Protidogramma: cos’è e a cosa serve
Il protidogramma è un esame di routine, di cui non tutti conoscono le caratteristiche e le finalità. Pertanto, andremo a vedere non solo di cosa si tratta, ma anche a cosa serve.
Protidogramma: cos’è
Si tratta, come sottolineato in apertura, di un esame di routine il cui scopo è quello di dare informazioni il merito all’assetto proteico del plasma, che mette in luce anche quella che è la capacità protidosintetica del fegato.
Nello specifico, questo esame viene chiamato anche elettroforesi del siero e serve, quindi, per studiare le proteine presenti nel siero del sangue. In base ai risultati di questo esame, si possono scoprire diverse malattie, soprattutto a livello epatico dato che, nella maggior parte dei casi, le proteine in questione vengono prodotte dal fegato e rilasciate nel sangue attraverso il lavoro delle cellule del sistema immunitario.
Le proteine del siero
Prima di vedere come si effettua e a cosa serve suddetto esame, è utile approfondire la questione delle proteine del siero, andandone a vedere le caratteristiche principali. Queste ultime sono 5 e, nello specifico, sono:
- Albumina, che è presente in quantità maggiori rispetto alle altre proteine del siero. Si tratta della proteina che viene prodotta dal fegato e tra le sue funzioni spiccano la conservazione corretta dei liquidi nell’organismo. Questa proteina nello specifico governa la pressione osmotica, facendo in modo che i liquidi stiano all’interno dei vasi sanguigni e non debordino. L’albumina, inoltre, trasposta i principi attivi dei farmaci che vengono assunti, gli ormoni e la bilirubina.
- Alfa-1-globuline, che sono le proteine che si trovano nelle cellule e svolgono una funzione di trasporto di grassi, lipidi e ormoni.
- Alfa-2-globuline, che sono proteine che si trovano nelle cellule che, come le Alfa-1 globuline, servono per trasportare ormoni e lipidi.
- Beta-globuline, che sono proteine che hanno una funzione di trasporto di sostanze come il ferro.
- Gamma-globuline, che sono le proteine più importanti, dato che altro non sono che gli anticorpi.
Protidogramma: come funziona
L’elettroforesi del siero è un esame di laboratorio e si esegue tramite prelievo di sangue. Il paziente che deve sottoporti all’esame, quindi, non dovrà fare altro che rispettare delle regole molto importanti per la riuscita dell’esame e recarsi in un laboratorio di analisi per effettuare un semplice prelievo.
Tra le norme da seguire c’è il digiuno per 12 ore prima del prelievo, in modo tale che alcun cibo possa interferire con il risultato dell’analisi. Si deve notare che i farmaci non interferiscono sui risultati, ma è sempre consigliabile sospendere le terapie farmacologiche ove possibile.
Come leggere i risultati
Vediamo, quindi, quali sono i valori normali che dovrebbero essere ottenuti con questo esame e cerchiamo di capire cosa accade se si registrano altri valori.
Albumina 59,1-69,3% 3,70-5,30 g/dl
Globuline alfa 1 2,0-3,5 % 0,14-0,30 g/dl
Globuline alfa 2 6,1-11,2% 0,41-0,90 g/dl
Globuline Beta 6,3-12,1 % 0,56-1,00 g/dl
Globuline Gamma 9,8-20,0% 0,68-1,50 g/dl
Rapporto Albumine/Globuline 1,1-2,5 %
Iniziamo con il parlare dell’albumina, in modo tale da capire cosa accade se si registrano valori ritenuti non normali. Segnaliamo in primis che l’analisi di suddetta proteina è normale nel caso in cui venga registrata una percentuale che va da 59.1 a 69.3%. La quantità di albumina deve essere compresa tra i 3.70 e 5.30 grammi per decilitro di sangue. Cosa accade se si registrano valori differenti? Se la percentuale di albumina o la quantità di albumina sono più alte rispetto ai valori normali significa che c’è stata una diminuzione delle altre proteine. Tuttavia, il dato in questione non dice nulla di interessante da un punto di vista del quadro clinico del paziente. Se la sua percentuale diminuisce, ma la quantità rimane invariata di solito si richiede un approfondimento con altri esami per cercare di individuare malattie infiammatorie, mieloma e e quant’altro. Se, invece, a diminuire sono sia la percentuale che la quantità, allora significa che c’è qualcosa che non va a livello epatico: il fegato non funziona al 100%.
Altro dato importante è quello che riguarda le Alfa-1 globuline: i valori sono normali se la sua percentuale è compresa tra 2 e 3.5% e la sua quantità tra 0.14 e 0.30 grammi per decilitro di sangue. Valori differenti significano diverse cose: nello specifico, una diminuzione della sua percentuale o della sua quantità non ha alcuna valenza, mentre un innalzamento dei medesimi valori evidenzia un processo infiammatorio. Lo stesso si deve dire per le Alfa-2 globuline la cui percentuale normale si trova nell’intervallo compreso tra 6.1 e 11.2% mentre la quantità normale varia tra 0.41 e 0.90 grammi per decilitro di sangue. Per quel che concerne le Beta globuline, si deve segnalare che la percentuale deve essere compresa tra 6.30 e 12.1% e la quantità tra 0.56 e 1 grammo per decilitro di sangue. Se c’è un aumento di tali valori si deve presupporre una carenza di ferro.
Le Gamma globuline, invece, hanno valori che si definiscono normali se la sua percentuale è tra 9.8 e 20% e la quantità è compresa tra 0.68 e 1.5 grammi per decilitro di sangue. Se c’è una diminuzione di uno dei suddetti valori significa che c’è carenza di anticorpi, mentre se i valori aumentano c’è il riscio di malattia policlonale, malattia monoclonale come il mieloma multiplo.
2 Commenti
GIUSEPPE CASTELLANOOTTIMO
07. Gen, 2022Ottimo !!!!
antonino frisina
04. Mag, 2022Articolo fatto molto bene: Chiaro e sintetico ma completo.
Complimenti.