Che cos’è la pirosi gastrica: cause e cura
A qualcuno sarà già sicuramente capitato di avvertire un fastidio o bruciore dietro lo sterno, con la sensazione di acidità che arriva fino alla gola. Probabilmente soffrite di pirosi gastrica. Oggi vi spiegheremo meglio che cos’è, quali sono le cause e qual è la cura.
Cos’è la pirosi gastrica
La pirosi è un disturbo comune, che può manifestarsi in ogni momento. Solitamente però si presenta dopo aver mangiato, all’inizio o in piena fase digestiva. Spesso la pirosi è associata ad una cattiva digestione, per questo si accompagna a nausea, eruttazioni e rigurgiti.
A volte si può trattare di un disturbo occasionale, oppure può diventare patologico quando si tratta di una situazione cronica. In questo caso merita una diagnosi più accurata. Solitamente chi è affetto da pirosi gastrica cronica, soffre di dolori almeno un paio di volte a settimana.
Le cause
La pirosi gastrica è dovuta ad una risalita degli acidi contenuti nello stomaco. Questo crea la sensazione di bruciore e il dolore. A volte, può essere talmente acuto da essere scambiato per infarto cardiaco. Spesso la pirosi si manifesta in concomitanza con una cattiva digestione, e si aggrava in presenza di fattori emozionali, come stress, ansia o nervosismo.
La pirosi è quindi causata da una enorme risalita del contenuto acido dell’esofago. All’origine potrebbero esserci diverse patologie, come l’incontinenza dello sfintere gastroesofageo, l’erna iatale e le alterazioni della muscolatura esofagea, o ancora: gastrite, ulcera peptica o l’ingestione di alimenti come cipolle, pomodori, salse acide, agrumi, cioccolato, superalcolici, menta e cibi particolarmente grassi o speziati che possono creare complicazioni nella digestione. Lo stesso vale per il caffè, le bevande gassate o quelle troppo calde.
Gli spasmi o le improvvise dilatazioni e contrazioni spastiche dello sfintere esofageo inferiore possono causare questi fastidiosi riflussi.
I sintomi
Il sintomo principale, e più identificativo, della pirosi gastrica è lo stesso che accompagna gran parte delle altre patologie dell’apparato digestivo. Cioè il bruciore di stomaco. La pirosi gastrica si manifesta dopo aver mangiato, oppure durante la digestione. A volte i suoi sintomi possono essere anche molto dolorosi, tanto da essere scambiati con un infarto cardiaco. Spesso infatti viene associata ad una cattiva digestione, e in questo caso è accompagnata da nausea, eruttazioni e rigurgiti.
La pirosi gastrica spesso infastidisce i soggetti che ne soffrono durante le ore di sonno. I succhi gastrici risalgono l’esofago, e questo come è facile immaginare, è favorita quando la persona si trova in posizione sdraiata. Lo stesso può succedere quando la persona in questione sta compiendo gesti che coinvolgono il tronco. Ad esempio mentre si allaccia le scarpe o raccoglie qualcosa da terra, ed è costretto a piegarsi.
Solitamente la diagnosi viene eseguita dal medico che, una volta escluse altre patologie come problemi cardici o ernia iatale, conferma la presenza di pirosi e trova la causa principale di questo processo.
I soggetti più colpiti
I soggetti più colpiti dalla pirosi sono quelli che soffrono di sovrappeso o obesità, chi è particolarmente stressato, ansioso o depresso. Anche gli ipocondriaci hanno una tendenza a sviluppare la pirosi.
Anche chi assume i farmaci gastrolesivi, come aspirina e ibuprofene, può soffrire di pirosi, come chi assume alcune tipologie di sedativi o antidepressivi.
La cura
Solitamente chi soffre di pirosi gastrica viene sottoposto ad una terapia con farmaci antiacidi. Se la risposta del paziente è positiva, altre cure non sono necessarie. Questi antiacidi possono essere acquistati in farmacia, senza bisogno di ricetta e si tratta soprattutto di bicarbonato di sodio, carbonato di calcio, idrossido di alluminio o magnesio.
Inoltre, chi soffre di pirosi gastrica deve aumentare le ore di sonno ed eliminare dalla dieta alcuni alimenti e bevande, che solitamente sono le cause delle crisi.
Lascia un commento