Riopan, a cosa serve e come si assume
Il Riopan è un medicinale a base di alluminato di magnesio monoidrato, più noto come Magaldrato, usato come antiacido nelle malattie di reflusso gastroesofageo, nella gastrite, e nell’ulcera.
Il Riopan è prodotto e commercializzato dalla società farmaceutica Nycomed in Italia, ma esistono molte altre case produttrici che hanno messo in commercio diverse varietà di rimedi con lo stesso principio attivo, ovviamente con nomi diversi, ad esempio il Magaltop, il Gadral, il Magralibri.
Il Magaldrato è un sale di alluminio, in grado di attenuare o annullare l’eccessiva produzione di acido cloridrico nello stomaco, qualità che lo rende quindi adatto ad aiutare le persone con iperacidità gastrica.
Il Riopan può essere acquistato sotto forme diverse, come ad esempio in compresse masticabili, molto comode anche da utilizzare fuori casa, ma lo stesso scopo si raggiunge con le bustine di gel orosolubile, cioè in una soluzione che si scioglie in bocca facilmente; in questi casi il farmaco viene adoperato al bisogno, proprio nel momento in cui si sente aumentare la risalita di acido lungo l’esofago. E’ possibile utilizzare Riopan anche come sospensione orale, da assumere prima o dopo i pasti, secondo la prescrizione del medico.
Non è un farmaco da banco, pertanto è necessario presentare una ricetta medica.
Indicazioni del Riopan
Questo farmaco è indicato per molti disturbi gastro-intestinali quali: gastrite, gastroduodenite, duodenite, ulcera al duodeno, ulcera allo stomaco, esofagite da reflusso, ovvero in tutti quei casi in cui persiste una eccessiva produzione di acido cloridrico, il cui ristagno nelle zone colpite ha causato o continua a causare ferite, abrasioni, lesioni, e quindi dolore ai pasti o subito dopo.
Precauzioni per l’uso di Riopan
Le indicazioni del medico che ci ha consigliato l’uso di questo farmaco devono essere seguite scrupolosamente, come in ogni altro caso, in quanto se se ne assumessero dosaggi più elevati del necessario, si potrebbe andare incontro a seri problemi; non bisogna inoltre superare in genere le quattro settimane di cura, altrimenti poi si incorrerebbe nel fenomeno della sensibilizzazione al principio attivo, che potrebbe risultare quindi inutile, se non addirittura dannoso. Un uso prolungato di questa sostanza può inibire anche l’assorbimento di nutrienti importanti come la vitamina B12.
La molecola protagonista del Riopan, il Magaldrato, si combina con gli acidi che si trovano nello stomaco o nel duodeno, rilasciando due ioni, quelli di Ionio e Alluminio, i quali poi raggiungono l’intestino e si trasformano in fosfato di ionio e fosfato di alluminio. Questo processo non interferisce in alcun modo all’interno di un organismo sano; ma se durante la terapia, occasionalmente, ci si accorge di avere un netto cambiamento delle feci, più dure, più morbide, più chiare, più scure, è meglio informarne il proprio medico, perché potrebbero esserci delle interferenze da valutare con precisione.
Controindicazioni
Il Riopan non va utilizzato in caso di gravidanza o allattamento, perché la solita molecola, il Magaldrato, potrebbe arrivare al feto, ed interferire con il corretto equilibrio del suo organismo.
Non va utilizzato inoltre in caso di insufficienza renale, in quanto i reni potrebbero non essere in grado di neutralizzare l’alluminio, il quale si depositerebbe in questo caso nelle ossa e a livello dei nervi.
Per lo stesso motivo occorre molta precauzione nei pazienti con grave insufficienza epatica.
Il farmaco è peraltro controindicato nei bambini sotto i dodici anni di età e nei malati di porfiria, cachessia, ed ipofosfatemia.
I malati di diabete che dovessero necessitare di una terapia a base di Riopan, devono tenere conto che la sospensione orale in flacone e le bustine di gel, contengono fruttosio.
Nel caso in cui i sintomi di iperacidità dovessero persistere dopo due settimane di cura, occorre avvertire il proprio medico ed eseguire controlli più approfonditi.
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