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Home » Dieta per la diarrea, tutto quello che c’è da sapere

Dieta per la diarrea, tutto quello che c’è da sapere Alimentazione

Dieta per la diarrea, tutto quello che c’è da sapere

La diarrea è un disturbo intestinale in seguito al quale si manifestano evacuazioni frequenti con feci inconsistenti. Si parla di diarrea quando le evacuazioni giornaliere sono almeno tre e per un lasso di tempo che supera i due giorni, oltre i quattordici giorni si tratta di “diarrea persistente”. Se le feci sono accompagnate da muco sangue e dolori la diarrea si è tramutata in dissenteria.

Le conseguenze di questo disturbo possono essere disidratazione e carenza di minerali; le cause invece possono essere varie, essa infatti può dipendere da vere e proprie malattie dell’apparato gastro-intestinale (morbo di crohn, sindrome del colon irritabile ecc.) da infezioni intestinali causate da virus o batteri, ipertiroidismo, intolleranze alimentari, assunzione di sostanze irritanti (lattosio, caffeina, capseicina ecc.) di farmaci o integratori.

Come curare la diarrea

La cura della diarrea è ovviamente legata alle cause che l’hanno scatenata tuttavia se si tratta di un disturbo transitorio legato all’alimentazione sarà sufficiente l’assunzione di una dieta equilibrata e basata su cibi prevalentemente secchi, poveri di grassi e facilmente digeribili.

Le diete BRAT e BRATTY

BRAT è un acronimo le cui lettere stanno per: Bananas, Rice, Applesauce e Toast; la dieta BRAT infatti è basata sul consumo dei suddetti alimenti. Banane, ricche di potassio e di amido resistente simile alla pectina che produce acidi grassi utili al mantenimento delle mucose intestinali; riso, purea di mele, ricche di pectina che è una fibra solubile con proprietà assorbenti che aumenta la consistenza delle feci; pane tostato, privato dei lieviti fonte di gonfiori.

La BRATTY non è altro che la BRAT arricchita da tè e yogurt, la lettera T infatti sta per Tea e la Y per Yogurt. Il tè, necessario per l’apporto di liquidi e lo yogurt per ripristinare la flora batterica intestinale.

La regola più importante da seguire in caso di disturbo intestinale è quella di assumere solo alimenti secchi come biscotti, riso, pasta; frutta e verdura ricca di pectina e di non consumare cibi ricchi di fibre, che stimolano le funzioni intestinali, quindi no a cereali integrali e ad alcuni tipi di frutta e di verdura.

A queste diete si possono aggiungere alimenti poveri di grassi come bresaola o pesce cotto al vapore e integratori di sali minerali (potassio e magnesio).

Farmaci antidiarroici

Quando il disturbo intestinale, nonostante la cautela nell’alimentazione, persiste, si può ricorrere all’assunzione di farmaci inibitori della motilità intestinale uniti ad una terapia reidratante e, solo nei casi causati da infezioni batteriche, antibiotici a largo spettro. Tutto ovviamente, basato su consiglio medico.

La diarrea nel neonato

Uno sguardo particolare va riservato alla cura della diarrea nel neonato. Le sue feci sono molto morbide e soprattutto durante l’allattamento hanno un colore tendente al giallo mentre le evacuazioni corrispondono più o meno ad ogni poppata. Il neonato affetto da diarrea produce feci acquose e un numero di scariche maggiore rispetto al normale.

Nel neonato la prima causa di diarrea è la gastroenterite da virus o da batteri, più raramente può essere dovuta ad allergia o ad intolleranza alimentare.

Se si tratta di gastroenterite, questa durerà in media tre o quattro giorni e la prima cosa da fare sarà mantenere il piccolo idratato senza interrompere l’allattamento.

Nel caso in cui la diarrea sia provocata da allergia o intolleranza alimentare, se il bimbo si nutre di latte artificiale sarà necessario interrompere l’alimentazione e dare priorità alle soluzioni reidratanti.

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