Immunoglobuline: cosa sono e di quante classi sono
Le immunoglobuline sono quelle che vengono comunemente chiamate anticorpi. Si tratta sostanzialmente di proteine del plasma che, durante una reazione immunitaria, ovvero quando il nostro corpo si accorge di sostanze estranee nell’organismo, detti antigeni, si attivano per neutralizzarlo.
Cosa fanno le immunoglobuline
Le immunoglobuline vengono prodotte dai linfociti-b, maturi. I linfociti-b sono come delle sentinelle, pronte ad allertare i linfociti a produrre anticorpi. Addirittura fino a 2.000 al secondo.
Le immunoglobuline vengono ospitate all’interno della loro membrana cellulare e agiscono come se fossero dei radar, o dei recettori specifici di ogni membrana, che al contatto con l’antigene attivano il lifocita.
Ogni volta che il nostro sistema immunitario avverte un possibile pericolo dato da agenti patogeni, attiva le immunoglobuline. Queste proteine del plasma, o proteine globulari, svolgono l’azione di difesa del nostro organismo. Non bisogna però pensare che le immunoglobuline attacchino direttamente gli antigeni, ma lo circondano, per renderlo più facilmente identificabile dai fagociti e dalle cellule citotossiche, che hanno una vera e propria funzione distruttiva degli antigeni.
Le immunoglobuline quando incontrano per la prima volta gli antigeni non li riconoscono, perché sono di fatto sconosciuti. La loro reazione è quindi più lenta. Una volta però che i fagociti l’hanno distrutto si attiva una sorta di memoria che farà in modo che, la prossima volta che i nostri anticorpi si troveranno di nuovo di fronte a questo aggressore, riescano a riconoscerlo immediatamente. A quel punto la loro risposta sarà immediata.
Immunoglobuline e vaccinazioni
Le immunoglobuline il processo di riconoscimento di un antigene è quello che sta alla base delle vaccinazioni. Ovvero viene iniettato l’agente patogeno all’interno dell’organismo, in questo modo il sistema immunitario riesce a memorizzarlo e a distruggerlo tempestivamente, quando questo si presenterà.
Classi delle immunoglobuline
Le immunoglobuline sono di cinque diverse classi: IgG, IgA, IgE, IgM e IgD.
A loro volta, per le classi IgG e IgA si può distinguere per ulteriori sottoclassi: IgG1, G2, G3, G4 e IgA1 e A2.
Gli anticorpi di classe A (IgA) si trovano soprattutto nelle secrezioni esterne, come saliva, lacrime, secrezioni genitourinarie, muco intestinale, bronchiale, colostro e latte materno. Le immunoglobuline di questa classe sono importanti perché sono la prima difesa verso le infezioni locali. Impediscono agli agenti patogeni di diffondersi nel nostro organismo.
Le immunoglobuline IgE invece sono quelle delle reazioni allergiche, stimolando la produzione di istamina. Le immunoglobuline E sono importanti per la protezione del nostro organismo dalle infezioni parassitarie, le immunoglobuline D invece non hanno una funzione ancora molto chiara.
Le immunoglobuline IgG sono la risposta immunitaria secondaria. Sono il 75% degli anticorpi dell’adulto e agiscono quando c’è già stato un primo incontro con l’antigene. Gli anticorpi di classe G impediscono ai virus di attaccare le cellule e aiutano il lavoro dei fagociti. Le immunoglobuline del gruppo G sono importantissime nelle infezioni secondarie, ovvero quando il nostro organismo è già entrato in contatto con un determinato agente patogeno, perché hanno memoria dell’infezione pregressa.
Quando una donna aspetta un bambino trasmette al feto i propri anticorpi IgG, attraverso la membrana placentare. In questo modo il neonato risulta avere un’immunità batteriologica già dai primi mesi di vita.
Le immunoglobuline IgM invece sono attive contro gli antigeni dei gruppi sanguigni. Sono la prima forma immunitaria messa in pratica dall’organismo. Quando gli anticorpi del gruppo M sono presenti nel sangue vuol dire che c’è un’infezione in atto.
Test delle immunoglobuline
Di solito un test delle immunoglobuline viene prescritto dal medico per valutare i livelli di determinati anticorpi, coinvolti nella neutralizzazione di una malattia.
L’esame degli anticorpi viene utilizzato anche per la diagnosi di alcune forme allergiche o di cancro.
Esami del sangue: i valori delle immunoglobuline
Quando facciamo un esame del sangue è importante controllare il valore delle immunoglobuline. Se le nostre Ig totali, cioè la somma di IgG, IgM e IgA superano i 600 mg/Dl o gli IgG, che come dicevamo prima sono quelle relative alle infezioni secondarie, sono superiori ai 400 mg/dl il nostro sistema immunitario funziona come si deve. Quando invece i valori degli Ig totali sono inferiore ai 200 mg/dl qualcosa non funziona come dovrebbe. La produzione degli anticorpi è troppo inferiore al normale ed è importante controllare il perché di questo comportamento con adeguati approfondimenti.
Quando le immunoglobuline del gruppo G hanno valori bassi significa che il sistema immunitario non funziona correttamente. Di solito questa condizione si verifica in persone malate di Aids, chi soffre di insufficienza renale cronica, spesi acuta, o in chi usa abitualmente steroidi.
Al contrario se le IgG sono alte, probabilmente il paziente soffre di Tiroide di Hashimoto, epatite, cirrosi epatica, sepsi cronica, mononucleosi, palsmocitosi o ittero.
Immunoglobuline e tetano
Di solito quando ci si ferisce profondamente, e la lacerazione è a rischio di tetano si somministrano le immunoglobuline, per dare una protezione immediata al nostro organismo. Gli anticorpi vengono iniettati nel corpo per essere pronti ad agire, poi successivamente si fa il richiamo vaccinale, che però non serve a prevenire il rischio di tetano alla ferita, perché richiede un tempo di latenza più lungo e non è efficace in meno di una settimana, quindici giorni.
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