
Brufoli in gravidanza, perché vengono e come curarli
I brufoli in gravidanza sono un problema che colpisce molte prossime mamme. È spesso causato da cambiamenti ormonali che invadono il corpo femminile durante i nove mesi di gestazione. Si tratta infatti di un periodo ricco di mutamenti che creano notevoli trasformazioni naturali, che vanno affrontati con la massima tranquillità.
Ogni donna reagisce in maniera differente a questi cambi ormonali, e se ci sono donne incinte che hanno una pelle liscia e luminosa, ce ne sono tante altre che si ritrovano la cute invasa dai brufoli, colpita da acne. In questo articolo vedremo quali sono le cause principali di questo problema e come combatterlo.
Brufoli in gravidanza: perché?
I brufoli come già abbiamo avuto modo di vedere, sono una sorta di infiammazione della pelle, solitamente compaiono per un eccesso di sebo, legato soprattutto agli sbalzi ormonali in corso nell’organismo. Le ghiandole sebacee hanno il compito di produrre sebo, e se sollecitate maggiormente dagli ormoni, possono produrne in maniera eccessiva.
È comunque un problema passeggero, che tende a scomparire subito dopo il parto. Di solito può apparire nei primissimi mesi, quando l’organismo è nel pieno del cambiamento, per sparire poi verso il quinto mese. Per alcune donne può capitare però che la questione sia duratura, e che si protragga per tutti i 9 mesi di gestazione: questo accade soprattutto se si è predisposte alla comparsa di acne.
Dove si formano i brufoli durante la gravidanza
Solitamente i brufoli durante la gravidanza non colpiscono in maniera omogenea, ma tendono a localizzarsi soprattutto nella zona del mento, del naso e delle guance. Questo perché si tratta di zone tipicamente più grasse. Altre volte può colpire la schiena, il collo oppure la parte alta della braccia.
Per quanto riguarda il naso possono comparire i cosiddetti comedoni o più semplicemente punti neri: sono un principio dei brufoli, caratterizzati a livello superficiale da una piccola punta nera, causati da un’eccessiva produzione di sebo.
Brufoli in gravidanza come combatterli
Per combattere i brufoli si sconsiglia l’uso di farmaci o pomate a base cortisoniche non prescritte dal medico. In questo caso è molto meglio affidarsi a rimedi naturali e soprattutto a tanta, tanta prevenzione. È fondamentale mantenere alto il livello di igiene, tenendo la pelle pulita, non utilizzando saponi aggressivi in modo da non aumentare lo stato di infiammazione dell’eruzione cutanea.
Si consiglia quindi di ridurre il makeup al minimo, poiché i fondotinta migliori hanno il difetto di ostruire i pori, non permettendo la perfetta respirazione della pelle. Se però si ritiene indispensabile il trucco, si consiglia di ricercare nelle parafarmacie dei prodotti completamente naturali. Ovviamente, è meglio star sempre attenti alle allergie.
Si consiglia di evitare peeling troppo aggressivi e di non mangiare troppi cibi grassi. Anche in questo caso è molto importante il consulto con il proprio medico, il quale potrà dare indicazioni specifiche su come bilanciare nel modo migliore la dieta.
I rimedi naturali per i brufoli in gravidanza
Anche in caso di rimedi naturali, vista la delicatezza del momento, si consiglia sempre di chiedere supporto al proprio medico. Esistono per alcune soluzioni efficaci e semplici che riescono a procurare una piccola sensazione di sollievo.
Tra questi c’è l’impacco di camomilla per ripulire il viso prima di andare a dormire e appena sveglie: la camomilla lenisce infatti l’infiammazione della pelle. Altro rimedio naturale è quello della maschera al miele, particolarmente utile per combattere i comedoni: per farla serve scaldare due cucchiai di miele, da applicare sul viso. La poltiglia va poi spalmata sul viso e rimossa dopo 15 minuti.
Per la disinfezione dei brufoli invece si può utilizzare il succo di limone, da utilizzare con un batuffolo di cotone per tamponare il viso. Si risciacqua dopo qualche minuto. Questa operazione non va fatta più di una volta a settimana.
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