Il nistagmo: sintomi, cause e trattamento
Il nistagmo è un movimento ritmico e involontario dell’occhio. Può essere normale e fisiologico o patologico.
Il disturbo può avere caratteristiche diverse da paziente a paziente e quindi anche i sintomi possono essere differenti, quello che però hanno in comune i pazienti è l’avere una visione limitata e ridotta.
Quali sono i sintomi del nistagmo
I sintomi del nistagmo sono abbastanza semplici, perché consistono in un movimento incontrollato dei bulbi oculari. Di solito gli occhi si spostano in senso orizzontale, da un lato all’altro della testa, anche se a volte questi possono oscillare in modo circolare oppure in giù e in su, quando si muove la testa. Il ritmo del movimento oculare può essere caratterizzato dall’alternarsi di fasi lente e veloci. C’è poi la visione ridotta di cui si è già parlato. Sintomi ulteriori possono essere una maggiore sensibilità alla luce e problemi a vedere al buio, perdita di equilibrio e dolori muscolari e articolari. I dolori dipendono dal fatto che i soggetti colpiti tendono a girare o inclinare in modo particolare la testa, per raggiungere una migliore visione, con la conseguenza però di indurre forti dolori al collo o alle spalle.
Se il nistagmo si presenta in età adulta, si procede di solito ad una graduale riduzione della vista; se si presenta nei bambini invece in genere il cervello si riesce ad adattare.
Le cause: da cosa è provocato il nistagmo
Il disturbo dipende principalmente da una disfunzione delle aree del cervello che regolano il movimento degli occhi. Di solito infatti, in condizioni normali, i bulbi oculari si muovono in modo istintivo quando la testa si sposta, così da stabilizzare l’immagine che si sta vedendo e permettere di vederla in modo più nitido. Se invece il soggetto è affetto da nistagmo, questo processo non avviene in modo corretto e le aree del cervello deputate al movimento degli occhi non funzionano correttamente. La disfunzione può riguardare anche la parte interna dell’orecchio, cioè il labirinto, se questo è stato danneggiato da altre cause o patologie, perché questa parte ci dà la facoltà di percepire il movimento e la posizione di noi stessi e degli oggetti nello spazio.
Ulteriori cause possono essere di tipo congenito oppure farmacologico: esistono infatti alcuni farmaci, come gli antidepressivi e gli antiepilettici che, al pari di droghe e alcool, provocano un disorientamento temporaneo.
In base alla causa, il movimento può riguardare un solo occhio o entrambi, ma il segno comune è che le persone affette da questa patologia, quando si manifesta, non ne sono consapevoli da subito, poiché appunto il movimento oculare è incontrollato. Anche l’ictus può essere causa di nistagmo, soprattutto tra le persone anziane. Il nistagmo poi può dipendere da una ereditarietà genetica.
Differenza tra nistagmo fisiologico e patologico
Il nistagmo fisiologico è il movimento oculare normale, dovuto alla visione di oggetti in movimento da una postazione fissa: tipica è ad esempio la visione degli oggetti esterni, visti da un treno in corsa. In questo caso, gli occhi eseguono prima un movimento lento e poi uno più rapido e le immagini si stabilizzano sulla retina, anche se la testa si muove in modo rapido (insieme al movimento del treno, ad esempio).
Il nistagmo patologico invece si verifica quando il movimento involontario dell’occhio fa apparire l’oggetto come più lontano, facendolo allontanare dal campo visivo e creando problemi alla visione. Il nistagmo patologico può distinguersi a sua volta in congenito o acquisito.
Congenito è il nistagmo che si manifesta nelle prime fasi di vita, di solito entro i primi tre mesi di età. I bambini di solito vedono abbastanza bene e non c’è bisogno di interventi particolari, anche se si possono usare lenti correttive o chirurgia, per ridurre le difficoltà visive. Nei bambini di solito si verifica una disfunzione nel percorso visivo che collega gli occhi al cervello. Il nistagmo congenito può poi essere spia di altre patologie del soggetto, come ad esempio la sindrome di Down.
Il nistagmo acquisito è invece quello che si sviluppa nel corso della vita e comporta una percezione instabile del campo visivo. In questo caso, prima di procedere al trattamento, si cercherà di individuare le cause scatenanti che sono alla base.
Il nistagmo può essere associato ad altre patologie dell’occhio come il glaucoma, la cataratta o lo strabismo.
Diagnosi e cura del nistagmo
I pazienti con nistagmo devono essere visitati da un oculista, che analizzerà le strutture oculari, i movimenti e l’occhio nel suo complesso. Durante la visita, il medico cercherà di testare i riflessi del paziente al movimento, per vedere se ci sono o meno correlazioni tra il movimento del corpo e quello degli occhi.
Anche se il nistagmo non può esser curato, ci sono dei trattamenti per ridurlo. Se si riesce ad individuare la causa, ad esempio l’assunzione di un farmaco, si cerca di risolvere il problema alla radice, nel caso in esempio, sospendendo il farmaco incriminato. Come trattamenti per ridurre il nistagmo e migliorare la vista, è possibile usare lenti a contatto o lenti correttive che pur non eliminando il problema, facilitano la visione. Particolari interventi chirurgici possono aiutare, anche se non correggeranno completamente il problema.
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