Dolori di stomaco? Potrebbe essere una infezione da Helicobacter Pylori
L’Helicobacter Pylori è un batterio molto comune e ubiquitario. Si ritrova nell’80% degli adulti e nel 10% dei bambini, e può essere asintomatico o dar luogo a danneggiamenti del rivestimento interno dello stomaco e dell’intestino provocando ulcere.
Sintomatologia dell’infezione da Helicobacter Pylori
Sebbene sia ubiquitario, cioè lo si ritrovi in tutto il mondo, è maggiormente diffuso nei paesi in via di sviluppo e in gruppi in condizioni socioeconomiche particolarmente disagiate, dove la diffusione è maggiore a causa delle scarse condizioni igienico-sanitarie. Le donne hanno una maggior incidenza di reinfezione rispetto agli uomini (5-8%)
L’Helicobacter Pylori è infatti trasmesso tramite alimenti o acqua contaminati (si parla di trasmissione oro-fecale). E’ possibile infettarsi tramite alimenti lavati o cotti male, oppure bevendo acqua proveniente da fonti non pulite. Recenti studi hanno dimostrato che la trasmissione può avvenire anche da un soggetto infetto ad un soggetto sano per contatto diretto con la saliva, il vomito o il materiale fecale.
L’Helicobacter Pylori è l’unico batterio in grado di resistere all’acidità dell’ambiente gastrico, e si insedia nelle celle della mucosa gastrica dove si replica. Qui produce ureasi, un enzima che riesce a scindere l’urea dello stomaco liberando acido carbonico ed ammoniaca, neutralizzando gli acidi gastrici e rendendo l’ambiente più favorevole alla sua replicazione.
L’infezione viene contratta più spesso durante l’infanzia, quando l’attenzione all’igiene è più bassa e di solito non manifesta sintomi. Soltanto il 30-35% degli adulti può manifestare dei sintomi dovuti all’infezione, come :
- Dolore e bruciore addominale
- Dolore addominale che peggiora a stomaco vuoto
- Nausea
- Vomito
- Perdita di appetito
- Eruttazione frequente
- Perdita di peso
- Diarrea
- Alitosi
Se trascurata può portare a malattie digestive come la gastrite (l’irritazione e infiammazione del rivestimento interno dello stomaco), l’ulcera peptica (caratterizzata da piaghe che si formano nello stomaco e nella parte iniziale dell’intestino tenue, chiamata duodeno) fino al cancro allo stomaco in tarda età.
Le ulcere peptiche possono arrivare a sanguinare causando ematemesi (vomito di sangue) o melena (feci nere con sangue o che sembrano pece).
Diagnosi e trattamento dell’infezione da Helicobacter Pylori
Se si sospetta una infezione da Helicobacter Pylori, è possibile eseguire una serie di test per diagnosticarla con certezza:
- Ricerca di anticorpi specifici nel sangue
- Ricerca dell’antigene del batterio nelle feci
- Breath test : si beve una soluzione contenente urea marcata con un isotopo del carbonio, e si verifica la presenza o meno di carbonio radioattivo sotto forma di anidride carbonica nell’espirato. Se questo è presente, allora c’è infezione: infatti soltanto il batterio è in grado di scindere l’urea ingerita in anidride carbonica.
- Biopsia della mucosa gastrica prelevata mediante endoscopia
La terapia d’elezione per l’Helicobacter Pylori prevede l’uso di antibiotici: è stato dimostrato che un singolo antibiotico non può eliminare interamente l’infezione, quindi si abbinano di norma 2 diversi antibiotici (amoxicillina e claritromicina per esempio) associati ad un protettore dello stomaco (spesso omeprazolo). Recentemente al 22° Congresso Nazionale di Malattie Digestive è stata presentata una capsula a tripla combinazione fissa (bismuto subcitrato potassio, metronidazolo e tetraciclina) in associazione con omeprazolo, estremamente efficace.
E’ di fondamentale importanza seguire scrupolosamente la cura nel modo e nel tempo, per la buona riuscita della cura.
Un modo per aiutare ad alleviare il dolore addominale è seguire una dieta regolare. Questo significa programmare i pasti in modo che lo stomaco non rimanga vuoto troppo a lungo. Fare cinque o sei pasti più piccoli ogni giorno potrebbe migliorare la sintomatologia.
Come sempre, seguire il protocollo igienico sanitario per la prevenzione dell’infezione
- lavarsi le mani con acqua e sapone dopo essere andati in bagno e prima di mangiare;
- assumere alimenti ben lavati e adeguatamente cotti;
- bere acqua proveniente da fonti pulite e sicure.
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