Mughetto nei neonati: cos’è e come curarlo
Chi è mamma lo sa, la salute del proprio bambino va messa sempre sotto la lente di ingrandimento, al fine di evitare quanto meno i problemi che possono essere prevenuti.
Tra i tanti problemi e problemini che possono colpire un neonato, c’è il mughetto. Di cosa stiamo parlando e come curare questo fastidioso problema? Vediamolo nel dettaglio.
Mughetto: cos’è?
Iniziamo con il dire che il mughetto è un’infezione micotica che affligge il neonato e, soprattutto, il lattante, ossia quello che è in età da allattamento. Si tratta, quindi, di una infezione e la causa primaria è un fungo: quello della Candida Albicans, che arreca numerosi danni non solo al bambino, ma anche alle donne o all’uomo. Se nelle donne causa la candida vaginale e nell’uomo delle irritazioni al glande come la balanite, nei neonati provoca il mughetto o anche le irritazioni da pannolino.
Mughetto: quando e come colpisce
Il mughetto colpisce soprattutto i neonati nei primi sei mesi di vita. Per la precisione, si contrae al momento della nascita, quando il feto passa attraverso il canale del parto.
Solitamente ci si accorge che il proprio neonato è colpito da mughetto quando compaiono chiazze e puntini di colore bianco, tipici della candida, che si concentrano soprattutto nella zona di lingua, bocca e gengive. In alcuni casi, si può notare la presenza di suddetti puntini anche sulle guance. Molto spesso, almeno in un primo momento, si tende a confondere queste macchie con residui di latte: niente di più sbagliato, dato che si tratta del primo sintomo di una infiammazione bella e buona della mucosa sottostante. Questo lo si nota nel momento in cui si cercano di togliere quelli che si credono residui di latte e la zona inizia a sanguinare.
Cosa fare per combattere il mughetto
Cosa bisogna fare, quindi, per cercare di riportare la situazione alla normalità? Prima di rispondere alla domanda, bisogna tranquillizzare le mamme in pena: il mughetto, nella maggior parte dei casi, non è pericoloso e tende a scomparire dopo qualche settimana, anche senza intervento medico.
Tuttavia, al fine di evitare problemi di sorta, è meglio cercare di intervenire, anche perché l’infezione può creare enormi fastidi al bambino, dato che la poppata diventa molto difficoltosa. Cosa fare per evitare questa situazione?
Ecco alcuni accorgimenti che vanno presi, al fine di evitare complicazioni. Si consiglia, quindi, di fare molta attenzione, soprattutto dopo la poppata. Dopo l’allattamento, sia al senso che attraverso biberon, è importante pulire la bocca del neonato, usando una garza sterile con soluzione fisiologica. Quest’ultima può essere sostituita anche con una soluzione a base di acqua e bicarbonato che può essere fatta con un bicchiere di acqua bollita al quale viene aggiunto un cucchiaino di bicarbonato.
Se il problema non si risolve entro breve tempo, consigliamo di chiedere al proprio medico circa la possibilità di utilizzare dei farmaci antimicotici. In questo caso è necessaria la prescrizione del pediatra e questi farmaci devono essere somministrati secondo la posologia prescritta sino al momento della guarigione.
Se il neonato presenta sintomi come febbre alta, vomito, tosse o diarrea si consiglia di rivolgersi immediatamente al proprio pediatra, in modo tale da trovare nel minor tempo possibile una buona cura per cercare di arginare la situazione, riportandola alla normalità.
Come prevenire il mughetto
Sebbene abbiamo già sottolineato che, nella maggior parte dei casi il mughetto si contrae alla nascita con il passaggio in quello che viene definito canale del parto, ci sono dei modi per far sì che ciò accada. Quali? l’igiene del corpo è di fondamentale importanza: la mamma che sta per partorire dovrebbe cercare di mantenere alta l’igiene delle proprie parti intime, cercando altresì di non contrarre infezioni da Candida. In questo modo, le possibilità di trasmettere l’infezione sono molto più basse.
Tuttavia, è bene fare attenzione anche dopo la nascita e, pertanto, si consiglia di mantenere sempre molto alto il livello di igiene, in particolar modo per ciò che concerne la poppata. Consigliamo, quindi, di sterilizzare il biberon e i ciucci del bambino, di lavarsi sempre le mani, che spesso sono un vero e proprio ricettacolo di germi e batteri, prima di ogni poppata. Inoltre, consigliamo anche di mantenere i propri capezzoli sempre puliti e asciutti sia prima che dopo la poppata al seno, in modo tale da scongiurare ancora di più il pericolo di contagio. Anche se il piccolo viene allattato con il biberon, diciamo subito che non basta lavarlo dopo ogni poppata: si devono sterilizzare le tettarelle, magari attraverso l’utilizzo di un comodo sterilizzatore che farà tutto in pochi istanti. Esistono, inoltre, salviettine e soluzioni molto utili per pulire spesso i ciucci, che cadono a terra molto di frequente quando si ha a che fare con un bambino molto piccolo.
Questi sono solo alcuni piccoli accorgimenti da prendere per evitare il contagio da mughetto, che può essere un fastidio enorme per il vostro bambino.
Lascia un commento