Come si capisce che un uomo è violento?
Quando si parla di violenza si apre un capitolo piuttosto difficile e duro da affrontare. Ogni anno le donne che vengono violentate sono sempre di più e i dati statistici non sono di certo confortanti. L’anno scorso sono state registrate 124 violenze domestiche e parliamo di quelle dichiarate e denunciate, immaginiamo quelle ancora in atto che non sono state manifestate. E purtroppo questa situazione tenderà a peggiorare se non si ha il coraggio di prendere la situazione in mano e porre denuncia. Molto spesso chi esercita quest’azione di violenza è un uomo molto vicino alla donna, può essere il compagno, il marito, l’ex e il suo profilo è quello di una persona normale, in apparenza, un diavolo travestito da angelo. Come capire se un uomo è violento?
Tipi di violenza
E’ importante sapere che esistono tre tipologie di violenze: quella fisica, quella psicologia e quella sessuale. Qualsiasi tipo di atteggiamento fatto con rabbia è considerato una forma di violenza: dallo schiaffo alle spinte fino all’uso di armi improprie come coltelli, lancio di oggetti, capelli tirati. Tutto questo fa parte della violenza fisica. Molto spesso capita che l’uomo una volta che si è calmato cerca di scusarsi e di minimizzare ciò che è accaduto proprio per evitare che la compagna o vada da un medico per farsi medicare o denunci la situazione. Ma la cosa più assurda è che sono molto bravi a girare la situazione facendo sentire in colpa la donna perché magari l’accusano di comportamenti sbagliati che hanno suscitato la loro rabbia.
Violenza psicologica
La violenza psicologica è quella meno evidente ma è quella ugualmente invalidante perché distruggono la stima, l’amor proprio e il rispetto verso se stesse. Esempi di questo tipo di violenza sono le minacce verbali, l’imposizione di rimanere isolate e in solitudine, quindi le viene vietato di uscire, di frequentare amiche e parenti, l’uomo inizia a controllare la propria donna impedendole qualsiasi cosa fino anche a limitarle l’uso dei soldi, sminuendo la sua figura e il suo ruolo all’interno della famiglia.
Le molestie
Infine c’è la violenza sessuale che ha inizio con le molestie, quindi pedinamenti, telefonate, e poi l’imposizione con la forza a sottostare a un rapporto fisico. Si giunge quindi allo stupro che può causare diverse conseguenze fisiche e morali. Se rimaniamo all’interno della famiglia purtroppo la violenza può venire dal compagno ma anche da familiari come padre, zio, nonno, compagno della mamma.
A tutto questo marciume c’è un solo un modo per salvarsi: aprire gli occhi, non giustificare sempre e denunciare ciò che si sta subendo. Amore e violenza non sono sinonimi.
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