L’allopurinolo nella terapia dell’accumulo di acido urico
L’allopurinolo è una molecola alla base di molti farmaci indicati per il trattamento della gotta e delle principali manifestazioni cliniche dell’iperuricemia cronica, cioè di elevata formazione di cristalli di acido urico a livello articolare, nel tessuto sottocutaneo (tofi) o a livello renale.
Come funziona l’allopurinolo e le sue indicazioni terapeutiche
L’allopurinolo è un potente inibitore della xantina-ossidasi, un enzima responsabile della conversione della ipoxantina in xantina e di questa in acido urico. Determina pertanto una riduzione dei livelli di acido urico nel sangue e conseguentemente nell’urina, inibendo la formazione di acido urico. Esso viene rapidamente assorbito nel tratto gastrointestinale superiore, e dopo circa 1 ora viene trasformato nel suo principale metabolita, l’ossipurinolo. Entrambi vengono escreti dopo circa 1 giorno per via renale.
L’allopurinolo è indicato nelle principali manifestazioni cliniche di deposito di acido urico/urato.
- Stati iperuricemici generali
- Gotta
- Calcolosi renale da acido urico
- Leucemia acuta e cronica
- Policitemia
- Mieloma multiplo
- Psoriasi
- Nefropatie da acido urico
- Coadiuvante nella terapia delle malattie mieloproliferative in trattamento con antiblastici
- Iperuricemia da terapia diuretica protratta
Il trattamento, poiché determina una riduzione di produzione di acido urico, tende anche a prevenire la deposizione di urati nei tessuti e la formazione di lesioni ossee, articolari e renali, per questo viene anche utilizzato come coadiuvante in pazienti sottoposti a radioterapie o chemioterapia, per prevenire la nefropatia da acido urico e altre manifestazioni della sindrome da lisi tumorale.
Posologia e casi particolari dell’allopurinolo
La dose media giornaliera di allopurinolo è di 300 mg/die, da assumere per via orale una volta al giorno, dopo un pasto principale. Quando i valori elevati di uricemia rendono necessarie dosi maggiori, il medico può aumentare la dose fino ad un massimo di 800 mg suddivisa in 2-3 somministrazioni giornaliere dopo i pasti. Al fine di ridurre la possibilità di attacchi acuti di gotta si consiglia di cominciare il trattamento a basse dosi (100 mg) con incrementi settimanali di 100 mg sino a ottenere il dosaggio ottimale di mantenimento. La normalizzazione del tasso uricemico si raggiunge in un periodo di 1-3 settimane.
Dal momento che l’allopurinolo e i suoi metaboliti vengono eliminati attraverso il rene, in caso di scarsa funzionalità di questo organo si può verificare un prolungamento dell’emivita plasmatica del farmaco. Per evitare possibili rischi a ciò conseguenti, si può cominciare il trattamento con una dose di 100 mg di allopurinolo al giorno, aumentando la dose solo se i valori dei livelli urinari o sierici di urato non si riducono adeguatamente. In alternativa al trattamento suggerito, per la posologia ci si può basare sui valori della clearance della creatinina.
Nei ragazzi e bambini al di sotto dei 15 anni la dose è di 10–20 mg/kg di peso corporeo al giorno, ovvero 100–400 mg al giorno. L’indicazione nei bambini è tuttavia rara (leucemie e certi disordini enzimatici come la Sindrome di Lesch-Nyhan).
Anche se non abbiamo evidenze scientifiche precise, è sconsigliato in gravidanza e in allattamento.
Controindicazioni ed effetti collaterali
Nel 5% dei pazienti trattati con allopurinolo insorgono eventi avversi, soprattutto quelli con alterata funzionalità renale, che costringono all’interruzione del trattamento.
Le reazioni indesiderate più frequenti sono diarrea, rash, febbre, linfoadenopatia, artralgie, vasculiti, epatiti, cefalea, vertigini, ipertensione, alopecia, ginecomastia e alcune forme di anemia.
Tra le reazioni più gravi troviamo delle reazioni cutanee gravi e potenzialmente fatali come la sindrome di Stevens Johnson, la sindrome di Lyell e la Sindrome Dress (o AHS – Allopurinol Hypersensitivity Syndrome), caratterizzata da rash cutaneo, eosinofilia, febbre, alterazione della funzionalità renale ed epatica, con una mortalità superiore al 27%.
Esso presenta anche interazioni con diversi farmaci, tra cui l’azatioprina e la mercaptopurina, il captopril, l’enalapril, e la ciclofosfamide. In caso di trattamento concomitante con questi farmaci sarà necessario monitorare le reazioni avverse ed eventualmente ridurre il dosaggio.
In caso di ipersensibilità nota al farmaco, esso può essere sostituito con il Febuxostat, un uricostatico non purinico.
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