Dolore al seno, come e perché si manifesta
Il dolore al seno si chiama in gergo medico mastodinìa, e può essere di tre tipi diversi: ciclico, non ciclico, ed extramammario, detto anche falso.
Fortunatamente per le donne, questo tipo di dolore non è legato a gravi patologie, come vedremo, ma dovrebbe comunque essere sempre di stimolo per un accurato controllo; a proposito di controlli, i medici consigliano un controllo al seno completo ogni anno, soprattutto se si hanno più di quarant’anni, ma comunque sarebbe bene non trascurare mai la prevenzione, per evitare problemi più severi in seguito.
Mastodinìa ciclica
Si tratta di un dolore al seno che si manifesta durante il ciclo mestruale, ed è molto legato all’ovulazione, durante la quale si ipotizza che l’aumento di estrogeni, non bilanciati dalla presenza del progesterone, provochino un’insolita ritenzione idrica a livello mammario, con conseguenti edemi e pressione sui vasi sanguigni. Ha delle caratteristiche ben precise proprio perché legata al ciclo mestruale, e quindi parte da 12-13 anni, fino a 35-40; solitamente i sintomi spariscono del tutto con l’arrivo della menopausa. Questo dolore interessa il seno destro, il seno sinistro, o entrambi i seni, e si localizza sulla parete laterale esterna del seno, a volte irradiandosi verso l’ascella. I giorni più colpiti sono quelli che precedono il ciclo e i primi due o tre giorni seguenti.
Mastodinìa non ciclica
Questo tipo di dolore al seno si manifesta senza alcun collegamento con il ciclo mestruale; ha un’incidenza del 30% sulla popolazione femminile e non è ricondotto ad alcuna causa certa, tranne nel caso in cui venga provocato da una cistite o mastite. L’età più colpita è quella che va dai 40 ai 50 anni, e anche questo tipo di fastidio regredisce con l’avvento della menopausa. La localizzazione interessa generalmente un solo seno alla volta, nella zona del capezzolo, dell’areola, o di tutto il seno.
Mastodinìa extramammaria, o falsa
Si tratta di un dolore al seno apparente, perché in questo tipo di disturbo il problema riguarda più che altro le ossa o i nervi; più nel dettaglio, riguarda lo sterno e gli elementi ad esso collegati e si accentua con la respirazione; altre volte invece il dolore arriva dalle vertebre cervicali o le prime toraciche, le quali sono collegate alle mammelle da un intenso intreccio di terminazioni nervose. In entrambi i casi, un’accurata palpazione e delicati movimenti delle mammelle, consentono di individuare la reale sorgente del dolore. Non è collegata con un’età specifica e neanche con la menopausa, ma semplicemente ad alcune concause che si concentrano sulla parte superiore della scatola toracica.
Altre cause del dolore al seno
A parte il ciclo, di cui abbiamo già parlato, un’altra causa che può scatenare il dolore al seno è uno sforzo intenso, come ad esempio un allenamento intensivo in palestra, che ha coinvolto molto i muscoli addominali; in questo caso ne può risentire tutta la muscolatura del corpo, in particolare i muscoli pettorali possono far male, e questo può esser confuso facilmente con un dolore al seno. Altri sforzi che possono causarlo sono: spostare dei mobili facendo leva sul corpo, sollevare un grosso peso assumendo una posizione sbagliata, correre troppo a lungo o troppo intensamente.
Anche l’allattamento al seno può provocare dolore; si tratta di un’infiammazione delle mammelle che provoca anche gonfiore, chiamata in gergo medico mastite; è provocata da un generoso afflusso di latte che congestiona i canali addetti allo scopo e deve essere curata con antibiotici o antinfiammatori, sotto stretto controllo del medico. Si può prevenire adottando un regime di allattamento molto accurato con appuntamenti regolari con le poppate, e dedicando lo stesso tempo ad entrambi i seni.
Persino un reggiseno troppo stretto può provocare dolore, quindi attenzione a scegliere la biancheria intima più giusta per il proprio benessere!
Una causa assolutamente rara è quella oncologica; il tumore al seno provoca dolore solo nel 3% dei casi, quindi non bisogna spaventarsi eccessivamente se si soffre di dolore al seno, ma piuttosto sottoporsi a controlli accurati con regolarità; potrebbe invece trattarsi di cistite, ovvero aumento di consistenza delle ghiandole e calcificazioni di lieve entità o piccoli noduli, ma si possono risolvere abbastanza facilmente tramite l’aspirazione con ago, lo stesso che serve per fare la biopsia, e si aspira il liquido in eccesso che provoca il dolore.
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