Disidrosi: cause e rimedi
La disidrosi è una forma di eczema della pelle che si manifesta con piccole vesciche, sulle mani o sui piedi. Oggi approfondiremo quali sono le cause di questo disturbo e come si cura.
Che cos’è la disidrosi
La disidrosi viene definita in medicina un eczema disidrotico, ovvero una patologia della pelle che si manifesta con la comparsa di alcune piccole vesciche su mani e piedi. Spesso queste vesciche si forma sugli spazi interdigitali, o sul palmo o il dorso di mani e piedi.
La disidrosi può essere considerata una forma di dermatite acuta, spesso pruriginosa. All’interno di queste vesciche si trova un liquido sieroso, che tende a riassorbirsi con tempo, lasciando al suo posto la pelle secca e screpolata. A volte questo stadio è accompagnato anche da sanguinamenti e prurito intenso. Solitamente la disidrosi ha una durata limitata nel tempo, di circa tre settimana. Durante questo periodo di tempo fa il suo decorso, seccandosi e scomparendo. Però, la disidrosi tende a ricomparire, continuando il ciclo. A volte ancora prima che quella precedente sia guarita. La disidrosi infatti tende a comparire regolarmente per mesi o addirittura anni.
Ad ogni modo, niente paura: non si tratta di una malattia contagiosa.
Sintomi
La diagnosi però può essere fatta dal medico solo tramite visione della malattia. Non esistono infatti esami che possono confermare la disidrosi.
La disidrosi si riconosce facilmente per la formazione di vesciche, piccole. Difficilmente superano il millimetro di diametro. Queste vesciche si forma ai lati delle mani o dei piedi o nello spazio che intercorre tra un dito all’altro. Inoltre, possono formarsi su piante di piedi, palmi o dorsi della mano. A volte queste vesciche sembrano semplicemente dei piccoli gonfiori, oppure addirittura invisibili. Altre volte invece sono a grappoli, di dimensioni più grandi. Nella maggior parte dei casi, le vescicole sono pruriginose, ma esistono anche casi in cui sono totalmente asintomatiche.
Cause
Alcuni soggetti colpiti soffrono anche di eczema atopico. Quindi la presenza di questa patologia potrebbe essere collegata anche alla presenza di eczema disidrosico.
Altri imputano la causa delle disidrosi all’eccessiva sudorazione, ma sembrerebbe invece che si tratti di una malattia psicosomatica, a volte ereditaria. Infatti tra le cause principali della disidrosi ci sono ansia e stress. Bisogna però dire che le cause di questa patologia siano finora soltanto ipotesi. Infatti, potrebbero essere legate a intolleranze alimentari o a infezione locale di tipo batterico. Ma è vero anche che, nella maggior parte dei casi, l’infezione si verifica una volta che le vescicole si sono aperte.
Alcuni sintomi della disidrosi compaiono, o sono aggravati, quando si viene a contatto con alcune sostanze, come cemento e cloro della piscina. In altri casi, la disidrosi sembra essere causata da pellami trattati usati nella realizzazione di scarpe o sandali, soprattutto quando il piede nudo viene a contatto con la calzatura.
Quindi, come potete vedere, non esistono cause precise per questa patologia.
Cosa non fare
Non grattare per nessuna ragione le vescicole. Potrebbero perdere il liquido al loro interno e aprirsi, lasciando scoperta la cute sottostante. Questo rallenterebbe molto la guarigione e potrebbe provocare infezioni batteriche sulla pelle.
In alcuni casi la luce del sole peggiora la condizione delle disidrosi, mentre in altri aiuta invece la guarigione, grazie all’acqua salata del mare.
In linea di massima, chi soffre di disidrosi non ha problemi che inficiano il normale svolgimento delle attività quotidiane, ad eccezione di un fastidioso prurito a mani e piedi. Invece, in alcuni rari casi, dolore e prurito possono essere talmente intensi da limitare l’uso di mani o piedi.
Trattamenti e rimedi naturali
Secondo alcuni pazienti, la disidrosi migliorerebbe adottando una dieta diversa. Ad ogni modo ci sono regole generali che potete adottare, se non per migliorare, almeno scongiurare un peggioramento della vostra condizione. Per prima cosa cercate di proteggere le aree colpite dall’umidità e dal calore, sudando il meno possibile, cercate di mantenere la pelle idratata, magari utilizzando speciali creme, facendovi consigliare dal vostro medico o dal farmacista.
Nei casi più gravi di disidrosi alle mani, per evitare di bagnarli, indossate guanti in vinile foderati in cotone. Infatti sembra che il contatto della cute con alcune sostanze, come il sapone, possano causare un peggioramento delle condizioni della disidrosi.
A volte è consigliato anche l’uso di antitraspiranti, su mani e piedi, così come anche controllare che la causa di questo problema non sia di origine alimentare. Quindi potreste recarvi dal vostro medico per fare i dovuti test allergici. L’allergia potrebbe quindi essere relazionata ad un abbassamento del sistema immunitario, e quindi essere condizionata da stress o fattori psicosomatici. Infatti la disidrosi sembra colpire soprattutto in periodi di forte stress.
Quindi cercate di limitare le fonti di nervosismo e ansia, che potrebbero aggravata le situazione.
Cercate anche di limitare anche l’esposizione o il contatto con determinati materiali, come i metalli pesanti: il cromo, il cobalto, il nickel, molto comuni in ambienti di lavoro di genere industriale.
Anche gli impacchi di acqua fredda possono alleviare il fastidio dettato dalla disidrosi.
Infine, esistono alcune creme emollienti che potrete trovare in erboristeria, come gel o pomate lenitive a base di aloe vera.
Terapie
Le terapie farmacologiche in caso di disidrosi, solitamente consigliate da un medico dermatologo, si basano sugli antistaminici per uso orale e i corticosteroidi topici. Questi materiali infatti sono l’ideale per ridurre il fastidio e calmare il prurito. Gli antistaminici potranno aiutarvi a limitare il prurito, mentre in alcuni casi più gravi, il medico potrebbe prescrivervi compresse di corticosteroidi, come il prednisone, per via orale.
Solitamente le creme consigliate dal medico sono a base di corticosteroidi, che possono far sparire velocemente le vescicole. Dopo aver spalmato la crema avvolgete la zone nella pellicola. Questo faciliterà l’assorbimento della crema. Inoltre, è possibile applicare, dopo la crema anche una garza sterile, meglio se bagnata di acqua tiepida, per migliorare l’assorbimento del farmaco.
Altro trattamento medico consigliato è la fototerapia, ovvero terapia con la luce, che grazie alla combinazione di raggi ultravioletti e medicinali, può migliorare la condizione della disidrosi.
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