Neoduplamox antibiotico: a cosa serve e quali sono i suoi effetti collaterali
Il Neoduplamox è un antibiotico, che spesso viene prescritto dal medico ad adulti e bambini per trattare le infezioni dell’orecchio e del setto nasale, del tratto urinario, oltre che infezioni della pelle e dei tessuti molli, come le gengive, o infezioni alle ossa e alle articolazioni.
A cosa serve il Neoduplamox
Il Neoduplamo, come tutti gli antibiotici, funziona uccidendo i batteri che sono alla base delle infezioni, contiene due sostanze medicinali, l’amoxicillina e l’acido clavulanico. La prima sostanza, l’amoxicillina fa parte della famiglia delle penicilline e a volte il suo principio attivo può essere interrotto dall’infezione in caso di presenza di batteri penicillino-resistenti, quando questa risulta essere particolarmente aggressiva, mentre l’acido clavulanico impedisce che questo avvenga.
Ovviamente il Neoduplamox è un medicinale e, come tale, deve essere somministrato sotto il controllo medico, che eseguirà alcune indagini per capire se il vostro caso può essere sottoposto a trattamento di Neoduplamox.
Questo antibiotico serve per curare alcune infezioni del tratto respiratorio, come le bronchiti croniche, le infezioni odontostomatologiche e l’insorgere di infezioni sistemiche, come ad esempio che possono avvenire in seguito a ferite infette, ad esempio successive al morso di un animale.
Gli antibiotici, come il Neoduplamox, vengono utilizzati per il trattamento delle infezioni batteriche, ma non hanno la capacità di sconfiggere invece le infezioni virali, perché queste non rispondono alla terapia dell’antibiotico, dato che i batteri delle infezioni virali sono resistenti all’antibiotico e continuano a moltiplicarsi.
Chi non può utilizzare Neoduplamox
Esistono alcuni casi in cui è sconsigliata la somministrazione dell’antibiotico Neoduplamox. In particolare è meglio evitare in caso di allergia o ipersensibilità ad un antibiotico, a amoxicillina, o i generale a qualche genere di penicillina, o all’acido clavulanico. Di solito una reazione allergica a un medicinale si dimostra con un’eruzione cutanea, con evidenti gonfiori al viso o al collo.
Il Neoduplamox è sconsigliato anche a chi ha problemi al fegato, chi soffre di mononucleosi infettiva, chi ha problemi ai reni e non ha una funzione urinaria regolare.
L’attenzione in una di queste condizione è fondamentale, perché utilizzare il Neoduplamox può portare anche ad un aggravarsi di questi problemi preesistenti.
In particolare, è bene fare attenzione alle reazioni del corpo durante l’assunzione di Neoduplamox. Qualora si dovessero notare reazioni allergiche, infiammazioni dell’intestino e altri comportamenti anomali, diventa fondamentale recarsi immediatamente dal proprio medico.
Neoduplamox: interazioni con altri farmaci
Come per tutti i farmaci esistono medicinali che possono interferire con gli effetti dell’antibiotico Neoduplamox, ed esistono anche alcuni prodotti erboristici che fanno parte di questa categoria.
In particolare se si stanno utilizzando alcuni farmaci che di solito vengono utilizzati per curare la gotta, come l’allopurinolo o il probenecid, è possibile che possa comparire una reazione allergica cutanea. In questa circostanza sarà necessario parlare con il medico, in modo che possa prescriver altri medicinali oppure ridurvi le dosi di Neoduplamox.
Esistono anche medicinali che impediscono la formazione di coaguli nel sangue o farmaci utilizzati per il trattamento tumorale o le terapie delle malattie reumatiche che interferiscono con il Neoduplamox.
Somministrazione del Neoduplamox
È necessario seguire sempre le indicazioni del medico, nell’assunzione del Neoduplamox. Di solito questo antibiotico viene prescritto a bambini di peso superiore ai 40 chili, con la somministrazione di una o più compresse al giorno. Mentre a quelli di peso inferiore, che hanno meno di sei anni, viene consigliato il Neoduplamox in bustine pediatriche.
Ovviamente i pazienti che hanno problematiche di altro genere, ai reni, al fegato o altro, devono comunicarlo al medico affinché la dose di Neoduplamox sia modificata.
Come probabilmente vi suggerirà anche il vostro medico o il farmacista, l’antibiotico Neoduplamox va assunto a distanza di almeno quattro ore, una dose dall’altra, e per non più di due settimane.
Nel caso in cui vi dimenticaste di assumere una dose di Neoduplamox, prendetela appena possibile e assumete la successiva non prima di aver aspettato almeno quattro ore così come indicato sul bugiardino posto all’interno della confezione del farmaco. Meglio evitare di assumere due dosi ravvicinate per non incorrere in problematiche legate al sovra-dosaggio.
È sconsigliata anche l’interruzione del trattamento prima dei tempi indicati dal medico. Infatti se si interrompe l’assunzione di Neoduplamox si rischia un ritorno dell’infezione, in una forma ancora più aggressiva. Anche se vi sentite bene, non terminate il trattamento anzitempo, servirà per sterminare tutti i batteri.
In caso di sovra-dosaggio
Possono esserci controindicazioni in caso di sovra-dosaggio di Neoduplamox. Ad esempio potrebbero verificarsi vomito, nausea e mal di stomaco o irritazioni all’intestino, con casi di diarrea fino ad arrivare a convulsioni. In questi casi si rivolga il prima possibile al suo medico.
Per evitare queste problematiche è importante prendere l’antibiotico nella giusta dose, nei momenti stabiliti dal suo medico o dal foglietto illustrativo all’interno della confezione del medicinale, e per il numero di giorni indicato.
Controindicazioni ed effetti indesiderati del Neoduplamox
Come la maggiorparte degli antibiotici, anche il Neoduplamox, può avere alcuni effetti indesiderati, anche se con la amoxicillina sono rari e di natura transitoria. Comunque sia, assumere Neoduplamox può influire sull’attenzione. Quindi durante l’assunzione di Neoduplamox potreste essere costretti a non utilizzare veicoli o macchinari, per evitare incidenti.
Anche il Neoduplamox, come tutti i medicinali può avere qualche effetto indesiderato. Oltre alle reazioni allergiche di cui abbiamo già parlato, potrebbero manifestarsi eruzioni cutanee, infiammazioni dei vasi sanguigni, piccole macchioline rosse o violacee, febbre, dolore alle articolazioni, gonfiore alle ghiandole del collo, delle ascelle o dell’inguine, e in alcuni casi più gravi: collasso e difficoltà respiratorie dovute all’ingrossamento del collo.
In uno qualunque di questi casi, chiamate immediatamente il medico e interrompete l’assunzione di Neoduplamox.
Comunemente invece possono capitare irritazioni intestinali e dolori di stomaco, diarrea, candida, nausea o vomito.
Altri effetti indesiderati invece possono essere riscontrati tramite esami del sangue, come aumento di alcuni enzimi prodotti dal fegato, aumento di cellule coinvolte nella coagulazione del sangue e significativa diminuzione dei globuli bianchi e di globuli rossi, indicativo di un’anemia emolitica.
Come conservare Neoduplamox
Come tutti i medicinali, è consigliato conservare l’antibiotico Neoduplamox a temperature non superiori ai 25°C.
Il farmaco deve essere tenuto fuori dalla portata dai bambini e non può più essere utilizzato dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.
Per eliminare il farmaco è necessario utilizzare gli appositi contenitori posti fuori dalla farmacia.
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