Cibi astringenti, i migliori contro la diarrea
La maggior parte di noi soffre di diarrea almeno un paio di volte l’anno, che sia causata da una infezione batterica, un’allergia alimentare o semplicemente da qualche cibo che non ci ha fatto bene. Nulla per cui allarmarsi particolarmente, perché di solito non è grave e scompare nel giro di qualche giorno, ma è bene conoscere a quali rimedi si può ricorrere, a cominciare soprattutto dai cibi astringenti.
In genere, la diarrea è definita come la presenza di feci sciolte o liquide che si verificano più frequentemente del solito, e ha molte cause, come batteri da acqua contaminata o cibi cattivi, virus, influenze, intolleranze alimentari, reazione ad alcuni farmaci o anche malattie (come il morbo di Crohn, colite o celiachia).
Come visto, quindi, alcuni alimenti sono tra le cause possibili, e allo stesso modo è importante sapere quali sono i cibi astringenti, che possono cioè aiutare nel processo di guarigione, e quali, invece, è meglio allontanare dalla nostra dieta per non peggiorare la situazione.
In medicina si sono catalogate tre differenti tipologie di questa malattia: si definisce cronica la diarrea che dura più di un mese e che deriva da una grave patologia; ricorrente è invece la forma che compare con frequenza e dipende da fattori come stress, intolleranze alimentari e allergie; infine, la diarrea acuta è quella causata da infezioni come la salmonella o da batteri che i viaggiatori contraggono nelle visite in Paesi dove le condizioni igienico-sanitarie non sono ideali (e dove la morte per dissenteria è una triste realtà).
Cibi astringenti: cosa mangiare in caso di diarrea
Una volta che si verifica il problema, tra le prime azioni da compiere c’è quella di fare attenzione ai cibi che mangiamo, per evitare di aggravare ulteriormente la situazione o complicare il naturale decorso.
Vanno ad esempio evitati alcuni tipi di alimenti, a partire dai cibi fritti e grassi, dalle bevande gassate e dalle sostanze che contengono caffeina e alcol, ma va anche limitato il consumo di frutta e verdure che aumentano la produzione di gas intestinali, come mais, broccoli, fagioli, ceci, peperoni, piselli, bacche e prugne.
Altrettanto nocivi si rivelano i prodotti di derivazione casearia e in particolare il latte, che possono acuire la diarrea o causare sensazione di gonfiori fastidiosi.
Esistono, al contrario, alcuni prodotti che rappresentano un’ancora di salvezza per chi soffre di diarrea: sono i cosiddetti cibi astringenti che, come spiega lo stesso aggettivo, hanno proprietà tali da reidratare l’organismo e ricompattare le feci.
I più noti e utilizzati sono il limone, da assumere sia fresco che come succo diluito in acqua e zucchero, e il riso, che si rivela un valido alleato anche per la sua elevata digeribilità e la capacità di regolare nuovamente la flora intestinale, caratteristica che condivide con lo yogurt, l’unica eccezione consentita nell’ambito dei latticini perché ricco di probiotici, ovvero batteri vivi e “buoni” che eliminano quelli nocivi.
Altrettanto benefici si dimostrano alcuni tipi di frutta – come mele, banane e fragole – e di verdure – come carote e patate bollite – che possono diventare il giusto completamento dei nostri pasti in vista della guarigione completa.
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