Aminoacidi ramificati, a cosa servono e controindicazioni
Gli aminoacidi ramificati, oltre ad avere una funzione plastica e a favorire la partecipazione della sintesi proteica nei confronti di tutti gli aminoacidi, sono correlati alla funzione della loro struttura. Questi elementi possono essere impiegati nella gluconeogenesi, un particolare processo del catabolismo per produrre energia.
Questo procedimento serve a ricavare glucosio e ad aumentare i livelli di glicemia nel sangue. La loro struttura permette di favorire la digestione, in modo che possano passare attraverso l’intestino tenue per essere assorbiti dai muscoli senza passare attraverso il fegato e quindi maggiormente disponibili a regalare energia muscolare.
Gli aminoacidi ramificati si trovano soprattutto nella carne di pollo, vitello, maiale, bovino, prosciutto, bresaola, sgombro, merluzzo, tonno sott’olio e sogliola. Anche i legumi ne sono particolarmente ricchi, come ceci, fagioli e piselli; possiamo trovarli anche nella pasta, nel pane, nell’uovo, nelle fette biscottate e nei formaggi, come mozzarella, crescenza, parmigiano e ricotta, ma anche nella pappa reale e nel latte.
Questi elementi regalano importanti proprietà nei confronti dei nostri muscoli e sono particolarmente utili per gli sportivi, poiché decisamente energici.
Aminoacidi ramificati: i benefici per la salute
Questi elementi risultano essere utili durante la fase di recupero dopo l’allenamento, ovvero quel periodo in cui il dolore correlato ai muscoli si manifesta dopo esercizi intensi. Inoltre, pare agevolino la formazione dei livelli plasmatici di testosterone e alla formazione di emoglobina, stimolando anche gli ormoni della crescita.
Gli aminoacidi ramificati possono assorbire l’ammoniaca e, per questo motivo, possono essere utilizzati in caso di insufficienza epatica, ma anche per portare preziosi benefici ai nostri capelli, considerato il fatto che, grazie alla sintetizzazione delle proteine, è possibile aumentare la robustezza e la crescita di una chioma più sana.
Per chi pratica sport, gli aminoacidi ramificati sono molto importanti, poiché si tende ad incrementare la propria massa muscolare sia dal punto di vista legato al fitness che da quello legato al body building. Tuttavia, è molto importante tenere conto delle controindicazioni in merito, decisamente importanti e non da sottovalutare se non si vogliono correre rischi per la salute.
Aminoacidi ramificati: tutte le controindicazioni da tenere in considerazione
Un’eccessiva somministrazione di aminoacidi ramificati possono nuocere alla nostra salute, poiché è possibile andare incontro a disturbi intestinali come la diarrea. Tuttavia, è bene valutare ogni singolo disturbo possibile a carico dei diversi organi del nostro corpo, come i reni.
Uno dei casi in cui l’assunzione di questi elementi è sconsigliata è qualora si soffra di insufficienza renale. Anche se gli aminoacidi non vengono metabolizzati da questo organo, l’incremento della massa muscolare aumenta la sintesi proteica e, di conseguenza, l’azoto in circolo: questi due meccanismi sovraccaricano di lavoro i reni, poiché l’espulsione dell’azoto avviene proprio tramite essi.
Gli aminoacidi ramificati sono sconsigliati anche durante la gravidanza o l’allattamento, poiché potrebbe passare dalla madre al feto e comportare importanti effetti collaterali attualmente sconosciuti. Inoltre, nel caso in cui soffriate del Morbo di Gherig, dovrete assolutamente evitarne l’assunzione, poiché considerati responsabili di questa patologia, comunemente conosciuta come sclerosi laterale amiotrofica.
Secondo alcuni studiosi, è stato possibile dimostrare come il procedimento di smaltimento di queste sostanze sia implicato nella patogenesi di questo problema piuttosto serio.
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