Elettroforesi dell’emoglobina, a cosa serve
L’elettroforesi è un esame di laboratorio utile ad analizzare l’emoglobina, identificare eventuali difetti e stabilire con certezza qual è il carattere che detta l’anomalia.
Oggi vi spiegheremo meglio cos’è e a cosa serve.
L’emogoblina
L’emoglobina è un costituente fondamentale del sangue, in particolare dei globuli rossi. L’emoglobina è costituita da una parte proteica, chiamata Globina, e da un gruppo ferro-protoporfirinco, l’Eme. Un soggetto adulto sano ha tre forme di emoglobina, indicati con diversi codici: l’A1, l’A2 el ‘Hb Fetale.
Solitamente, quando è nei valori normali, nell’adulto i valori sono del 97-98% per l’Hb A, del 2% nell’Hb A2, mentre inferiori all’1% per l’Hb F.
I neonati con un valore normale di emoglobina presentano Hb F pari all’80%. Poi, entro il sesto mese, verrà sostituito dall’Hb A.
Esiste poi un esame che permette di esaminare queste differenti emoglobine, separate l’una dall’altra. Questo esame è l’elettroforesi. Questo permette di individuare eventuali anomalie riguardanti sia la qualità che la quantità.
L’emoglobina altro non è che la proteina contenuta nei globuli rossi. Il suo ruolo è particolarmente importante ed è quello di portare ossigeno ai polmoni e ai diversi tessuti, e viceversa riportare l’anidride carbonica dai tessuti ai polmoni. Da qui poi viene espulsa grazie all’aria espirata.
L’emoglobina ha origine nel midollo osseo, insieme agli eritrociti immaturi. All’interno di un globulo rosso esistono circa 350 milioni di molecole di emoglobina. Ciascuna di esse trasporta fino a 4 molecole di ossigeno.
Emoglobina alta o bassa
Cosa comporta avere una percentuale alta o bassa di emoglobina?
Innanzitutto occorre fare una precisazione sulla normalità dei valori di emoglobina. Un individuo sano e normale, senza particolari patologie, ha valori di emoglobina compresi tra i 14-18g/100 ml, per gli uomini, mentre sono 12-16 g/100 ml per le donne.
Quando i valori sono superiori a questi indicati una persona potrebbe soffrire di diarrea, disidratazione, enfisema polmonare, shock, ustioni e altre problematiche di questo genere. Al contrario, se l’emoglobina è bassa, ci si potrebbe trovare di fronte a casi di aplasia midollare, collagenopatie, deficit di ferro o di vitamina B12, emorragie, epatopatie, infezioni gravi, insufficienze renali o leucemie.
Anomalie dell’emogoblina
A volte può accadere che l’emoglobina presenti alcune anomalie. In questi casi l’emoglobina sviluppa una carica elettrica differente rispetto al solito. Quindi, per analizzare eventuali difetti, l’emoglobina viene sottoposta ad una carica elettrica, che ne metta in luce le irregolarità.
Questo esame è l’elettroforesi dell’emoglobina.
L’anemia mediterranea
Probabilmente avrete già sentito parlare di anemia mediterranea o beta talassemia. Si tratta di una condizione nella quale l’organismo non produce correttamente l’emoglobina.
Nei portatori sani di anemia mediterranea l’emoglobina HbA2 evidenziata grazie all’elettroforesi delle emoglobine, va dal 3,5% fino ad un massimo di 5,5%.
Se i valori sono inferiori a queste percentuali è da escludere la presenza di questo genere di anemia.
L’elettroforesi dell’emogoblina
Con l’elettroforesi dell’emoglobina è possibile stabilire quali sono le anomalie presenti in questa sostanza che va a comporre i globuli rossi. Grazie all’elettroforesi un medico potrà stabilire di quale anemia emolitica soffrite. Solitamente i disturbi identificati da questo esame sono l’anemia mediterranea, che causa un innalzamento dell’emoglobina Hb A2 superiore al 3,5%.
L’elettroforesi dell’emoglobina si esegue in laboratorio su un campione di sangue. Solitamente si tratta di un esame che viene eseguito contemporaneamente all’emocromo e al test di Simmel. Questo esame è utile anche per individuare una persone portatrice di una malattia genetica, come può essere l’anemia mediterranea.
Ulteriori esami
Una volta eseguita l’elettroforesi dell’emoglobina si procede con i sistemi colorimetrici o spettrofotometrici. Questi esami individuano i fatti che hanno determinato l’alterazione dei livelli di emoglobina. Entrambi fanno parte della lista degli esami di approfondimento diagnostico, in caso di anomalie riscontrate dall’elettroforesi.
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