Differenza tra mandibola e mascella
Mandibola e mascella sono due termini che spesso vengono considerati in maniera grossolana sinonimi, ma dal punto di vista anatomico i due termini si riferiscono a due regioni anatomiche completamente distinte.
La mandibola è un osso posto nella parte inferiore della bocca, che ospita i denti inferiori e la parte mobile della faccia grazie alla potente azione dell’articolazione temporo mandibolare. La mascella invece è l’osso che forma la parte superiore della bocca e che ospita l’arcata dentaria superiore, e a differenza della mandibola la mascella è un osso fisso.
Solitamente la mandibola viene erroneamente indicata come la mascella inferiore, mentre la mandibola viene spesso indicata come la mascella superiore, tali indicazioni creano non poche confusioni riguardo i due termini, ma complessivamente sono indicate come ossa mascellari.
Le mascelle sono le ossa della bocca dove sono infissi i denti, entrambi ricongiungono l’osso mascellare superiore e inferiore. Mentre l’osso mascellare superiore è collegato al cranio quello inferiore è un osso impari, simmetrico e con gli alveoli per i denti posti nel margine superiore.
La mandibola è invece collegata al cranio per mezzo dell’articolazione temporo-mandibolare, ed è necessaria alla masticazione e alla preparazione del bolo alimentare. I denti mascellari più grossi sono posti ai lati delle mascelle dopo i canini.
Il cranio è connesso al tronco grazie al collo, all’interno di esso si distinguono il neurocranio ovvero la porzione che circonda e protegge l’encefalo, e il splancnocranio ovvero la porzione anteriore dove si trovano le ossa facciali.
Tra le varie ossa che compongono il massiccio facciale si trovano l’osso mascellare e la mandibola, che ha una forma a ferro di cavallo, la cui porzione anteriore corrisponde al mento.
Frattura della mandibola: sintomi e trattamenti
Come il resto delle ossa del corpo anche l’articolazione temporo-mandibolare può essere esposta a fratture, lesioni o lussazioni che possono creare non pochi problemi alla masticazione o alla respirazione. Il trauma facciale così come le aggressioni fisiche, le lesioni, cadute accidentali o incidenti possono essere la causa di traumi facciali che provocano le possibili fratture o slogature della mandibola.
Tra i principali sintomi della frattura della mandibola indichiamo il dolore, gonfiore, sanguinamento della bocca, ma anche rigidità, difficoltà nella masticazione e intorpidimento delle gengive, oltre a lividi sul volto. Per riuscire a diagnosticare una possibile frattura della mandibola è necessario eseguire un esame strumentale come una radiografia, per capire inoltre la tipologia di frattura e i punti colpiti della mandibola.
Quando una mandibola è dislocata è necessario rimetterla nella posizione corretta, sarà proprio il medico a rimettere a posto la mandibola tramite alcune tecniche manuali, ma in alcune circostanze potrebbe essere necessario l’intervento chirurgico per riportare l’articolazione temporo- mandibolare nella posizione corretta.
Sicuramente l’intervento chirurgico è necessario a seconda dell’entità del danno riportato alla mandibola, ma nella maggior parte dei casi è necessaria l’immobilizzazione, che deve essere effettuato avvolgendo una benda intorno alla testa o sotto il mento per impedirne ogni movimento, mentre in circostanze decisamente più lievi, basta esclusivamente il riposo e la cautela.
I farmaci antidolorifici e antinfiammatori possono aiutare a lenire dolori e infiammazioni.
Mandibola bloccata
Il blocco della mandibola in posizione aperta succede proprio quando le sporgenze che legano la mandibola con l’osso temporale restano incastrati tra loro per colpa di una posizione sbagliata. Spesso grazie all’aiuto delle dita spingendo in basso la mandibola è possibile riassettare facilmente l’articolazione.
Il dolore alla mandibola può derivare da varie cause, solitamente è dovuto proprio all’infiammazione dell’articolazione la cui causa è spesso un trauma acuto alla mandibola, o un trauma legato a bruxismo, o a causa di una scorretta occlusione dentale, o anche alla dislocazione del disco articolare.
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