Lingua bianca: un sintomo, tante cause
La lingua è un organo capace di inviare segnali importanti relativi alla salute dell’organismo. Lo fa cambiando aspetto e sarebbe davvero opportuno prestare la giusta attenzione a quello che cerca di dirci. È mai capitato, ad esempio, di riscontrare la presenza di una sgradevole patina bianca che la ricopre interamente? Cosa vorrà dire? Proviamo a scoprirlo insieme.
Lingua bianca, un disturbo molto comune
Il fenomeno della lingua bianca è più diffuso di quanto si creda. Interessa sia gli adulti che i giovani e, in alcuni casi, può essere generato da piccole disattenzioni, come una cattiva igiene orale che lascia dietro di sé ancora tracce del dentifricio o il ricorso, durante la pulizia dei denti, a un collutorio a base di perossido di idrogeno. Questo elemento, infatti, può dare vita a una sorta di reazione allergica che si manifesta proprio attraverso spiacevoli striature bianche lungo la lingua. Tra le cause più diffuse anche una cattiva igiene orale che si manifesta in questo modo soprattutto se affiancata da una marcata disidratazione dell’organismo.
La lingua bianca nei neonati e nei bambini
Può capitare che questo fenomeno si verifichi anche nei neonati e nei bambini molto piccoli. Scarsa igiene orale? Uso di collutori particolari? Difficile crederlo. Allora a cosa è dovuto? Nei neonati la presenza di macchie biancastre su lingua, gengive e pareti della bocca può essere indice di mughetto. Si tratta di un’infezione che colpisce i piccoli nei primi sei mesi di vita (quelli che coincidono con l’allattamento) e che viene contratta attraverso il passaggio dal canale del parto. È una micosi generata dal fungo Candida Albicans, alla base anche delle irritazioni da pannolino e della candida vaginale. A differenza dei residui di latte, queste macchie non si eliminano facilmente e quando accade lasciano intraveder un’irritazione e un’infiammazione della mucosa sottostante che può sfociare in sanguinamento. Come intervenire? Questa micosi di solito passa da sola ma per intervenire e alleviare l’eventuale fastidio in fase di suzione è necessario pulire, dopo ogni poppata, la bocca del neonato con una garza sterile imbevuta di soluzione fisiologica. Se il problema persiste è possibile acquistare in farmacia, dopo un consulto con il pediatra, antimicotici liquidi o in gel. Nel caso in cui il mughetto fosse accompagnato da febbre alta, vomito o diarrea è fondamentale consultare il medico di fiducia. Nei bambini, invece, può essere conseguenza di una carenza di saliva, causata anche da un banale raffreddore, accompagnato da mal di gola, che costringe il piccolo a respirare con la bocca.
Dalle afte al fumo: tutte le cause della lingua bianca
Le ragioni alla base della lingua bianca sono davvero numerose. Proviamo a elencarle alcune. La prima ragione, spesso la più diffusa, è che si tratti della conseguenza di un’afta, un’infezione. In questo caso le macchie bianche si accompagnano a una sensazione di bruciore che può compromettere la deglutizione e far sì che si avverta in bocca un sapore strano. La lingua bianca è più frequente nei fumatori. Le sigarette, infatti, non incidono solo sulla salute di polmoni e denti, che assumono un caratteristico colorito giallognolo, ma hanno un effetto diretto anche sulla salute della lingua. Questo organo, tra l’altro, accumula molti batteri. Per questo motivo è fondamentale spazzolarla con cura, proprio come si fa con i denti. La cattiva digestione è una delle cause scatenanti più frequenti, così come i disturbi dello stomaco. Da non sottovalutare il legame che può esserci tra lingua bianca e fegato. Può essere proprio una richiesta di aiuto da parte di quest’ultimo a riempire di chiazze bianche la nostra lingua. Un messaggio chiaro: il fegato ha bisogno di essere depurato.
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