Glande secco: cause e rimedi
Quello del glande secco è un problema che affligge un consistente numero di uomini, anche se in molti lo sottovalutano. Si tratta di un fenomeno che si manifesta per diverse ragioni e che si riconosce dal fatto che la pelle del glande risulta essere secca e screpolata.
Le cause sono tante e, sommariamente, possiamo dire che vanno rintracciare in una qualche infiammazione della mucosa del glande stesso, oppure da una xerosi, che si ha nel momento in cui vanno a diminuire in maniera consistente le componenti lipidiche dell’epidermide. Alla luce di ciò, quindi, si può dire che la pelle del glande secca è un vero e proprio campanello d’allarme da non sottovalutare. Si consiglia di contattare sempre il medico nel caso in cui il problema persista e si consiglia anche di provvedere a una migliore igiene intima.
Glande secco: le cause
Le cause sono diverse a seconda di quelle che sono le zone interessate da tale secchezza e dall’aspetto che il glande assume a causa di ciò.
Possiamo, quindi, dire che se anche il corpo del pene, ossia quella che viene tecnicamente definita asta, si presenta con una evidente secchezza accompagnata da desquamazione, allora si parla di un processo infiammatorio di tipo eczematoso. In poche parole, il pene è colpito da un’infiammazione di vario tipo, che può essere sia acuta che cronica, che di tipo irritativo, allergico, dermatosico ecc. Molto spesso, alla fine di un processo di tipo eczematoso si verifica una desquamazione che può essere di tipo:
- pitiriasico: se le scaglie sono biancastre e minuscole;
- furfuraceo: se le scagli sono grandi.
In base alla gravità dell’infiammazione si verifica l’uno o l’altro tipo di desquamazione.
Se, invece, il glande è secco e rugoso, significa che il processo infiammatorio ha interessato la mucosa che si è come atrofizzata. In questo caso si parla, quindi, di atrofia mucosale e ciò significa che la mucosa del glande si è assottigliata e, talvolta, si può anche essere irrigidita, proprio per cercare di difendersi da quello che è il processo infiammatorio.
Ci sono, poi, altri casi in cui la forte secchezza viene provocata da xerosi che, come detto in precedenza, non è altro che uno stato in cui c’è una diminuzione di quelle che sono le componenti lipidiche dell’epidermide. Anche la xerosi comporta un glande rugoso e questa rugosità è causata dalla secchezza ma anche dalla perdita di elasticità della mucosa.
Cosa fare in caso di glande secco
La prima cosa da fare è chiamare il proprio medico di base per chiedere un consulto e per trovare la strategia ideale per combattere suddetto problema. Si tratta, come detto, di qualcosa da non sottovalutare e, pertanto, il medico deve prescrivere la cura ideale. Possiamo, tuttavia, dire che, sebbene la cura può cambiare da persona a persona, in linea di massima, si deve fare molta attenzione alla detersione del pene e si devono usare dei detergenti intimi in grado di andare a ripristinare il film idrolipidico delle mucose. Ogni caso, poi, verrà curato in base a quelle che sono le caratteristiche del problema e la severità dello stesso.
La balanite
Anche la balanite è uno dei tanti problemi che comporta arrossamento del pene, prurito e quant’altro. Si tratta di una irritazione e di una infiammazione che colpisce la testa del glande e che si manifesta con un forte arrossamento che, molto spesso, interessa anche il prepuzio. Se si estende anche al prepuzio si parla di balanopostite.
Si tratta, nello specifico, di un’infezione di origine batterica, provocata da Streptococcus pyogenes, Staphylococcus aureus, Neisseria gonorrhoeae, ma, in taluni casi, può anche essere provocata dall’azione di taluni miceti, come la Candida Albicans.
Si deve notare che si può trattare anche di balanite traumatica di tipo irritativo, balanite da farmaci o ancora balanite allergica da contatto, anche se si deve notare che irritazione, prurito intimo, desquamazioni sono chiari sintomi dell’origine batterica.
Anche in questo caso, le cause sono differenti. La balanite, infatti, può essere causata sia dalla presenza di una fimosi ma anche da scarsa igiene. Questo può accadere perché, se non ci si lava il pene per intero, in particolar modo se non si è circoncisi, non si retrae il prepuzio e si può sviluppare balanite. In molti casi, anche il diabete può portare all’insorgenza della balanite, così come, naturalmente, altre cause sono le malattie a trasmissione sessuale.
Si è notato anche che anche una prolungata terapia antibiotica può favorire lo sviluppo di una balanite da Candida, così come anche i detergenti intimi troppo aggressivi aumentano i rischi, andando a compromettere il film idrolipidico del glande stesso.
Per cercare di prevenire la balanite si consiglia di lavarsi le mani prima di effettuare la detersione del pene e di usare un detergente liquido con poco sapone e poco schiumogeno. Si deve anche fare attenzione a non asciugare prima l’ano e poi il pene, al fine di non diffondere batteri e miceti. Altro consiglio è quello di diluire il detergente con acqua e di insistere nel lavare la zona tra glande e prepuzio. In questo caso si deve fare molta attenzione a non far entrare la schiuma nell’orifizio, per evitare infiammazioni di sorta.
i sintomi della balanite sono i seguenti:
- Dolore al pene
- Disuria
- Arrossamento locale
- Turgore e rigonfiamento permanente del glande
- Tumefazione del glande e della zona del prepuzio
- Secrezione sierosa
- Erosione o ulcerazione locale.
Per curare la balanite si consiglia il consulto medico, anche perché si deve cercare di capire da cosa è dovuta. In linea di massima, ecco cosa serve per la cura dei diversi tipi di balanite:
- Balanite micotica: servono Clotrimazolo crema, Miconazolo crema, Fluconazolo crema, Nistatina unguento.
- Balanite batterica: servono Bacitracina, Cefalosporine, Sulfamidici.
- Balanite traumatica, irritativa, da farmaci: servono una pomata antinfiammatoria non steroidea, gel d’aloe, gel a base di colostro.
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