Ablazione, che cos’è e quando si rende necessaria
Per ablazione si intende la rimozione di una parte di tessuto o di altro materiale, da un oggetto, da un organo del corpo umano, da una costruzione; si pratica mediante vaporizzazione, erosione, sfregamento etc.
In campo medico, l’ablazione si pratica soprattutto in caso di aritmia cardiaca; ce ne sono due tipi diversi, l’ablazione transcatetere e l’ablazione chirurgica mininvasiva.
L’ablazione transcatetere viene realizzata introducendo appunto un catetere nella vena femorale, per raggiungere il cuore, in particolare in prossimità del miocardio, per risolvere problemi di tachicardie, fibrillazione atriale ed aritmie; alla sommità del catetere è posizionata una punta metallica, che si riscalda attraverso la corrente elettrica a radiofrequenza fatta passare attraverso il catetere, al fine di lesionare o eliminare completamente il tessuto cardiaco malato.
L’ablazione chirurgica mininvasiva invece, viene praticata mediante due piccole incisioni ai lati del torace, attraverso i quali si raggiungono le vene e i gangli polmonari interessati dalla patologia, in questo modo si crea un’interruzione tra le vene polmonari e l’atrio miocardico, evitando che qualunque impulso elettrico anomalo crei problemi al cuore.
In altri casi viene raggiunto lo stesso scopo mediante il freddo: si chiama crioablazione, e si effettua congelando la porzione di tessuto incriminata.
Le probabilità di riuscita di questi piccoli interventi, sono davvero molto alte, anche per il fatto che si tratta di interventi molto poco invasivi, e i rischi di complicanze che possono insorgere, sono dovute alla stenosi delle vene, al tamponamento cardiaco, o alla paralisi del nervo frenico.
Questi interventi risolvono definitivamente la patologia per la quale sono eseguiti, aritmia, fibrillazione atriale, tachicardia, e vengono effettuati soltanto quando la cura con farmaci non ha avuto l’effetto sperato sul paziente.
Altri tipi di ablazione
In campo dentistico, si utilizza l’ablazione per rimuovere il tartaro dai denti, mediante uno strumento particolare che serve a grattare fisicamente tale sostanza, ma lo stesso risultato si può raggiungere tramite ultrasuoni o stimoli elettrici. L’operazione può essere eseguita dallo stesso odontoiatra, o da un igienista orale.
L’ablazione si può praticare anche sulla pelle tramite la chimica, con i famosi peeling, o con uno strumento laser; lo scopo è quello di rimuovere la parte superficiale della cute per costringerla a rigenerarsi.
Un altro obiettivo è quello di diminuire il russare; in questo caso l’ablazione riguarda l’otorinolaringoiatra.
La rotoablazione invece, è una tecnica che permette di pulire la parte interna delle arterie, e ripristinare il corretto fluire del sangue.
Anche gli occhi, o meglio la vista, può trarre beneficio da questo tipo di tecnica; l’ablazione laser della cornea infatti, permette di curare difetti visivi come la miopia, l’astigmatismo e l’ipermetropia.
Recentemente la scienza medica sta facendo passi da gigante, e si sta cominciando ad utilizzare l’ablazione laser anche per rimuovere le cellule di alcuni tipi di tumori: fegato, polmone, pancreas e prostata, per il momento.
Al di fuori dal corpo umano
In campo giuridico, l’ablazione ha l’effetto di togliere a qualcuno l’esercizio di un diritto, di un interesse o di un godimento di un bene.
In campo geologico, o meglio, nel dettaglio, in glaceologia, si parla di ablazione per definire il progressivo assottigliamento del ghiaccio di superficie, dovuto al calore dei raggi solari.
In fisica spaziale, si deve combattere contro l’ablazione provocata dall’impatto con l’atmosfera, per esempio nel caso di una navicella di ritorno da una missione spaziale; il forte attrito determina la rimozione delle parti superficiali della navicella, pertanto vengono sovrapposti al nucleo una serie di scudi termici, i quali vengono via via eliminati, permettendo di preservare la parte più interna.
Analogamente, la protezione passiva antincendio utilizza lo stesso principio per sovrapporre dei materiali ad una o più superfici da proteggere, per esempio, in un edificio; le parti sovrapposte, se attaccate dal fuoco in caso di incendio, bruciano lentamente, permettendo l’arrivo dei mezzi di soccorso senza che vengano provocati grossi danni; in questo caso si tratta di un’ablazione controllata.
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