In pelle o sintetica, qual è la migliore borsa per i medici?
Un simbolo, ma non solo: una borsa da dottore è soprattutto uno strumento di lavoro, una compagna fedele per rispondere alle principali emergenze che possono sopraggiungere nel corso della propria attività.
Per un medico, la borsa è molto più di un semplice simbolo, come invece viene spesso interpretata dall’esterno: rappresenta piuttosto una compagna affidabile (anzi, cui affidarsi) per la propria attività, un vero e proprio strumento di lavoro, da tenere ogni giorno a portata di mano e pronta a ogni evenienza.
Un ricordo del passato
Il progresso scientifico sta modificando notevolmente sia l’aspetto che soprattutto il contenuto di queste borse: negli anni Settanta, ad esempio, la tipica valigetta era in cuoio, in genere regalo di laurea per i nuovi seguaci di Esculapio, e presentava al suo interno due scomparti, in cui era possibile trovare strumenti come siringhe, forcipe, alcol e cotone, misuratore di pressione, martelletto e così via. Pian piano si sono aggiunti apparecchi come il fonendoscopio e l’oftalmoscopio, fino ad arrivare agli attuali scenari di questo campo.
Documenti e farmaci
Oggi, infatti, il contenuto e l’organizzazione della borsa del medico è disciplinato da una serie di suggerimenti e consigli redatti dal Ministero della Salute e dagli esperti del Servizio Sanitario Nazionale, che da un lato definiscono il setting minimo di strumenti per la routine, dall’altro prevede anche la dotazione di ricettari, elenchi di numeri telefonici per l’urgenza, guida alle posologie pediatriche e farmaci di uso non comune.
Cosa c’è nella borsa del dottore
In parole pratiche, attualmente questo prodotto somiglia sempre più a una borsa di primo soccorso, utile a risolvere un ampio ventaglio di emergenze che possono presentarsi nel corso dell’attività del medico, sia nel corso delle visite domiciliari di routine, sia in condizioni di urgenza imprevista. Per questo, al suo interno non possono mancare i kit di base per l’intervento (come fonendoscopio, siringhe e aghi, termometro e così via), ma anche dpi sanitari finalizzati alla prevenzione del rischio infettivo (come gli indispensabili guanti monouso), fino agli strumenti più tecnologi, come tablet e notebook, che ormai agevolano anche le visite mediche.
La scelta del tessuto
Non va poi tralasciato l’aspetto estetico, seguendo il vecchio detto “anche l’occhio vuole la sua parte”, specialmente in professioni di prestigio come quelle legate all’ambito sanitario: accanto alle tradizionali valigette in pelle oggi il commercio propone anche materiali innovativi, come tessuti plastici o sintetici, dotati di vari scompartimenti e dimensioni più disparate, con la classica apertura superiore oppure con un doppio fondo utile per portare con sé documenti e “manualetti” vari, separando in questo modo la parte “burocratica” da quella che contiene gli elementi più propriamente medici.
Dalle borse ai zaini di primo soccorso
Un’altra tendenza attuale è quella di sostituire la borsa del primo soccorso con i più pratici zaini per emergenze, composti in materiale antistrappo e dotati di modularità interna che consente l’organizzazione dello spazio in modo personalizzato, garantendo più opportunità per alloggiare strumentazioni e materiali di ogni tipo.
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