Pariet: la compressa che riduce la produzione di acido nello stomaco
Problemi di rigurgito acido o ulcere esofagee? In questi casi molti medici prescrivono un farmaco il cui principio attivo, il rabeprazolo, aiuta a ridurre la produzione di acido nello stomaco. Si tratta di Pariet, un medicinale che si acquista in farmacia e che è possibile trovare in dosaggio da 10 o 20 mg e in blister che variano da 1 compressa a 120 (anche se non tutti i formati sono commercializzati in tutti i Paesi).
Quando assumere il Pariet
Pariet, a cosa serve? Questo medicinale viene prescritto quando è necessario intervenire farmacologicamente sulla produzione di acido nello stomaco. In particolare, Pariet viene somministrato ai soggetti affetti da diverse patologie, come ben spiega il foglietto illustrativo. Si tratta nel dettaglio di: pirosi, rigurgito acido e conseguenti infiammazioni o ulcere che si verificano nel segmento inferiore dell’esofago. Assumono queste compresse anche le persone che soffrono di ulcere gastriche e duodenali. Pariet può essere prescritto anche in via precauzionale, dopo la scomparsa dei sintomi di ulcere al fine di prevenire danni all’esofago provocati da acidi gastrici. È somministrato anche in caso di mucositi gastriche (dei processi infiammatori che interessano la mucosa gastrica) a decorso cronico, soprattutto quando sono legate a infezioni da Helicobacter pylori. In questo caso, però, affinche il farmaco faccia realmente effetto e intervenga correttamente nel processo di distruzione dell’Helicobacter pylori deve essere assunto in combinazione con due diversi antibiotici: ad esempio claritromicina e amoxicillina o, in alternativa, con claritromicina e metronidazolo. È importante ricordare che Pariet è un medicinale che può essere assunto e acquistato solo a fronte di prescrizione medica.
Effetti collaterali
Ci sono opinioni diverse sulle conseguenze che questo farmaco può implicare. Soggetti diversi, infatti, reagiscono in maniera diversa alla somministrazione, ma è ciò che accade normalmente quando un soggetto è costretto ad assumere un farmaco particolare a lungo termine. Facendo riferimento la bugiardino, però, gli effetti collaterali vengono suddivisi in frequenti fino a molto rari. Approfondiamo il tema: nella maggior parte dei soggetti è facile che si manifestino sintomi quali cefalee, tosse, laringite, infezioni, stanchezza, sintomi simili a quelli dell’influenza, dolori addominali. Saltuariamente, invece, può capitare di accusare una crescente irritabilità, inappetenza, secchezza della bocca, crampi, dolori toracici, febbre, una maggiore esposizione al rischio di fratture ossee. Molto più rari, invece, i casi di depressione, alterazione del gusto, aumento del peso o asma. Nei casi più gravi, ma relativi a un numero molto risotto di soggetti, per lo più allergici al principio attivo e agli eccipienti di Pariet, è possibile che si manifestino gravi reazioni che sfociano nella formazione di vescicole sulla pelle e/o di ulcere o lesioni della bocca o della gola. Il medicinale, secondo alcuni studi, può portare anche all’abbassamento di globuli bianchi e piastrine, ma si tratta di un fenomeno davvero molto raro. In questi casi, che si manifestano con la comparsa di lividi dall’origine sconosciuta, è bene consultare un medico.
Pariet: cosa sapere sull’assunzione
La posologia di questo farmaco viene stabilita dal medico in funzione di ciò che emerge dalle analisi prescritte. La pillola di Pariet da assumere viene generalmente ingerita a stomaco vuoto, la mattina prima della colazione. Per curare infiammazioni o ulcere esofagee, in genere, si prescrive una compressa rivestita con film da 10 o 20 mg al giorno per la durata di quattro (fino a otto) settimane. Quando si usa in via precauzionale, invece, la durata del trattamento può variare ed è stabilita dal medico, ma si tratta sempre di assumere una pillola al giorno dalla posologia più opportuna. In caso di pirosi, invece, Pariet va assunto per un massimo di quattro settimane.
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