Quanti capelli si perdono al giorno?
La caduta quotidiana dei capelli, entro alcuni limiti, è un evento completamente fisiologico. In linea di massima, è possibile stimare una perdita tra 40 e 80 capelli al giorno: il numero esatto dipende dalla quantità di follicoli piliferi attivi e dal loro ciclo di crescita. Le persone con i capelli sottili, ad esempio, hanno generalmente un numero di bulbi maggiore degli individui i cui capelli hanno fusti più spessi; di conseguenza, tendono a perderne un numero maggiore. Si tratta di un processo talmente naturale che spesso non lo notiamo affatto, se non in occasione del lavaggio o della spazzolatura, quando favoriamo il distacco dei capelli che si stanno per staccare o di quelli che sono staccati ma non ancora caduti.
Perché in autunno si perdono più capelli?
L’aumento della caduta dei capelli in autunno è un evento noto da tantissimo tempo. Si stima che la in autunno si perdono fino a 120 capelli al giorno. Solo di recente la scienza ha formulato delle ipotesi più precise su questo specifico fenomeno. La caduta dei capelli, secondo tali studi, sarebbe direttamente influenzata dalla luce del giorno e dalla variazione delle ore di luce che si manifesta in autunno: in molte specie animali, la variazione delle ore di luce è un fattore determinante nella muta del pelo; potrebbe pertanto trattarsi, nell’uomo, di un fenomeno simile, rimasto come ricordo ancestrale.
Come facciamo tuttavia a capire che la caduta dei capelli sia l’esito di un processo naturale e quando invece si supera la soglia di allarme e l’evento manifesta un disturbo di cui siamo inconsapevoli? Vediamo di analizzare più da vicino il problema.
Quali sono le cause che fanno cadere i capelli?
Se la perdita di capelli durante il giorno assume dimensioni particolarmente copiose, raggiungendo diverse centinaia di capelli persi, si parla di ‘telogen effluvium’.
Il fenomeno può anche avere una durata limitata nel tempo, ma gli effetti si notano, con l’apparire sul cuoio capelluto di zone prive di capelli.
Menopausa, gravidanza, fase post-parto con le sue brusche variazioni ormonali, abuso di alcol, diete drastiche o l’assunzione di determinati farmaci sono alcune delle condizioni più frequenti in cui può registrarsi una caduta dei capelli più cospicua nelle donne.
Negli uomini invece la causa più diffusa è l’alopecia genetica, nota anche come ‘calvizie precoce’, che colpisce la metà degli uomini sotto i 50 anni, con percentuali che si riducono con l’aumentare dell’età. Si tratta di una tendenza ereditaria, che proviene soprattutto dai geni materni. Questa forma di caduta si accentua in genere in determinate zone del cuoio capelluto, si aggrava in modo progressivo ed è irreversibile: il processo però può essere rallentato in modo significativo.
Alcune malattie come l’anemia, le malattie alla tiroide, la polmonite o l’insufficienza renale possono comportare un aumento della caduta dei capelli.
Tra i farmaci dannosi per i capelli vanno invece ricordati, tra gli altri, i contraccettivi orali, i chemioterapici, il mercurio, il litio.
Come rimediare alla caduta dei capelli?
Se la caduta dei capelli non si arresta in modo spontaneo, si possono assumere nella fase acuta, alcuni integratori alimentari, ricchi di vitamine B ed E, sali minerali come il ferro, lo zinco e il rame che agiscono in modo positivo sulla successiva ricrescita.
Un’attenzione particolare all’alimentazione, può essere inoltre di grande aiuto: via libera al consumo di frutta, soprattutto secca, alla verdura e al pesce azzurro, ricco di Omega 3, ai latticini, alle uova e ai legumi. Una buona pratica consiste poi nel frizionare il cuoio capelluto con composti a base di erbe, soprattutto se di timo e lavanda, che possono esercitare un’azione di stimolo sulla circolazione e rivitalizzare di conseguenza i follicoli piliferi.
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