Eritropoietina, cos’è, valori ed effetti collaterali
L’eritropoietina è un ormone che può essere prodotto anche naturalmente dal corpo umano, e che contribuisce a far produrre globuli rossi piuttosto che bianchi al proprio midollo osseo. Comunemente conosciuto anche con il nome EPO l’eritropoietina viene principalmente utilizzata per la cura di alcune tipologie di anemia, oltre che spesso al centro di scandali del doping di sportivi.
Costituito da 193 amminoacidi l’eritropoietina è un ormone glicoproteico che ha la particolare funzione di regolare la produzione di globuli rossi “eritropoiesi” . Tale funzione viene sintetizzata dalle cellule dei reni e in minima parte anche dal fegato.
Cos’è l’eritropoietina?
L’eritropoietina che viene messa in circolo reagisce con i recettori specifici chiamati EPOR, presenti all’interno del midollo osseo, dando vita ad una serie di processi che contribuiscono alla formazione di nuovi globuli rossi. Gli eritrociti costituiscono infatti le cellule più numerose nel sangue, ed essendo senza nucleo riescono ad ospitare l’emoglobina, ovvero una proteina che riesce a fissare l’ossigeno e trasportarlo alle cellule, oltre a caricarsi anche di anidride carbonica da eliminare nei polmoni.
Non esiste nel corpo umano una riserva di eritropoietina in quanto la sua sintesi cambia in base alle richieste metaboliche. La produzione di eritropoietina è regolata dall’ossigeno nei tessuti e anche dalla concentrazione nel siero.
Si riesce a produrre eritropoietina quando i tessuti non ricevono ossigeno, in quanto i reni iniziano a secernere eritropoietina, sostanzialmente basta tenere una persona in un ambiente con poco ossigeno per riscontrare un aumento dell’eritropoietina.
Ma l’eritropoietina non viene solamente prodotta naturalmente dal corpo umano, esiste infatti una versione di EPO sintetica nata nel 1985 tramite un processo definito DNA ricombinante. Tale metodo particolarmente costoso consente di estrarre il gene specifico del DNA cellulare e l’inserimento in un’altra cellula, che produrrà una grande quantità di sostanza codificata dallo stesso gene, ovvero l’eritropoietina.
L’utilizzo dell’eritropoietina sintetica veniva utilizzato principalmente per la cura di soggetti affetti da anemia, ma in seguito è stato allargato anche a coloro che erano affetti da insufficienza renale cronica o sottoposti a trattamento conservativo.
Tutti i farmaci che agiscono stimolando le cellule eritroidi immature vengono chiamati ESA e prevedono un dosaggio che varia a seconda delle caratteristiche del paziente e del trattamento clinico, ovvero per una somministrazione che varia da 1 a 3 volte a settimana. La somministrazione di eritropoietina viene effettuata tramite iniezione sottocutanea nella coscia o nella zona addominale.
A differenza dell’eritropoietina endogena che contribuisce alla divisione cellulare per la formazione di globuli rossi, portando alla maturazione solo le cellule funzionali, l’eritropoietina sintetica non sarebbe in grado di effettuare tale processo, quindi durante la sua somministrazione vengono immesse delle cellule imperfette che potrebbero portare facilmente alla formazione di patologie ematiche e tumorali.
Eritropoietina per la cura delle anemie
In ambito clinico l’eritropoietina può essere impiegata nella cura di varie patologie ma in principal modo per la cura dell’anemia di pazienti dializzati o nefrotici, per le procedure di autotrasfusione per interventi di chirurgia, nell’anemia con insufficienza renale e cardiaca, nell’anemia neonatale e per anemie causate da patologie tumorali.
Scoprire i livelli di eritroproietina
Per misurare i livelli di eritropoietina è necessario effettuare dei test che vengono richiesti per la diagnosi di possibili cause legate all’anemia, o come strumento utile per la valutazione della terapia sostitutiva per persone affette da malattia renale cronica.
Il test dell’EPO potrebbe essere richiesto in pazienti anemici nei quali è stata esclusa una carenza di ferro o di vitamina B12 o folati, ma anche l’aumentata distruzione eritrocitaria o la presenza di emorragie. L’eritropoietina alta o bassa tramite il test dell’EPO consentirebbe di effettuare con maggiore certezza la diagnosi corretta.
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