Dieta alcalinizzante, cos’è e qualche esempio
La dieta alcalinizzante è un regime alimentare nato grazie alle teorie dello statunitense Robert Young, il cui scopo principale è impedire che possa presentarsi un’alta concentrazione di sostanze acide nel sangue. Secondo le teorie di Young infatti il pH del sangue deve essere naturalmente bilanciato proprio in base alla concentrazione di acidi e basi, ma se tale equilibrio viene compromesso è facile sviluppare sovrappeso o cancro.
La dieta alcalina spesso viene assoggettata alla dieta vegetariana in quanto in tale regime alimentare la carne viene esclusa dai menù quotidiani, ma non è assolutamente vegetariana visto che non si dovrà rinunciare al pesce, diverse sono infatti le ricette a base di salmone e verdure. La dieta alcalina è un regime alimentare che ha la funzione principale di limitare la produzione di acidi nel sangue, ma di favorire piuttosto la produzione delle basi nel sangue, in modo tale è possibile impedire l’acidificazione del sangue ma soprattutto di ridurre di sviluppo di diverse malattie.
Secondo la teoria di Young l’eccesso di peso, la ritenzione idrica e le malattie come calcoli renali ma anche la diffusione del cancro sono tutte patologie riconducibili all’acidificazione del sangue, ecco perché tale regime alimentare mira a ridurre notevolmente la presenza di acidi del sangue.
Secondo Young infatti tutte le terapia convenzionali risultano essere inefficaci per debellare tali patologie, la chemioterapia così come la radioterapia contribuirebbero ad eliminare esclusivamente le cellule cancerose mentre la chirurgia ha lo scopo principale di rimuovere il tessuto tumorale. Ma secondo Young tali tecniche risultano inefficaci in quanto non è necessario eliminare il sintomo, ovvero eliminare il tumore ma per debellare la patologia è necessario intervenire sulla causa scatenante che è data da un alto livello di acidi nel sangue.
Come funziona la dieta alcalina?
La dieta alcalina mira a curare l’acidificazione del sangue riportando il pH a livelli superiori a 7, per fare ciò bisognerà introdurre alimenti con un pH basico ed evitare assolutamente durante il menù quotidiano alimenti acidi. Diversi sono gli alimenti che contribuiscono ad abbassare il livello di acidi nel sangue, i cibi alcalini sono tra il 70 e 80% ovvero il potassio, il magnesio, il calcio e il sodio che favoriscono la produzione di basi, tra cui anche il bicarbonato di sodio utile a riequilibrare il binomio acido basico del sangue.
Dieta alcalina: alimenti consigliati e sconsigliati
Tra gli alimenti consigliati con un pH alcalino troviamo tutte le verdure ma in particolar modo le carote, spinaci, cavolfiore, broccoli, zucca ma anche frutta tra cui mela, pera, banana, arancia, fragole, mango, pompelmo, ananas, melone, uva e datteri mentre tra i pesci anche trota, salmone, tonno, e spigola, oltre a tutti i cereali e legumi ma soprattutto i fagioli.
Uno dei principi cardine della dieta alcalina è il consumo giornaliero di liquidi, quindi meglio utilizzare acqua che dovrà essere superiore a a 2 litri, Young consiglia inoltre di utilizzare acqua di rubinetto depurata o alcalinizzata, o di scegliere una bottiglia di acqua oligominerale con un pH uguale o superiore a 9,5 ma anche l’utilizzo di tè verde e tisane è fondamentale per eseguire una dieta alcalinizzante
Young attribuisce una grande importanza alla dieta alcalinizzante in quanto contribuisce a combattere l’acidificazione del sangue e rimanere così in buona salute, ma tale regime alimentare oltre ad essere ideale per dimagrire deve necessariamente essere accompagnato da una serie di misure volte a favorire un miglioramento dello stile di vita generico della persona che intraprende tale percorso. Secondo tale teoria è consigliabile dormire almeno 8 ore per notte ad orari regolari, cercare di staccare la spina andare andando in vacanza spesso, ma soprattutto cercare di limitare l’attività fisica in quanto praticare eccessivamente attività fisica potrebbe essere dannoso per il corpo specie se facciamo a sforzi intensi.
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