Aptoglobina alta e bassa, cosa vuol dire
L’aptoglobina è una proteina presente nel sangue in elevata concentrazione, che svolge il ruolo di legare, in un modo specifico e particolarmente efficace e irreversibile, l’emoglobina libera nel siero, ossia quella molecola proteica contenuta nei globuli rossi impiegata per il trasporto dell’ossigeno. Insieme vedremo cosa comportano le concentrazioni basse o alte di questa proteina e quali sono le ripercussioni sull’organismo.
La funzione principale dell’aptoglobina
A livello fisiologico l’aptoglobina provvede al ricambio delle cellule rosse presenti nel sangue in quanto consente da un lato di recuperare il ferro contenuto nella composizione dei globuli rossi, dall’altro provvede alla rimozione dal circolo dei globuli rossi la cui condizione è ormai “consumata” (per questo non assicurano un normale svolgimento delle loro funzioni), svolgendo una funzione emolitica con un processo chiamato specificamente emolisi fisiologica.
Inoltre, questa proteina si comporta anche come “proteina di fase acuta”, essendo essa parte di quella categoria di proteine che compare nella circolazione sanguigna quando vi è un processo infiammatorio in atto.
I normali valori di aptoglobina
In condizioni normali la normale concentrazione di aptoglobina consiste in equilibrio tra la sintesi epatica e la sua eliminazione; se si riscontra una sua riduzione in circolo allora vuol dire che vi è uno squilibrio tra sintesi ed eliminazione, di solito con valori di eliminazione superiori a quelli di sintesi. A livello normale, la concentrazione di aptoglobina sia nell’uomo che nella donna si attesta intorno a 32-205 mg per dl e raggiunge tali valori a partire dal quarto mese di vita. Se volete conoscere i valori di aptoglobina nel vostro sangue è necessario svolgere precise analisi, facendo attenzione a seguire una dieta stabile per le tre settimana che precedono tale esame. Se i valori sono sotto o sopra la media, è necessario fare attenzione.
Aptoglobina bassa, cosa vuol dire
Se gli esami evidenziano una bassa concentrazione di aptoglobina nel sangue, è facile risalire alle cause: essendo questa proteina sintetizzata dal fegato, l’aptoglobina plasmatica subisce un drastico calo nelle persone con malattie epatiche (come ad esempio epatiti, cirrosi, neoplasie). In questo caso gli esami del sangue mostrano anche un’alterazione dei vari indici di funzionalità degli organi epatici (calo dell’albumina, aumento di AST e ALT).
Mancanti sono invece i sintomi dell’anemia (pallore, debolezza, ittero). In genere, oltre alle diverse cause legate alla diminuzione di sintesi ed all’aumento di consumo (come abbiamo visto prima), valori bassi di aptoglobina possono essere connessi ad un aumento delle perdite (dovute al malfunzionamento degli organi epatici). Tale condizione si verifica, infatti, quando il filtro renale, per cause che variano da individuo a individuo, non funziona a dovere o a pieno regime, lasciando quindi passare una quantità spropositata di molecole normalmente trattenute nel sangue.
Aptoglobina alta, cosa vuol dire
È possibile trovare livelli di aptoglobina alta nel caso vi fossero condizioni infiammatorie ed infettive, nelle quali hanno la tendenza all’aumento anche i cosiddetti “marcatori”, come piastrine, leucociti, frazione 3 del complemento, fibrinogeno. Possono aumentare i livelli di aptoglobina anche i farmaci, come i corticosteroidi e gli androgeni (l’uomo ha valori superiori alla donna); effetto totalmente opposto quello esercitato dalle pillole anticoncezionali, l’isoniazide, la chinidina e la streptomicina. L’aptoglobina è particolarmente bassa nel siero dei neonati e arriva a livelli simili a quelli dell’età adulta al quarto mese di vita circa.
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