Perdere peso: i consigli del nutrizionista
Essere magri è il sogno di molte persone: chi non vorrebbe un fisico tonico, agile e scattante, privo di quei fastidiosi kg in eccesso? Non tutti, però, sanno che per raggiungere questo obiettivo è meglio evitare le diete veloci, che promettono miracoli e che, nella maggior parte delle situazioni, escludono diversi nutrienti essenziali. Qualunque regime alimentare, compresi quelli che mirano alla perdita di peso, deve essere completo ed equilibrato, affinché l’organismo riceva ogni sostanza necessaria.
Il Medico nutrizionista di Ancona Dott. Eugenio Ruggeri ha risposto ad alcuni nostri quesiti, e ci ha fornito pratici consigli per ridurre il giro vita senza incorrere in carenze. I suoi suggerimenti sono preziosi per chi aspira a dimagrire e, in generale, per tutti coloro che desiderano preservare la salute del proprio corpo.
Come deve essere strutturata una dieta dimagrante?
Non è semplice, in realtà, rispondere in maniera precisa a questa domanda. Il discorso varia da persona a persona: l’alimentazione giusta dipende da tantissimi fattori, inclusi il peso di partenza, l’età, il sesso, le abitudini quotidiane e così via. Per ciascun individuo bisogna stilare un programma specifico, basato su tutti questi elementi.
Ciò che davvero conta è non considerare la dieta come un obbligo volto a conseguire un determinato scopo, bensì come un vero e proprio stile di vita. Mangiare sano è la regola, non l’eccezione: un corretto sostentamento, del resto, non è mai estremamente privativo e prevede tutti i gruppi di cibi. Non parlo solo di frutta e verdura, di cui è fondamentale assumere cinque porzioni al giorno, ma anche del pesce, delle uova, dei carboidrati e della carne. Inoltre, assume importanza ai fini della compliance del paziente al programma nutrizionale, concedersi, sporadicamente e in modo controllato, qualche eccezione.
Quanto sono importanti gli spuntini?
Gli snack spezza-fame ricoprono un ruolo di grande rilievo nell’ambito delle diete. Essi servono a ridurre il languore in vista dei pasti principali: un’ottima soluzione è quella di fornire dei micro-pasti bilanciati in termini di carboidrati, proteine e grassi. L’ideale sarebbe fare due spuntini nell’arco di 24 ore, per non arrivare affamati al pranzo o alla cena. Anche bere molta acqua è utile per “riempire” lo stomaco e infondere un senso di sazietà, oltre che per il corretto funzionamento dei vari processi fisiologici.
Le cinque raccomandazioni di base per chi vuole dimagrire?
Un primo consiglio: il paziente deve essere protagonista attivo nel processo di dimagrimento, il professionista dovrebbe coinvolgerlo e spiegare passo dopo passo ogni punto del programma di cambiamento dello stile di vita. Non bisogna voler ottenere subito risultati evidenti, le migliori diete sono quelle che fanno perdere massimo 1 kg a settimana. In caso contrario si rischia il cosiddetto effetto yo-yo, che porta a recuperare subito dopo il peso smaltito. Inoltre è essenziale non avere fretta quando si mangia, masticare lentamente e ascoltare le esigenze del proprio corpo. A volte l’appetito è un impulso non tanto fisico quanto psicologico.
Per ottenere un risultato duraturo è inoltre fondamentale associare alla dieta un programma di attività fisica adeguato alle caratteristiche fisiche del paziente, questo consentirà di incrementare la quota di “massa metabolicamente attiva” ovvero il muscolo andando ad agire positivamente sul dispendio basale di energia del paziente.
Non va trascurato il pasto più importante della giornata, ovvero la colazione. Da essa dovrebbe derivare almeno il 30% dell’energia necessaria per svolgere le varie attività quotidiane. In aggiunta, come già detto, nessuna pietanza è da demonizzare (nemmeno i dolci, il pane e la pasta), purché l’alimentazione sia ragionata ed equilibrata. Infine, per non stancarsi della dieta è fondamentale cucinare in maniera variegata e fantasiosa. Combattere la noia quando si è a tavola è il primo passo verso il successo da questo punto di vista.
Un tasto dolente, per molti, è la bilancia. Cosa suggerisce sotto questo aspetto?
La pesatura non deve divenire una psicosi. Il peso oscilla di giorno in giorno, ragion per cui non bisogna controllarlo sempre: una volta a settimana andrà benissimo per monitorare i progressi. Coloro che usano quotidianamente questo strumento tanto temuto si scoraggiano spesso, perché notano delle variazioni che però sono fisiologiche e normalissime. Meglio pesarsi la mattina a stomaco vuoto per un responso veritiero.
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