Iperemia, cos’è e come si tratta
Con il termine iperemia si intende un particolare processo che prevede l’aumento della quantità di sangue nei vasi di un organo del nostro corpo, con conseguente dilatazione degli stessi, un po’ per la maggiorazione del flusso ed in parte per l’azione diretta del monossido di azoto (NO) nella circolazione venosa.
É possibile riconoscere l’iperemia dato che si manifesta attraverso la comparsa di eritemi. L’iperemia può essere dovuta ad un calo della pressione atmosferica esterna al corpo o può dipendere da cause funzionali.
Iperemia attiva e passiva: quali differenze
L’iperemia funzionale è dovuta al metabolismo, ovvero quando in un tessuto o in un organo si manifestano cambiamenti di attività con conseguente abbassamento di pressione sanguigna ed un aumento di temperatura e di concentrazione di ioni di potassio. Tutto ciò porta ad una vasodilatazione quindi ad un maggiore afflusso di sangue all’organo ed ai tessuti.
L’iperemia funzionale attiva dipende dalla funzionalità delle cellule, più sono attive, più materiale di rifiuto accumulano, i materiali di rifiuto provocano di conseguenza la vasodilatazione delle arterie per favorire un maggiore afflusso di sangue e di ossigeno ai tessuti.
Nell’iperemia passiva l’aumento del flusso sanguigno in un organo o in un tessuto è dovuto ad un’anomalia nel suo funzionamento; questo aumento è transitorio poiché serve a ripristinare il deficit di ossigeno e quello nello smaltimento delle sostanze di rifiuto che si è verificato a causa dell’anomalia.
Solitamente proprio a causa dell’iperemia il colore del tessuto tende a diventare bluastro, proprio a causa della maggiore concentrazione di emoglobina ridotta. L’iperemia funzionale passiva può verificarsi ad esempio in seguito ad una trombosi, ostruzione di una arteria o di una vena in seguito all’alterazione delle pareti dei vasi stessi.
Iperemia congiuntivale
L’iperemia congiuntivale è una patologia dell’occhio, si manifesta con l’arrossamento dell’organo ed è una malattia molto frequente che se presa in tempo non porta a gravi conseguenze. L’iperemia congiuntivale può manifestarsi in seguito ad un trauma, ad un intervento chirurgico, ad una eccessiva lacrimazione o al contrario ad una secchezza oculare, addirittura può essere dovuta ad un abuso di alcool.
Questa malattia può essere sintomo di altre patologie oculari come il glaucoma che si manifesta con una reazione pericheratica (occhio rosso), la fistola carotideo-cavernosa caratterizzata da arrossamento e dilatazione delle vene , la congiuntivite che oltre all’arrossamento provoca una forte sensazione di prurito. Anche l’uso delle lenti a contatto e dei liquidi usati per la loro pulizia possono causare Iperemia agli occhi anche in forma grave.
Come si manifesta l’Iperemia dei tessuti
Come già accennato ci sono due tipi di iperemia, attiva o passiva. Nell’iperemia attiva, che è causata da una vasodilatazione dei vasi arteriosi e costrizione di quelli venosi, il sintomo più evidente è l’arrossamento e l’accumulo di calore da parte della pelle.
Nell’iperemia passiva invece l’accumulo di sangue è dovuto ad un cattivo deflusso venoso che causa un raffreddamento del tessuto interessato e l’assunzione da parte dello stesso di un colorito bluastro causato dalla mancanza di emoglobina.
Iperemia e pressione atmosferica esterna
La pressione atmosferica esercitata sul nostro corpo può variare sia per cause naturali che artificiali, quando queste variazioni sono brusche possono dare origine a patologie tra le quali l’iperemia. La diminuzione di pressione atmosferica provoca di conseguenza una diminuzione della pressione dell’ossigeno quindi di un minor apporto dello stesso ai tessuti.
I casi più frequenti in cui si verifica tale condizione sono le ascensioni in alta montagna o i voli aerei che causano difficoltà respiratorie con modificazioni a carico dell’apparato cardiovascolare come aumento del battito cardiaco da 70/80 battiti al minuto a 120 e della pressione arteriosa.
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