Quercitina, un valido antiossidante naturale
La quercitina è un potente antiossidante, che si trova in abbondanza in natura, ed al quale sono attribuite diverse virtù.
La quercitina, a volte detta anche quercetina, è un flavonoide, ovvero uno di quei composti che rallentano ed ostacolano la produzione di radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento e la degenerazione cellulare. I flavonoidi sono spesso raggruppati nella denominazione della vitamina P.
La quercitina viene proposta come integratore dell’alimentazione, in tutti quei casi in cui ci sia bisogno di ripristinare la vitamina E, anche dopo la sua trasformazione in radicale libero, ed è uno dei pochi integratori che possono essere utilizzati quasi senza alcun rischio.
Purtroppo al momento esistono solo sperimentazioni in vitro e su cavie, ma la scienza si sta occupando in modo approfondito delle proprietà della quercitina, in quanto si spera possa diventare un valido alleato anche nella lotta contro il cancro.
In quali casi si può utilizzare la quercitina
Sono veramente tanti i casi in cui la quercitina può essere utilizzata con successo, e probabilmente saranno molti di più in futuro, quando gli studi attuali saranno completati.
Alcune ricerche riguardano il comportamento della quercitina nel cancro del colon e del colon retto; altre stanno studiando la chemioprevenzione con l’utilizzo della stessa sostanza; le pubblicazioni mediche del ricercatore S. Caltagirone riguardano la possibilità di inibire la crescita del melanoma e di bloccare la potenzialità delle metastasi; infine alcune ricerche riguardano la capacità della quercitina di svolgere un ruolo neuroprotettivo.
Come si vede, le prospettive attuali sono veramente promettenti e fanno ben sperare.
Nel frattempo, esaminiamo i ruoli che la quercitina svolge già attualmente.
Essa è in grado di aiutare nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, soprattutto per via del fatto che contrasta il colesterolo LDL, quello cattivo che danneggia le arterie ed è spesso responsabile di infarto cardiocircolatorio; inoltre aiuta a mantenere sotto controllo l’ipertensione sanguigna.
La quercitina viene spesso prescritta per il trattamento delle infezioni della prostata, ma anche per gli spiacevoli episodi di cistite che spesso intervengono in maniera ciclica e ricorrente negli individui di sesso maschile.
Sembrerebbe giocare un ruolo molto positivo nelle patologie che presentano frequenti nausee e conati di vomito, ed anche nelle reazioni allergiche anche croniche, dove svolge attività di antagonista dell’istamina.
La quercitina stimola il sistema nervoso, con una lieve azione eccitante, quasi associabile a quella del caffè, sebbene sia priva delle controindicazioni della caffeina; per questo motivo viene talora impiegata per migliorare le prestazioni atletiche in vista di allenamenti intensi e faticosi.
Può aiutare a combattere il mal di testa, a potenziare il sistema immunitario, a bloccare la proliferazione del virus HIV, ad affrontare le crisi di asma.
Essendo un flavonoide, come i suoi parenti più prossimi, l’esperidina, la rutina, la narangina, svolge una funzione di pulizia e detersione dell’organismo, riuscendo a liberare quest’ultimo dai radicali liberi.
La quercitina può essere utilizzata in molti casi di allergie, come abbiamo già visto, ma in modo particolare, può funzionare come tamponamento di emergenza nelle crisi di febbre da fieno, riducendo anche i sintomi dell’orticaria, i gonfiori, le eruzioni violente e fastidiose.
Alcuni studi tuttora in corso ipotizzano la seria possibilità di utilizzare la quercitina anche contro i dolori provocati dall’artrite reumatoide.
Dove si trova la quercitina
Come dicevamo all’inizio di questo articolo, si tratta di un elemento abbondante in natura, in modo particolare nelle cipolle, nei capperi, nelle mele, nell’uva, nei mirtilli, nella propoli, nel tè verde, nel sedano, nelle olive e negli agrumi.
Gli estratti di ippocastano, di gingko bilboa, di biancospino, di calendula, di camomilla, e di iperico, ne contengono una quantità molto elevata.
Ovviamente se ne trovano delle soluzioni farmacologiche pronte per l’uso, da somministrare solitamente nella dose di un grammo al giorno, suddivisa in due da 500 milligrammi.
Le uniche due attenzioni che ci sentiamo di raccomandare, sono per le donne in gravidanza, e per i soggetti già in cura con antiaggreganti, in quanto la quercitina ne amplificherebbe troppo l’effetto.
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