Eczema disidrosico: cos’è e come si cura
L’eczema disidrosico altro non è che un eczema che colpisce gli arti superiori e inferiori e, in particolar modo, i piedi. Le caratteristiche di questa tipologia di eczema sono molto chiare e, pertanto, è utile capire quali sono i casi in cui si sviluppa maggiormente.
Caratteristiche
L’eczema disidrosico ha di solito la forma di una moneta e si presenta come conseguenza di cute molto secca o assieme a un eczema atopico o, ancora, su alcuni tratti di pelle che non presentano alcuna patologia. Le aree interessate da questo tipo di eczema appaiono molto arrossate e con margini ben definiti. Si possono anche notare delle vescichette o delle piccole elevazioni cutanee che, nei casi più seri, si trasformano in vere e proprie croste.
Il perché di tutto ciò è da individuare bella presenza, in tali aree, di infezioni causate da batteri. Si tratta, quindi, di lesioni cutanee che danno anche notevole prurito e questo è uno dei fastidi che maggiormente sono difficili da sopportare dato che, come sottolineato in partenza, questi eczemi disidrosici compaiono soprattutto sui piedi. Le zone affette da eczema si ispessiscono irrimediabilmente e questa è una delle prime conseguenze da prendere in considerazione.
Sintomi dell’eczema disidrosico
Il primo sintomo che palesa la presenza di questo eczema sono le vescicole. Queste ultime hanno caratteristiche ben precise, che servono proprio per individuare la patologia. Di solito, quindi, si tratta di vesciche di circa 1 mm di diametro o comunque molto piccole, che compaiono sulle punte di mani e piedi, sul dorso della mano, sul palmo o sulle piante dei piedi.
Guardandole attentamente, si presentano come opache, dato che si trovano nella parte profonda della pelle, e solitamente provocano un certo gonfiore della parte. Al tatto sono percepibili e, proprio per il loro essere profonde, non si riescono a rompere. Queste vescicole possono anche portare un forte prurito, ma attenzione a grattarle troppo forte, perché potrebbero rompersi e potrebbe esserci un versamento di liquido che andrebbe a dare inizio all’infezione.
Ci vogliono diverse settimane di trattamento affinché queste vescicole spariscano.
Cause dell’eczema disidrosico
Volendo cercare di individuare le cause che portano alla comparsa di questo tipo di eczema, che tuttavia è abbastanza diffuso, c’è da dire che ancora non si sa molto in merito. Quello che è certo è che, in quasi tutti i casi si manifesta assieme all’eczema atopico e che, in molti casi, sorga in concomitanza con eventi ad alto rischio di stress.
Anche un’irritazione cutanea può favorire l’insorgere di eczema disidrosico, così come il bere troppo alcool. Si tratta di una patologia che può fare la sua comparsa in tutte le fasce di età e non c’è una fascia più colpita rispetto a un’altra, anche se la maggior parte dei casi conclamati fa capo a persone che vanno verso l’età anziana.
Come si tratta l’eczema disidrosico
Non avendo ben chiare quelle che sono le cause principali che portano a questo eczema, non è facile neppure individuare come curarlo. Quello che è certo è che l’eczema disidrosico è molto più difficile da combattere di quello atopico e, pertanto, si richiedono delle cure e dei medicinali aggiuntivi. Di solito, si preferisce optare per potenti farmaci steroidei per il trattamento di questo tipo di eczema.
Le creme antinfiammatorie che attualmente si trovano in commercio risultano essere abbastanza indicate per la cura e, pertanto, la combinazione con i farmaci steroidei riduce i tempi. Per arginare la situazione e per curare l’infezione che si presenta in moltissimi casi, si deve ricorrere all’utilizzo di antibiotici topici che servono proprio per evitare la degenerazione della stessa. Nei casi più gravi, inoltre, si consiglia una cura antibiotica per bocca.
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