Fitoterapia cinese: proprietà e benefici
La fitoterapia è una tecnica terapeutica tipica della medicina cinese, che si usa per curare patologie acute e croniche. Ecco quali sono le proprietà e i benefici.
La fitoterapia cinese
Si tratta di una terapia interna che nutre l’energia carente o per allontanare le patologie patogene presenti all’interno del corpo. Le patologie curate dalla fitoterapia cinese comprendono: carenze di energia corretta, in particolar modo la componente ying dell’energia, alla penetrazione di un fattore patogeno esterno, come un batterio o un virus, all’interno del corpo, una disarmonia provocata da un fattore patogeno emozionale o da tossine del calore, dell’umidità e dal ristagno di sangue.
In questo caso, la fitoterapia cinese, associata alla dietetica terapeutica, dà buoni risultati.
Le origini della fitoterapia cinese
La medicina tradizionale cinese è tra le più antiche al mondo, e la fitoterapia cinese ha origine circa duemila anni fa, mentre nel nostro paese è arrivata solo tra gli anni Trenta e Quaranta.
Il suo punto di forza è di curare patologie, anche croniche, partendo dalla radice, e non dai sintomi e i dai segni visibili all’esterno. Per questo motivo, nella fitoterapia cinese, svolge un ruolo di grande importanza, la diagnosi.
Quali erbe vengono utilizzate
In Cina è molto comune curarsi con le erbe, tanto che sono riconosciuti più di 360 tipi di vegetali con principi attivi a effetto terapeutico.
Tra le sostanze più utilizzate troviamo il ginseng, che ha principi attivi utili a combattere lo stress, inoltre rafforza il sistema immunitario, endocrino e nervoso.
Esistono poi numerose erbe cinesi, come il Suan Zao Ren, indicato per il cuore. Inoltre, previene la sudorazione eccessiva e cura i problemi dell’emotività. Il Huang Qin fa passare la febbre e blocca le emorragie dal naso, il Shu Di Huang invece è un tonico, ma è preferibile evitarla in caso di deficit della milza e dello stomaco. Il Jie Geng allevia l’affanno respiratorio e la tosse, mentre il Bai Shao cura i capogiri. E tante altre erbe. Per ogni pianta vengono utilizzate diverse parti anatomiche: dalle radici passando per rami, corteccia, fiori, semi e frutti.
La fitoterapia cinese utilizza un numero infinito di sostanze con potere terapeutico, che hanno un minor rischio di effetti collaterali, rispetto ai farmaci classici.
Come vengono utilizzate le erbe
La fitoterapia cinese ricava i propri rimedi da piante, foglie, frutti, scorze, radici e funghi. Queste sostanze vengono utilizzate per curare raffreddori e influenze di stagione. Le potete trovare già pronte, in erboristeria, sotto forma di medicinali. Oppure sfusi, per prepararli da soli. Molti pensano che il decotto sia il modo migliore per assumere i principi attivi di queste sostanze, ma molto usano anche le polveri o le pillole. Nel caso di queste ultime spesso si tratta di polveri legate insieme con miele. Molto utilizzati anche gli estratti, come il ginseng. Esistono anche alcuni gel, per problemi cutanei, come dermatiti o eczemi.
Ad ogni modo, i preparati che troverete in Italia, seppure siano preparati con sostanze importate dalla Cina, sono sottoposti a controlli farmaceutici e certificati rispetto al contenuto.
La fitoterapia per le allergie
La fitoterapia è utile anche a curare le allergie. Infatti, per la rinite allergica, uno dei metodi fitoterapici più utilizzati è la centipeda minima, un’erba della famiglia delle composite, da secoli utilizzata nella farmacia cinese. In caso di naso chiuso, alterazione dell’olfatto, difficoltà respiratorie, lacrimazione, dolore oculare, prurito alle mucose, la centipeda porta grandi benefici.
La fitoterapia per l’infertilità
Secondo alcuni studi la fitoterapia, associata all’agopuntura, avrebbe grandi benefici sull’infertilità. L’azione combinata di queste due terapie aiutano a stimolare l’ipotalamo e a rafforzare il potenziale riproduttivo del paziente. Questo ha come risultato la normalizzazione del sistema endocrino e riequilibrando la funzione ovarica.
Lascia un commento