Vischio, proprietà benefiche e controindicazioni
È una pianta ornamentale amata da molti, ma essendo particolarmente tossica è sconsigliato l’utilizzo in campo fitoterapico in alcune circostanze e senza le dovute accortezze. Il vischio però gode di innumerevoli benefici e nonostante l’alta tossicità non ne limita il suo utilizzo, è possibile utilizzarla contro stati ipertensivi di varia origine, le sue proprietà sono idonee infatti ad eliminarne alcune sintomatologie.
Il vischio è una pianta officinale dalle innumerevoli proprietà benefiche chiamata anche Viscum album, è una pianta sempreverde che presenta delle foglie lunghe ed acuminate con delle bacche di forma rotonda e di un colore biancastro. Spesso il vischio viene confuso con l’agrifoglio in quanto presenta foglie dalla forma simile, ma a differenza dell’agrifoglio le bacche sono rosse e non bianche.
Proprietà benefiche del vischio
Il vischio è una pianta versatile soprattutto nell’ambito terapeutico in quanto può essere utilizzato nel trattamento di varie patologie come ipertensione e problemi gastrointestinali, ma anche utilizzato come agente immunoterapico contro il cancro.
Tra le più note proprietà terapeutiche del vischio dobbiamo indicare quella antitumorale, tuttavia è anche conosciuta come pianta dagli effetti benefici per la regolazione del sistema circolatorio. Il vischio inoltre è utile contro l’ipertensione arteriosa in quanto è in grado di stimolare la diuresi e migliorare l’irrorazione sanguigna del cervello e del cuore.
Quali sono le proprietà benefiche e fisioterapiche del vischio?
Regolazione della pressione arteriosa: i lignani, flavonoidi e amine contenute all’interno del vischio contribuiscono a svolgere un’azione antipertensiva in quanto aiutano ad abbassare la pressione sanguigna e mantenerla stabile nel tempo. Agendo sia a livello della stimolazione della diuresi ma anche a livello della stimolazione della circolazione sanguigna e dell’irrorazione del sangue nel cervello e nel cuore.
Azione sedativa rilassante: i principi attivi contenuti all’interno del vischio contribuiscono al infondere un’azione rilassante per il corpo, riducendo lo stress e lo stato ansioso quali: palpitazioni, ipereccitabilità, ansia, agitazione, depressione e nervosismo.
Azione diuretica: la sua azione diuretica contribuisce a migliorare le condizioni date da un accumulo di acido urico nelle urine, contribuendo ad abbassare anche di conseguenza la pressione sanguigna.
Trattamento dell’ arteriosclerosi: i suoi principi attivi contribuiscono a prevenire la formazione di placche arterosclerotiche che potrebbero provocare delle ostruzioni dei vasi sanguigni, riducendo così il rischio di infarto, ictus ed embolie cerebrali.
Azione emostatica: riduce le perdite di sangue per questo motivo potrebbe essere utilizzato in caso di mestruazioni abbondanti o emorragie uterine.
Azione antitumorale: le lectine, le glicoproteine e di polipetidi contenuti nel vischio hanno un’azione immunostimolante e contribuiscono ad inibire la proliferazione di alcune tipologie di cellule tumorali come il cancro al colon, al pancreas, tumore al seno e del polmone.
Azione antinfiammatoria: il vischio può essere impiegato per il trattamento di dolori reumatici, ma anche in caso di lombosciatalgia ed emicrania.
Tra le innumerevoli proprietà benefiche del vischio dobbiamo suggerire che tale pianta è indicata anche indicato per il trattamento dei disturbi gastrointestinali come diarrea e vomito, oltre a migliorare i disturbi delle vie respiratorie come tosse o asma.
Ma quali sono le controindicazioni dell’utilizzo del vischio in ambito terapeutico?
Il vischio può essere assunto dal paziente in diverse modalità tramite si tintura madre, decotto, tisana, estratto secco, estratto fluido e macerato glicerico. Ma prima di sottoporsi ad un trattamento fitoterapico o omeopatico è bene rivolgersi al consiglio medico per evitare possibili effetti collaterali o controindicazioni.
Il vischio è una pianta che va utilizzata sotto stretto controllo medico in quanto diversi sono gli effetti collaterali che potrebbe provocare. Una volta ingerite le bacche del vischio sono in grado di provocare vomito e diarrea fino allo shock anafilattico, in seguito all’assunzione orale di preparazioni a base di vischio è possibile riscontrare diversi effetti indesiderati quali mal di testa, bradicardia e brividi.
Il vischio dovrà essere evitato assolutamente nei pazienti nei quali è stata riscontrata una ipersensibilità accertata verso uno o più dei componenti. Inoltre l’utilizzo del vischio è controindicato in tutti i pazienti affetti da infezioni croniche e progressive come ipertiroidismo, tubercolosi o AIDS, inoltre l’utilizzo del vischio è controindicato in gravidanza in quanto si ritiene che tale pianta potrebbe indurre un’azione abortiva.
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