Roaccutan, come funziona sulla pelle
Il Roaccutan è un farmaco retinoide, anche chiamato acido retinoico 13-cis, che viene estratto dalla vitamina A, che si trova già in piccole quantità nel corpo umano.
Viene utilizzata principalmente per curare l’acne giovanile, ma soltanto nelle forme più gravi e più resistenti, in quanto si tratta di un farmaco davvero potente che produce ottimi risultati, ma con varie controindicazioni ed effetti collaterali.
Esistono vari formati di Roaccutan: in crema, gel, lozione, capsule.
Un uso secondario del suo principio attivo è stato fatto con alcuni tipi di neoplasie, come il tumore del pancreas e il neuroblastoma cerebrale, aggiungendolo al composto chiemioterapico utilizzato.
Come funziona
Questo farmaco interagisce con il DNA e con le sue trascrizioni all’interno delle cellule della pelle; inibisce la formazione di sebo, bloccando la moltiplicazione delle ghiandole che lo producono, le ghiandole sebacee.
Inoltre è in grado di ripristinare il normale processo di differenziazione delle cellule, riportandole al loro corretto comportamento funzionale.
Per entrare nel dettaglio, il meccanismo con il quale agisce il Roaccutan, è strettamente connesso alla riprogrammazione di alcuni geni che sono particolarmente sensibili al suo principio attivo, per la presenza di recettori, nel nucleo della cellula, che rispondono al retinoide. In questo modo si attiva una riscrittura, per dirlo in modo semplice, delle istruzioni fornite alle ghiandole che producono il sebo; quando il sebo diminuisce o viene del tutto eliminato, i pori non sono più ostruiti e la respirazione della pelle può ripartire. Questo processo elimina anche i famosi punti neri.
Nello stesso tempo, diminuisce drasticamente la proliferazione dei batteri che approfittano proprio della presenza del sebo all’interno del follicolo ostruito, e l’infiammazione comincia a migliorare, fino a guarire del tutto.
Chi può assumere il Roaccutan
Questo farmaco viene prescritto solo nei casi più gravi e più resistenti, nella fattispecie vengono considerati gravi quei casi in cui la pelle presenta forti lesioni infiammatorie, con noduli e globuli diffusi, o cisti. Prima di assumere il Roaccutan, solitamente si tenta una terapia a base di antibiotici ed antinfiammatori dermatologici.
In ogni caso, durante la terapia con Roaccutan, che solitamente dura dai tre ai sei mesi, occorre tenere sotto controllo i valori del sangue, in particolare glicemia, trigliceridi, colesterolo.
Le donne in età fertile devono contemporaneamente assumere un anticoncezionale, allo scopo di scongiurare la possibilità di gravidanza.
Effetti collaterali
Come con ogni altro farmaco, l’unico modo per limitare al minimo gli effetti collaterali del Roaccutan, è seguire scrupolosamente le istruzioni ed il dosaggio consigliati dal proprio medico.
Sono stati segnalati i seguenti effetti collaterali: grande secchezza della pelle, desquamazioni, bruciore, prurito diffuso, secchezza degli occhi e del naso, piccole emorragie nasali, ipersensibilità all’esposizione alla luce.
Ce ne sono altri che invece devono necessariamente essere segnalati al proprio medico in quanto comportano l‘immediata cessazione della cura: aumento della glicemia, dei trigliceridi, del colesterolo, mal di testa, aumento delle manifestazioni dell’acne, epatite, pancreatite, depressione.
Controindicazioni
Primo e più importante avvertimento dell’elenco, è quello di non usare il Roaccutan in gravidanza: si tratta di un farmaco teratogeno, che può produrre gravi malformazioni al feto.
Inoltre, non può essere utilizzato in caso di epatite o pancreatite, elevati livelli di glicemia, trigliceridi e colesterolo, allergia alla soia o ai suoi derivati, che possono essere presenti nella composizione.
Occorre evitare la cura con Roaccutan, anche nei casi di ipervitaminosi A, e durante l’assunzione di antibiotici a base di tetracicline.
Durante la terapia con questo farmaco, si sconsiglia l’uso di cerette ed altri metodi depilatori, in quanto l’aumentata secchezza della pelle, può causare gravi lacerazioni.
Sono infine da evitare durante la cura, anche le esposizioni dirette alla piena luce del sole, soprattutto in estate, e le sedute estetiche con lampade abbronzanti.
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