Parenchima, cos’è e cosa indica
Cosa indica il termine parenchima
Il termine “parenchima” deriva dal greco e significa “spandere”. Il lemma venne anticamente coniato dal medico Erasistrato. Fondatore di una scuola medica di grande importanza, visse nella polis di Alessandria nel terzo secolo a.C..
In sostanza, con parenchima si indica un tessuto di tipo animale o vegetale. Il tessuto vegetale è composto da cellule con pareti poco ispessite e disposte tra loro in modo da lasciare spazi, detti appunto “spazi intercellulari”, abbondanti. Tale tessuto è fondamentale di molti organi in special modo giovani.
I parenchima, cosa sono e quali sono le loro differenza
Se questo termine, appunto, si intende un tessuto animale o vegetale, va altresì spiegato con esistano in natura varie tipologie di esso. Vediamo quali sono, come funzionano e qual è la loro importanza.
PARENCHIMA VEGETALE
Il parenchima vegetale può essere, in base alla sua funzione: “clorofilliano” ( o Clorenchima) tipico delle foglie o delle parti verdi della pianta, in grado di svolgere la funzione fotosintetica; ” di riserva”, rintracciabile nei frutti e nelle foglie; “acquifero” che trattiene acqua; “aerifero”, che trattiene aria; “conduttore”, responsabile del trasporto di molecole a media distanza in senso orizzontale ed infine “di trasporto” con funzione di trasporto di molecole a breve distanza.
PARENCHIMA UMANO
Nell’anatomia umana, il parenchima è il tessuto specifico di un organo e si differenzia per funzionamento in base all’organo di appartenenza. Alcuni esempi di tessuti umani parenchimali sono: quello “polmonare” formato dai lobuli polmonari appunto, aree indipendenti delimitate tra loro da setti connettivali; quello “epatico”, suddiviso in lobuli di forma poligonale del diametro di circa un millimetro e dall’altezza di un millimetro e mezzo/due millimetri che formano un sistema labirintico di spazi irregolari irrorato da capillari che seguono un percorso tortuoso; il Parenchima “cerebrale” è un tessuto nervoso deputato alla trasmissione ed alla formazione degli impulsi elettrici e del liquido cerebrospinale per circa il trenta per cento. Il Parenchima renale è costituito da tante unità dette “nefroni” e da tanti dotti escretori. I nefroni hanno una funzione uropoietica ( produzione di urina) mentre i dotti, quella di modificarla e convogliarla nei dotti renali.
Alterazioni parenchimali e loro diagnosi
Quando il Parenchima subisce un’alterazione vuol dire che il tessuto diventa più denso rispetto al normale. Tale processo si chiama infatti “addensamento” e può significare che l’organo interessato abbia sviluppato un tumore di natura benigna o maligna.
Per poter diagnosticare un’alterazione del tessuto parenchimale esistono molti esami che variano in base all’organo colpito ma quello dal quale emerge con maggior frequenza è sicuramente l’esame RX.
Prevenire questo tipo di problema non è facile in quanto può scaturire da infinite cause, dallo stile alimentare al fumo, dall’abuso di alcolici ad una infezione virale.
Cure delle alterazioni parenchimali
Le cure variano in base alla gravità della situazione. Nelle forme più lievi sono sufficienti corticosteroidi ed antinfiammatori specifici ma quando si tratta di tumore maligno ovviamente le cose cambiano. Diventano fondamentali l’uso della chemio e della radio ante o post operatorie per ridurre la massa tumorale ai fini di un eventuale intervento o per scongiurarne la ricomparsa.
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