Intestino infiammato, sintomi, rimedi e dieta
La sindrome del colon irritabile è una patologia che colpisce in maniera debilitante un considerevole numero di persone ogni anno. Si caratterizza per diverse disfunzioni più o meno dolorose nella naturale formazione delle feci, con fasi di stitichezza alternate a diarrea che possono compromettere sensibilmente la vita dei pazienti che ne sono affetti.
Chi soffre di intestino infiammato è costretto a tenere uno stile di vita sano ma soprattutto che ruoti attorno alle funzioni digestive. Esistono periodi che a causa della peristalsi rapida è possibile avere anche decine di scariche di diarrea al giorno, ed altri periodi in cui i dolori legati alla stitichezza possono essere simili al dolore da parto. Ecco perché vivere una vita in tali condizioni di salute risulta particolarmente difficile soprattutto nel contesto sociale e lavorativo.
Intestino infiammato: sintomi e cure
Tra i sintomi più annoverati per la sindrome del colon irritabile troviamo i crampi, dolore addominale, nausea, costipazione e diarrea, sintomi che spesso tendono a causare gravi disagi nel paziente.
Non esistono vere e proprie cure per la sindrome del colon irritabile ma il paziente potrebbe tenere sotto controllo i fastidiosi sintomi seguendo una dieta corretta, imparando a gestire lo stress e facendosi prescrivere alcuni farmaci. Il medico potrebbe consigliare dei rimedi naturali che prevedono l’utilizzo di integratori di fibre ma anche lassativi per curare la costipazione, o nei casi di diarrea dei farmaci per diminuire il fastidio.
Anche gli antidepressivi possono alleviare alcuni dei sintomi ma spesso sia gli antidepressivi che gli anti spastici tendono a peggiorare la costipazione, quindi potranno essere associati a farmaci per il rilassamento muscolare di vescica e intestino.
Una diagnosi corretta potrebbe essere fondamentale per cercare di trovare delle soluzioni efficaci ad alleviare i fastidiosi sintomi. Non esiste un esame in grado di rivelare con certezza la presenza dell’infiammazione dell’intestino ma gli esami del sangue, radiografie o l’analisi delle feci potrebbero essere utili a mettere in evidenza i disturbi del paziente.
Sarà necessario che il medico insieme al paziente possa ricostruire la storia clinica descrivendo tutti i sintomi e raccogliendo ogni elemento necessario per una diagnosi tempestiva.
Il colon collega l’intestino tenue al retto e all’ano, la sua funzione è di assorbire l’acqua e tutte le sostanze nutritive dal cibo ingerito. La motilità del colon è controllata dai nervi, dagli ormoni e dagli impulsi nervosi dei muscoli del colon, e sarebbero proprio le contrazioni naturali a spostare i contenuti liquidi verso il retto, mentre gli scarti formano le feci.
Qualora i muscoli del colon e della zona pelvica non si contraggono correttamente le sostanze contenute nel colon non si muovono e causano i fastidiosi sintomi indicati quali crampi, mal di pancia, costipazione.
Ad oggi non sono conosciute le cause della sindrome del colon irritabile ma la teoria più diffusa è che i pazienti che soffrono di tale patologia hanno l’intestino crasso particolarmente sensibile a determinati stress o alimenti.
Sindrome del colon irritabile: cosa mangiare?
Molti sono i pazienti che tendono a prestazione attenzione alla propria alimentazione, ma prima di modificare la propria alimentazione è bene prendere nota di tutti gli alimenti che sembra possano far peggiorare i sintomi.
Purtroppo gli alimenti che tendono a peggiorare i sintomi non sono comuni per tutti i pazienti, quindi è necessario prestare attenzione ad ogni sfaccettature per creare un’alimentazione personalizzata costruendo un lavoro di inserimento/esclusione di alcuni cibi dalla propria dieta.
Sicuramente tra i cibi a potenziale rischio troviamo il latte, i dolcificanti ma anche alcune tipologie di verdure e di frutta, spezie, caffè, mentre altri alimenti sono considerati a rischio indotto nel senso che potrebbero causare fastidi a causa dell’alto contenuto di sale, come i dadi da brodo e gli insaccati.
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