Come calcolare il periodo di fertilità
Come si calcola il periodo di fertilità? La considerazione più importante da fare in merito è che, solitamente, il periodo fertile coincide con l’ovulazione, ovvero 14 giorni prima del ciclo mestruale (anche se non tutte le donne hanno la fortuna di avere un ciclo regolare di 28 giorni).
Scoprire le giornate più fertili è molto importante se si desidera avere un figlio e, come abbiamo accennato, tutto dipende dall’ovulazione: in questo frangente, la cellula uova matura e viene rilasciata nella tuba, per essere fecondata dagli spermatozoi. La preparazione alla fase fertile comincia con il periodo pre-ovulatorio, poiché in questo caso l’ipofisi si attiva e produce le gonadotropine, responsabili dello sviluppo dei follicoli.
Allo stesso tempo, vengono prodotte anche maggiori quantità di estrogeni, che renderanno possibile un accrescimento del muco uterino. Detto questo, ci teniamo a precisare che il metodo più valido ed efficace per capire quale sia il nostro periodo più fertile è l’ascolto dei segnali che il nostro corpo ci manda.
Come calcolare il periodo di ovulazione
In commercio esistono numerosi prodotti in grado di determinare il periodo giusto dell’ovulazione se non si vuole aspettare troppo. Attenzione particolare deve essere rivolta alle mestruazioni e alla loro durata: in media, un ciclo mestruale va dai 25 ai 35 giorni, ma questa durata non deve essere assolutamente confusa con il flusso sanguigno, poiché quest’ultimo dura in media tra i 3 e i 5 giorni.
Mettiamoci di fronte a un caso di una donna con ciclo di 28 anni, dove è possibile visualizzare due fasi, quella follicolare (ovvero di 14 giorni) e quella luteinica (ovvero quella che va dall’ovulazione fino al 28esimo giorno del ciclo). Quando l’ovulazione si avvicina alla fase follicolare, potreste percepire un aumento del desiderio sessuale, mentre verso la fine (ovvero nella fase luteinica), potrebbe comparire la sindrome premestruale.
Per capire fino in fondo il vostro corpo, potrebbe essere necessario adottare un diario dove, per almeno tre mesi, dovrete scrivere tutte le vostre sensazioni più interessanti in merito al vostro organismo.
Tra i segnali più evidenti che ci fanno capire se il periodo in cui ci troviamo è quello fertile, troviamo il muco cervicale: tra un flusso e l’altro, molte donne possono manifestare modifiche abbastanza importanti in merito alle secrezioni prodotte dalla vagina.
Il muco prodotto dalla membrana che riveste la cervice potrebbe cambiare densità, colore e quantità: tali mutazioni derivano dalla quantità di estrogeni presenti. Dopo il flusso, si potrebbe percepire una sensazione di secchezza, che sparirà con l’incremento degli estrogeni: a volte, le secrezioni diventano di colore bianco e, mano a mano che ci si avvicina al 28esimo giorno, diventano meno dense e più fluide.
Per essere sicure di ritrovarvi nel periodo giusto per concepire, il muco dovrebbe essere scivoloso, acquoso e trasparente. Anche la temperatura basale è un altro metodo per individuare i giorni fertile, poiché il progesterone incrementa i livelli di circa 0,2°.
Le modifiche della cervice non devono essere trascurate e bisognerebbe palparla alla stessa ora ogni giorno, seguendo i consigli di un ginecologo o di un’ostetrica: nei periodi fertili, cervice risulta molto alta, molle e aperta; in caso contrario, risulterà bassa, chiusa e dura.
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