Come cambia il vostro seno durante la gravidanza e perchè
La gravidanza porta con sé molti cambiamenti nel proprio corpo. Uno dei cambiamenti meglio apprezzati dalle donne è sicuramente l’ingrandimento del seno. Già dai primi mesi, la gravidanza ci regala una o due taglie in più! Ma perché accade?
Come è fatto il seno nella donna
Il seno, o più precisamente la mammella, è un organo ghiandolare presente nei mammiferi la cui funzione è quella di secernere il latte. Nella donna, esse sono due, simmetriche e visibili esternamente, e rappresentano anche una caratteristica sessuale secondaria che sviluppa dalla pubertà in poi.
Il seno è composto da:
- Tessuto ghiandolare: in ogni seno ci sono circa 15/20 lobi ognuno dei quali possiede un dotto galattoforo che sbocca sul capezzolo in una ampolla, in grado di raccogliere il latte
- Tessuto adiposo (grasso) intorno al tessuto ghiandolare
- Tessuto fibroso, a sostengo dei precedenti
- Il capezzolo: una sporgenza esterna di forma conica sul quale si trovano i pori lattiferi, cioè gli sbocchi dei dotti galattofori
- L’areola, una regione circolare pigmentata intorno al capezzolo, di grandezza variabile. Su di essa si trovano delle piccole sporgenze chiamate Tubercoli di Montgomery, sotto le quali si trovano delle ghiandole sebacee
- Tessuto muscolare liscio sotto l’areola e il capezzolo, circolari e radiali, la cui contrazione permette l’estroflessione del capezzolo e la contrazione dei dotti galattofori.
Le modificazioni fisiologiche della mammella durante la gravidanza
Durante la gravidanza vengono secreti diversi ormoni, tra cui estrogeni e progestinici, la cui azione si esplica anche sui tessuti della mammella, provocandone cambiamenti evidenti già dai primi mesi. In effetti a volte, specie se si sta cercando di avere un figlio volontariamente, uno dei primi sintomi è l’inturgidimento del seno e un suo indolenzimento, che avviene già nella prima settimana dal concepimento.
Questo perché si attua un maggiore sviluppo del tessuto ghiandolare, così che i seni si inturgidiscono, l’areola si scurisce e la pigmentazione può divenire irregolare, i tubercoli di Montgomery diventano più sporgenti e si avverte un senso di tensione e di pesantezza. Il capezzolo diviene molto sensibile, anche uno stimolo minimo lo fa allungare e irrigidire. La cute diviene più tesa e i vasi sanguigni diventano visibili.
Nell ’arco dei 9 mesi il seno aumenta anche di 3 taglie, a causa dell’aumento del tessuto adiposo intorno ai lobuli. Capita che il seno non aumenti troppo, ma non dovete preoccuparvi: questo è dovuto ad un aumento di peso molto limitato durante la gravidanza, e di conseguenza un minor accumulo di grasso. Il volume della ghiandola mammaria resta la stessa e si attiva regolarmente in tutte, quindi anche chi ha un seno piccolo può allattare tranquillamente il proprio bambino.
Verso la fine della gravidanza dal capezzolo potrebbe cominciare ad uscire il colostro, un liquido biancastro che costituirà il primo nutrimento del neonato fino alla montata lattea vera e propria.
Prima e dopo la gravidanza: come mantenere un seno perfetto
In seguito alla fine dell’allattamento, il seno ritorna più o meno nelle condizioni precedenti la gravidanza. Terminate le sollecitazioni ormonali, il tessuto ritorna allo stadio originale e ad un certo punto smette di produrre il latte.
Ecco che il tessuto adiposo comincia a diminuire, e che la ghiandola torna ad essere inattiva. Quindi il seno cala di taglia, e può anche assumere un brutto aspetto “calante” o presentare delle smagliature.
A tutto questo si può ovviare tramite qualche semplice accorgimento da prendere durante tutta la gravidanza e l’allattamento, come l’uso di un reggiseno adeguato da gravidanza, l’applicazione giornaliera di una crema antismagliature, l’applicazione di una crema specifica per il capezzolo, per rafforzarlo e scongiurare il pericolo delle dolorosissime ragadi (piccole spaccature che si creano quando il neonato succhia), ed eseguire esercizi per i pettorali.
Lascia un commento