Nella salute il futuro delle assicurazioni
Cresce l’attenzione delle compagnie assicurative verso la salute. Complice l’allungamento delle aspettative di vita, l’attenzione per l’health è un pilastro sempre più importante nello sviluppo delle strategie di business di questa categoria. Secondo dati diffusi di recente dal quotidiano Il Sole24Ore, infatti, più del 50 per cento degli assicuratori considera questo asset determinante per lo sviluppo del settore.
Si rinuncia alle cure per problemi economici
Cresce il numero di italiani che rinuncia alle cure mediche a causa di problemi economici. Secondo l’Ania, l’associazione nazionale delle compagnie assicurative, tre italiani su cinque hanno problemi economici. Ben il 40,1% delle famiglie dichiara di arrivare a fine mese con alcune difficoltà, il 13,3% con molta difficoltà, mentre il 7,9% degli intervistati non ce la fa proprio. Ecco che il 16,5% delle famiglie si dice incapace di sostenere una spesa imprevista, di circa 700 euro, anche in caso di salute. Si rinuncia sempre più spesso a farsi visitare da uno specialista, il dato passa dal 34,4% del 2013 al 37,2% del 2017.
Quale futuro?
Il futuro per un sistema sanitario efficiente passa necessariamente per una collaborazione tra pubblico e privato. Una collaborazione che si rende necessaria in un contesto che vede da una parte il costante invecchiamento della popolazione e dall’altra la crisi degli attuali sistemi pensionistici e di welfare. Fondamentale, poi, è la corretta educazione finanziaria che potrebbe portare a una maggiore sensibilizzazione delle persone sui temi della previdenza, favorendo la stipula di una polizza sanitaria, come quella offerta da UnipolSai, capace di rispondere a pieno alle necessità anche in tempi più difficili.
Più attenzione alla previdenza integrativa
Da questo punto di vista, però, i dati sono confortanti. Cresce, infatti, l’attenzione verso la previdenza integrativa. Ancora una volta, sono i dati Ania a decretare questo aumento, una tendenza in atto nel 2016 che si conferma nei primi mesi del 2017. Il numero degli iscritti a fine 2016 ha sfiorato gli 8 milioni (+7,6% sul 2015). Anche i dati diffusi da Nielsen sono positivi e riflettono una maggiore attenzione degli italiani nell’uso di siti delle compagnie e le sezioni degli aggregatori dedicate alle polizze siano stati ben 4,8 milioni nel secondo trimestre del 2017, il 15% in più. Tra le priorità per gli italiani: tutelare la propria abitazione, se stessi e i propri cari.
Uno sguardo alla salute
Il tema salute, strategico per le compagnie, non ha ancora fatto registrare il boom sperato. eppure, i dati di EY evidenziano una forte contrazione della capacità di assistenza fornita dal sistema sanitario nazionale. Lo studio ha preso in considerazione 14 compagnie attive in Italia che coprono circa il 90% della raccolta premi health insurance. Il dato relativo alla capacità di assistenza nazionale è passato dal 92% al 77% della popolazione. Lo scorso anno il 2% della popolazione ha dovuto fare ricorso a cure private. A oggi, l’83% degli italiani non ha una forma di sanità integrativa e ancora il 62% si dice non interessato a sottoscriverla a causa dei costi elevati. A trainare la trasformazione del trend, per gli intervistati, dovrebbero essere: interventi sulla normativa, una maggiore sensibilità per la prevenzione e una crescente interazione tra pubblico e privato.
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