Calcolare le settimane di gravidanza: come fare
Quando si cerca di avere un bambino, molte sono le ansie e le preoccupazioni che arrovellano il cervello della futura mamma. Tuttavia, prima ancora di affrontare questa situazione è necessario capire come calcolare le settimane di gravidanza.
Calcolo delle settimane di gravidanza
Una delle prime cose che si devono apprendere è che i medici non ragionano in termini di mesi, bensì di settimane di gravidanza e pertanto è indispensabile sapere come fare a calcolarle in modo corretto. Questo potrebbe risultare alquanto strano perché ogni donna che vive, o ha vissuto, una gravidanza, si sente ripetutamente chiedere a che mese è. Si parla, infatti, di mesi di gestazione, anche se i medici considerano quelle che sono le settimane di gravidanza e in base a queste riescono a stabilire sia quella che viene definita come l’epoca gestazionale che la data presunta del parto. Questo ha una spiegazione molto chiara: le settimane durano sempre sette giorni, mentre la durata dei mesi varia.
A questo punto, non rimane che capire come di calcolano le settimane di gravidanza. Cercheremo di essere il più chiari possibile, in modo da spiegare il tutto in maniera molto chiara.
E’ un pensiero molto comune quello che la gestazione cominci nel momento del concepimento, ma questo, bisogna sottolinearlo, è vero solo in linea teorica dato che le settimane di gravidanza si contano a partire da molto prima e, per la precisione, a partire da quello che è il primo giorno delle ultime mestruazioni. Questo signifiva che, quindi, gli ipotetici calcoli iniziano circa 10-15 giorni prima rispetto a quello che dovrebbe essere il giorno della fecondazione.
Il tutto, quindi, è finalizzato ad avere una maggiore precisione, dato che, diciamolo chiaramente, la data precisa dell’incontro fra spermatozoi e ovulo non può essere certa, mentre quella di inizio dell’ultimo ciclo mestruale lo è.
Si deve anche notare e sottolineare che, quando si parla delle settimane di gravidanza, il regolo ostetrico tiene conto anche dei giorni e questo si fa per avere una maggiore precisione. In poche parole, si parla di 18 settimane +2 giorni, di 32 settimane+ 4 giorni e così via.
Qui è necessaria, poi, un’altra specificazione, ossia che quando la donna è di 18 settimane+ 2 giorni significa che la diciottesima settimana è già conclusa e ci si trova nella diciannovesima.
Corrispondenza tra mesi e settimane di gravidanza
Se si vuole conoscere la corrispondenza tra mesi e settimane di gravidanza si deve sempre tenere presente questa utilissima tabella, che consigliamo di stampare e da tenere sempre a portata di mano, soprattutto per le neo mamme.
Nel dettaglio, possiamo dire che i mesi e le settimane di gravidanza corrispondono nel seguente modo:
1° mese: inizia dal primo giorno delle ultime mestruazioni (0 settimane + 0 giorni) e finisce a 4 settimane + 3 giorni
2° mese: inizia a 4 settimane + 4 giorni e termina a 8 settimane + 5 giorni
3° mese: inizia a 8 settimane + 6 giorni e termina a 13 settimane + 1 giorno
4° mese: inizia a 13 settimane + 2 giorni e termina a 17 settimane + 4 giorni
5° mese: inizia a 17 settimane + 5 giorni e termina a 21 settimane + 6 giorni
6° mese: inizia a 22 settimane + 0 giorni e termina a 26 settimane + 2 giorni
7° mese: inizia a 26 settimane + 3 giorni e termina a 30 settimane + 4 giorni
8° mese: inizia a 30 settimane + 5 giorni e termina a 35 settimane + 0 giorni
9° mese: inizia a 35 settimane + 1 giorno e termina a 40 settimane + 0 giorni
Attenzione, però, perché è necessario ricordarsi che a queste settimane se ne devono aggiungere altre 2, dato che ci sono i bambini che nascono in ritardo, ossia dopo il nono mese. Pertanto, solitamente si parla di 42 settimane, ossia 40 + 2.
Segnaliamo la presenza online di diversi calcolatori di settimane di gravidanza, molto utili per monitorare la situazione. Naturalmente, il proprio ginecologo saprà dire con precisione tutto quello che si desidera sapere.
Sintomi di gravidanza
Per poter avere la gioia di contare le settimane di gravidanza è necessario prima capire se quello che si vive è solo un ritardo del ciclo mestruale o, invece, si tratta di un sintomo di gravidanza. Capita molto spesso, infatti, che si scambino i tipici sintomi della sindrome premestruale per una gravidanza o, viceversa, che si tendano a sottovalutare i sintomi che parlano chiaramente di gravidanza, classificando tutto come ciclo in arrivo.
Molte donne sono spinte a fare il test dopo alcune settimane, perché notano un ritardo, ma in alcuni casi si può essere convinte di essere incinte solo guardando i cambiamenti del corpo, per poi scoprire che si trattava di altro.
Quello che, quindi, si deve dire è che i sintomi di gravidanza sono tanti e molto vari da donna a donna e, è bene sottolinearlo, non tutte le donne li provano. Pertanto, cercare di confrontarsi con chi ha già vissuto una gravidanza per cercare di intuire e decodificare un determinato segno o sintomo può non essere d’aiuto e, anzi, potrebbe portre la donna in cerca di un figlio a illudersi per poi scoprire di non essere in stato interessante.
Tuttavia, qualcosa si può fare, ossia cercare di leggere i segnali lanciati dal proprio corpo che, possiamo assicurarlo, ci sono e aspettano solo di essere interpretati. Ecco, quindi, una lista di segnali a cui prestare attenzione: si tratta di quelli che sono i sintomi più comuni che lasciano parlare di gravidanza. Molto spesso, si dice che i sintomi della gravidanza iniziano intorno alla sesta settimana di gravidanza, anche se, come detto, è tutto molto soggettivo e ci sono donne che li percepiscono molto prima mentre altre li percepiscono dopo o, comunque, ne soffrono in maniera più lieve. Tutto dipende dal proprio organismo e dal modo di affrontare una situazione come la gravidanza.
Il primo sintomo, che si nota si da subito, è il ritardo del ciclo mestruale. Anche in questo caso, però, si deve fare molta attenzione, perché le cause per il ritardo mestruale potrebbe essere causato da molte cose che esulano dalla gravidanza e, pertanto, si deve sempre cercare di capire la causa effettiva. In questo caso, dopo un po’ di giorni di ritardo, consigliamo di fare il test di gravidanza o di rivolgersi al proprio ginecologo. Anche l’aumento del seno può essere un segnale e anche in questo caso si deve fare attenzione a non confonderlo con qualcosa di connesso alla sindrome premestruale. La minzione frequente, le cosiddette voglie, l’aumento della libido, sono altri campanelli che potrebbero indicare la gravidanza. Inoltre, ci si sente sempre abbastanza stanche, si notano dei cambiamenti della pelle, nonché del peso e delle forme del proprio corpo, che si prepara per accogliere al meglio il feto, che dovrà stazionarvi per 9 mesi circa.
Se si avvertono alcuni o tutti questi sintomi, si consiglia di effettuare un test di gravidanza in modo tale da avere la conferma o la smentita dell’essere o meno incinta.
Calcolo del periodo fertile
Se si è alla ricerca di un figlio e ci si sta informando su come calcolare le settimane di gravidanza, allora si fa sul serio: si desidera un bambino e si deve fare di tutto affinché questo accada. Come? Imparando a calcolare il periodo fertile per esempio, in modo tale da aumentare le possibilità di concepimento. In commercio si trovano diversi strumenti finalizzati proprio a capire quanto sopra detto e questo è, senza dubbio, un metodo migliore rispetto a quello di affidarsi a calcoli che potrebbero risultare fallaci.
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