Dissenteria, cause e cosa mangiare
La dissenteria è un’infezione gastroenterica di natura batterica o amebica che provoca continue scariche di diarrea: è una delle patologie più fastidiose (e imbarazzanti) che possono colpire il nostro corpo. Andiamo insieme a scoprirne le cause e a individuare le cure e la dieta corretta da seguire per risolvere il problema.
C’è sempre un po’ di imbarazzo quando si parla di disturbi gastrointestinali, perché riguardano una sfera decisamente privata, anche se assolutamente naturale della nostra vita e del nostro organismo.
In questo ambito, uno dei problemi più gravi è quello della dissenteria, una vera e propria malattia che non deve essere confusa con la “semplice” diarrea, che rappresenta come vedremo solo un sintomo di un fastidio più generale.
Cos’è la dissenteria?
La dissenteria è, in sintesi, un’infezione del tratto intestinale caratterizzata da infiammazione dell’intestino, dolori addominali e diarrea acuta (per più volte al giorno), con feci che spesso contengono sangue e muco.
Si riconoscono due macro tipologie di questa malattia: la prima è di origine amebica, frequente nelle zone tropicali e causata anche dalla scarsa attenzione alle norme igieniche; più frequente (e meno grave) è invece quella causata da un batterio.
Se allarghiamo il campo alla “diarrea” comune, invece, questa può essere provocata anche da reazioni e intolleranze alimentari, disturbi funzionali dell’intestino, infezioni virali o situazioni di stress e ansia.
La dissenteria amebica è per l’appunto provocata dal protozoo Entamoeba histolytica, che si diffonde attraverso acqua o alimenti contaminati da feci infette, soprattutto nelle aree tropicali del pianeta: i suoi sintomi si possono presentare anche dopo mesi dal contagio e presentano un ampio spettro di fenomeni, dalla diarrea all’anemia e al dimagrimento.
Completamente differente è il caso, invece, del contagio da batteri della specie Shighella, responsabili della cosiddetta dissenteria bacillare o shighellosi, che si trasmette ingerendo cibo contaminato o attraverso il contatto diretto con persone infette, creando quindi il rischio di epidemia in luoghi sovraffollati o dove le condizioni igieniche non sono ottimali.
Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la shigellosi riguarda circa 120 milioni di casi di dissenteria grave (ovvero, con sangue e muco nelle feci) in tutto il mondo; la stragrande maggioranza dei casi si verifica nei Paesi in via di sviluppo e colpisce bambini di età inferiore ai cinque anni e, sempre secondo l’Oms, oltre 1 milione di persone all’anno muoiono per questa patologia, per il 60% bambini molto piccoli.
Dissenteria: sintomi e cura
Non è sempre immediato riconoscere i sintomi della dissenteria, anche perché essa stessa può essere anche, ad esempio, espressione di alcune malattie come la colite ulcerosa, la poliposi, il carcinoma del colon distale e del retto, la diverticolite del colon, anche se si tratta di patologie meno frequenti rispetto alla dissenteria infettiva.
Una volta individuato il problema, comunque, si passa alla cura, che comincia dall’assunzione di liquidi per via orale o endovenosa per prevenire il rischio di disidratazione (particolarmente allarmante in bambini e persone anziane), e si sostanzia poi in una terapia a base di antibiotici per eradicare gli agenti infettivi riscontrati nelle feci.
Al contrario di quanto si possa pensare, sono assolutamente controindicati i farmaci antidiarroici, perché inibiscono la motilità intestinale, intrappolano gli eventuali parassiti nell’intestino e rischiano così di allungare il decorso della malattia.
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