Cause, sintomi e rimedi per l’infertilità maschile
Se state cercando di avere figli e non ci riuscite, potrebbe esserci un problema di infertilità maschile. Infatti, secondo alcune ricerche, negli ultimi decenni, la fertilità maschile ha subito una riduzione particolarmente significativa. Ma vediamo quali sono i sintomi e quali i rimedi.
L’infertilità maschile
Negli ultimi cinquant’anni l’infertilità maschile è in aumento. Infatti la percentuale di spermatozoi nel liquido seminale, secondo alcuni dati, avrebbe subito una riduzione particolarmente significativa, addirittura del 50%.
Affinché avvenga la fecondazione, lo spermatozoo deve riuscire ad avere la forza necessaria per ripercorrere tutto il tratto riproduttivo femminile e arrivare all’ovulo, che di solito si trova in prossimità delle tube di Falloppio. Spesso questo processo non riesce perché esistono problemi negli spermatozoi o nel liquido seminale, sono presenti anomalie strutturali oppure anomali ormonali.
L’infertilità è molto diversa dalla sterilità, perché in quest’ultimo caso c’è un’assenza totale o particolarmente insufficiente di spermatozoi nel liquido seminale o ancora, quando non c’è eiaculazione e gli spermatozoi presenti nel liquido seminale sono morti.
I sintomi
Solitamente l’infertilità maschile non ha sintomi specifici. Le eccezioni si trovano però nel varicocele, che può dare una sensazione di fastidio allo scroto, oppure nei casi di infiammazioni ai canali uroseminali, che spesso si manifestano con stimoli minzionali, bruciori e eiaculazioni.
Cause dell’infertilità maschile
Le cause principali dell’infertilità maschile risiedono in problemi legati agli spermatozoi, al liquido seminale, ad anomalie strutturali o ormonali. Se la causa è genetica, la ridotta produzione di spermatozoi è da imputare ad uno sviluppo imperfetto dei testicoli.
Tra le possibili cause dell’infertilità maschile c’è sicuramente anche lo stile di vita, più stressante e frenetico rispetto al passato, ma non solo. Infatti molto comune è anche l’esposizione ad agenti inquinamento del traffico urbano, il fumo o le radiazioni. L’inquinamento infatti gioca un ruolo pesante sulla fertilità. Così i pesticidi, presenti negli alimenti. Alcuni “inquinanti” si trovano nei cosmetici, nei tessuti o addirittura nei detergenti, contribuendo a contaminare continuamente le nostre vite.
Esistono infatti alcune sostanze presenti nei prodotti per la cura della casa o della persona, che avrebbero un impatto negativo sulla fertilità maschile. Tra questi citiamo talati, bisfenolo A e triclosan.
Altro prodotto che potrebbe causare infertilita negli uomini sono le creme abbronzanti. Infatti, sembra che in alcune lozioni abbronzanti siano contenuti ormoni e sostanze chimiche che contribuirebbero al calo della fertilità.
Inoltre, sembrerebbe che gli uomini che assumono più caffè, o bevande a base di caffeina, abbiamo più difficoltà a fecondare. Anche i cellulari, o meglio, le onde elettromagnetiche, possono interferire con la fertilità.
Problematiche legate agli spermatozoi
Lo spermatozoo, per essere considerato fecondo, deve avere una buona motilità, per raggiungere l’ovulo, come abbiamo già detto in precedenza, deve avere la giusta morfologia per penetrare la cervice e superare il muco cervicale, e deve avere forza sufficiente per penetrare all’interno dell’ovulo. Inoltre, lo sperma deve essere presente in quantità sufficiente e contenere un buon numero di spermatozoi. Quando gli spermatozoi sono di scarsa qualità o di forma e dimensione anomala, un uomo può considerarsi infertile.
La diagnosi
Per diagnosticare l’infertilità maschile sono necessari alcuni esami. I principali sono l’esame obiettivo, l’esame del liquido seminale, e i dosaggi ormonali.
L’esame obiettivo comprende la palpazione scrotale, l’analisi del volume testicolare e l’esplorazione rettale per l’esame della prostata.
L’esame del liquido seminale, chiamato anche spermiogramma, è un’analisi eseguita in laboratorio per valutare la qualità dello sperma. Attraverso l’esame del liquido seminale si potranno diagnosticare eventuali problemi di oligospermia, ovvero se lo sperma ha un numero ridotto degli spermatozoi, l’azoospermia, ovvero l’assenza totale di spermatozoi, l’astenospermia, quando gli spermatozoi hanno una mobilità ridotta, e infine la teratozoospermia, quando esistono difetti nella forma degli spermatozoi.
Infine, i dosaggi ormonali, ovvero il dosaggio dell’FSH, viene compiuto tramite un prelievo del sangue. Alti valori di FSH indicano un problema testicolare primitivo, bassi valori di FSH invece sono spesso associati a azoospermia e oligospermia, valori normali di FSH possono invece indicare casi di ostruzione.
Terapie
Risolvere alcuni problemi legati all’infertilità maschile è ora possibile. Le terapie sono particolarmente efficaci quando ci si trova di fronte a infezioni sintomatiche o asintomatiche dell’apparato riproduttivo. Solitamente si tratta di terapie a base di antibiotici e antinfiammatori.
Nel caso in cui fossero presenti alterazioni ormonali è possibile intervenire con una terapia medica adeguata, magari a base di ormoni, per ristabilire l’equilibrio all’interno del liquido seminale.
Nei casi di infertilità meno gravi si può procedere con l’assunzione di antiossidanti, come vitamina C o vitamina E, oppure alcuni rimedi naturali per nulla invasivi.
Come migliorare la fertilità maschile con i rimedi naturali
Oltre a tenervi lontani da tutte le cause dell’infertilità maschile che abbiamo enunciato poco fa, sarebbe bene anche curare maggiormente la vostra alimentazione. Chi consuma molto cibo spazzatura o è obeso, o fortemente in sovrappeso, oltre ad incorrere in malattie cardiocircolatorie, ha anche più difficoltà ad avere bambini.
I grassi insaturi, presenti nel classico cibo da fast food, sarebbero alcuni dei nemici principali della fertilità maschile. Al contrario mangiate molte carote. Infatti le carote hanno la capacità di migliorare la qualità dello sperma. Ottimo in questo senso anche la Maca, conosciuta anche come viagra peruviano. Infatti si tratta di un rimedio naturale per aiutare il concepimento.
Altri alimenti utili per migliorare la qualità del vostro sperma sono i legumi e i cereali, che prevengono e riducono i rischi di incorrere in malattie cardiovascolari e aumentano le possibilità degli spermatozoi di raggiungere l’ovulo. Ottimi anche i cavoletti di Bruxelles, perché contengono acido folico, essenziale per lo sviluppo del feto. Inoltre contengono vitamine e diindolimetano, una sostanza in grado di equilibrare il livello di estrogeni. Infine lo zenzero, un potente afrodisiaco e quindi un ottimo ricostituente.
Inoltre cercate di risposarvi. Se soffrite di insonnia o dormite troppo poco, anche la vostra fertilità ne risentirà. Così come il metabolismo o l’aumento del rischio di infarto.
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