della situazione in cui cade il soggetto, ma quest’ultimo si ritrova, praticamente all’improvviso, a vivere in una situazione di apatia, con un costante senso di vuoto: queste sono due caratteristiche costanti che si trovano in quasi tutti i soggetti che soffrono di tale patologia.
Tra i sintomi della depressione endogena si trovano: alterazioni del sonno, perdita di desiderio sessuale, perdita di appetito, continuo senso di tristezza e di sconforto.
Si deve altresì notare che tutti i sintomi della depressione endogena sono molto più forti e presenti nelle ore del giorno, mentre con la sera vanno migliorando. I dati in merito sono stati raccolti attraverso l’osservazione costante di una serie di pazienti affetti da tale patologia. Proprio grazie a tale osservazione, inoltre, si è potuto anche capire che molti pazienti che soffrono di depressione endogena riescono a capire che i pensieri che portano a tale stato sono insensati, ma non riescono a liberarsene.
Depressione endogena: la cura
Prima di entrare nello specifico della cura, si deve cercare di capire come viene diagnosticata. La diagnosi della depressione endogena avviene attraverso un test effettuato da uno psicologo o psichiatra. Va da sé che, se si riconosce di avere più di uno dei sintomi sopra descritti, è preferibile affidarsi a un esperto, in modo tale da avere la situazione chiara.
Per quel che concerne il test, si deve dire che si tratta solitamente di una serie di domande e risposte. Si tratta di strumenti abbastanza attendibili, perché studiati appositamente per rilevare questo tipo di problemi. Ogni singolo paziente dà delle risposte differenti, che poi vengono accuratamente analizzate per definire se ci si trova o meno dinanzi a una situazione di depressione endemica.
Entrando nei dettagli della cura della depressione endogena, invece, si deve dire che la psicoterapia rimane il primo approccio da provare, dato che è il primo modo che si ha per capire la situazione e cercare di risolverla. Si consiglia, infatti, di ricorrere alle terapie farmacologiche solo in casi estremi, se ci si ritrova in una condizione delicata o estrema. Inoltre, sconsigliamo vivamente le soluzioni fai da te, che possono provocare non pochi danni: ogni farmaco per la depressione deve essere scelto con cura in base a quelle che sono le esigenze e le condizioni del singolo e, è bene specificarlo, solo un esperto può decidere se prescrivere una terapia farmacologica o meno.
Alcuni rimedi naturali alla depressione endogena sono degni di nota e, dato che non hanno controindicazioni di alcun tipo, è bene provare a vedere se funzionano o meno. Ci sono diverse tisane rilassanti che possono prevenire questo tipo di depressione e, in ogni caso, tutto ciò che fa bene sia al proprio fisico che alla propria mente è un ottimo modo per tenere lontana la depressione: massaggi, relax, sport possono essere dei rimedi naturali contro la depressione.
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