Leucociti alti: cause e rimedi
Capita spesso di trovare il valore dei leucociti alti presente nel sangue o nelle urine, ma prima di spaventarsi meglio rivolgersi al proprio medico affinchè si possano capire a fondo le eventuali cause legate all’aumento dei leucociti, dato che spesso le cause non sono assolutamente preoccupanti.
Nella maggior parte dei casi, si tratta di una situazione abbastanza normale e non preoccupante, tale valore potrebbe indicare che nel nostro organismo è in atto una sorta di risposta immunitaria per debellare un dato agente patogeno.
Si tratta, quindi, di una condizione che può essere ritenuta normale, anche se in altri casi potrebbe celarsi un campanello d’allarme che non si può e non si deve sottovalutare, ecco perché parlare con il proprio medico è fondamentale.
Leucociti alti: normalità o campanello d’allarme?
La presenza di leucociti alti nel sangue indica che il proprio organismo sta reagendo ad un patogeno, questo avviene soprattutto nel periodo della gravidanza, quando si è sotto stress o anche dopo un intervento per asportare la milza. Si tratta, quindi, di un qualcosa che può essere considerato normale in alcuni casi, anche se è sempre indispensabile un consulto medico, dato che la Leucocitosi non è da sottovalutare.
I globuli bianchi, o leucociti, superano il livello di guardia quando si oltrepassa la soglia di 11000 unità per microlitro di sangue. Se la soglia è superata di poco, si tratta di una condizione passeggerà imputabile a una delle cause di cui sopra e anche all’età.
Se, invece, si superano le 35000 unità c’è un’emergenza in corso e bisogna prendere dei seri provvedimenti, ma prima di analizzare le cause della Leucocitosi, c’è da sottolineare una distinzione molto importante.
Si parla, infatti, di Leucocitosi primaria se c’è un difetto del sangue o se il tutto si origina dal midollo, mentre si parla di Leucocitosi secondaria se c’è la concomitanza, ad esempio, con una malattia infettiva che può scatenare l’innalzamento dei leucociti nel sangue.
Le cause della Leucocitosi
Esistono cinque tipi di leucociti (neutrofili, eosinofili, basofili, monociti, linfociti) diventa quindi importante cercare di capire quale tipologia risulta essere in eccesso per capire la causa scatenante dell’innalzamento, solitamente si può parlare di Leucocitosi quando è presente un aumento dei leucociti neutrofili.
Questo significa che la Neutrofilia è la forma di Leucocitosi più diffusa e le cause possono essere diverse, dalle infezioni batteriche o virali, alle infiammazioni acute.
Nello specifico, si può verificare un aumento dei neutrofili per tonsillite, otite, herpes zoster, tonsillite, malattie esantematiche, meningite e molte altre patologie. Inoltre, altre cause possono essere lo stress, lo sport, le ustioni, le punture di alcuni insetti e, ancora, la leucemia mieloide cronica, la gravidanza, l’uso di corticosteroidi etc.
Naturalmente, anche in questo caso, non è da sottovalutare neppure l’aspetto ereditario. La Linfocitosi, invece, si ha quando si supera la soglia limite di linfociti (4000 unità per microlitro).
Anche in questo caso ci sono diverse cause che vanno dalle infezioni virali acute all’abuso di alcool, dal linfoma alla leucemia linfoide acuta e cronica, dall’ipertiroidismo al fumo, passando da trisomie, tubercolosi, brucellosi e così via.
La Monocitosi, invece, si verifica quasi sempre in concomitanza con infiammazioni croniche e infezioni varie, ma può anche essere causata da leucemia, vasculiti, sarcoidosi, linfoma di Hodgkins, disordini autoimmuni.
Altre forme di Leucocitosi sono la Eosinofilia, che vede come causa il tentativo di risposta immunitaria ai parassiti o ad allergie. Inoltre, l’aumento degli eosinofili può essere causato da asma, eczema, febbre da fieno etc. Segnaliamo, infine la Basofilia, forma di Leucocitosi molto rara, che può essere un chiaro sintomo di disturbi alla pelle, leucemia cronica e coliti ulceranti.
Leucocitosi in gravidanza
Quando si presentano i valori alti dei leucociti e si sta vivendo una gravidanza, o si è in fase di allattamento, è sempre bene prestare molta attenzione. Tuttavia si tratta di una condizione abbastanza normale, che si verifica spesso in questo particolare periodo della vita di una donna e che, quindi, non denota necessariamente la presenza di un’infezione.
Nonostante ciò è sempre preferibile tenere sotto controllo la situazione, specialmente in presenza di infezioni alle vie urinarie, e prendere dei provvedimenti se richiesti dal medico.
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