Folina, un valido supporto alla salute
La Folina è un farmaco contenente acido folico, conosciuto anche come vitamina B9. Il suo utilizzo si estende in molti campi, ma è prevalentemente prescritto alle future mamme, per prevenire alcune possibili patologie del feto; in commercio si trova preparato in fiale o in compresse, insieme ai soliti eccipienti che servono per mantenere il principio attivo nella forma in cui è stato prodotto.
Non bisogna fare confusione tra Folina e acido folico, come purtroppo si sente spesso, perché la Folina è un farmaco appunto, mentre l’acido folico è una vitamina idrosolubile, non è un composto realizzato artificialmente, ma messo a disposizione dalla natura in particolare in alcuni alimenti, per fortuna numerosi, vedremo quali.
L’acido folico fu scoperto nel 1939, durante una grave anemia di polli, che costrinse gli studiosi del caso a verificare tutte le sostanze ingerite dai volatili, e tutte quelle che invece non erano a loro disposizione; in alcuni tipi di foglia, folium in latino, isolarono questa preziosa vitamina.
La Folina in gravidanza
Non dovrebbe mai mancare nella dieta delle future mamme, come abbiamo visto; la Folina previene l’insorgere di alcune patologie del feto; tra le due più importanti, la spina bifida, una grave malformazione del sistema nervoso, e l’anomalia del cordone neurale; in questi casi, con un assunzione regolare di Folina, il rischio viene ridotto del 70%!
La Folina previene inoltre ritardi di crescita, parto prematuro, lesioni della placenta.
Già dal ventottesimo giorno dopo il concepimento, l’embrione comincia a sviluppare il suo cervello e il midollo spinale, da qui la necessità di cominciare molto presto l’assunzione di Folina o altro farmaco a base di acido folico.
E’ pur vero che l’acido folico si trova in natura, in particolare nelle arance, fragole, kiwi, spinaci, lattuga broccoli, asparagi, legumi, latte, frattaglie, soprattutto il fegato, ma visto che non si possono assumere quantità tali di cibo da raggiungere la soglia necessaria da 0,4 a 4 mg al giorno, a seconda delle necessità, conviene senz’altro sopperire con un integratore come appunto, la Folina.
Negli Stati Uniti, l’equivalente del nostro Ministero della Salute, ha imposto alle aziende produttrici, di integrare gli alimenti con acido folico, soprattutto i cereali, che sono largamente consumati dalle mamme e dai bambini; i prodotti modificati in questo modo, vengono chiamati fortificati.
Altri utilizzi della Folina
Ma non sono soltanto le mamme ed i loro bimbi ad aver bisogno dell’acido folico, anzi!
Il Giornale della Neuroscienza, in America, ha pubblicato uno studio compiuto sui topi, il quale ha dimostrato in modo inequivocabile il ruolo decisamente positivo svolto dalla vitamina B9 nella degenerazione cellulare del cervello, ed in tutte le comunicazioni neuronali; questo detto in modo molto semplice, ma significa che con la Folina si può prevenire, per esempio, l’Alzheimer, e molte altri tipi di malattie della senescenza.
Un’altra correlazione è stata rilevata tra acido folico ed omocisteina, la presenza del primo limita il secondo; al contrario, quando l’acido folico manca, aumenta l’omocisteina; e perché mai questo dovrebbe preoccuparci? Perché quando l’omocisteina è presente in modo massiccio nell’organismo, si va incontro a molti problemi cardiaci e vascolari, di conseguenza la somministrazione di Folina risulta molto utile per prevenire i disturbi del cuore e dell’apparato circolatorio.
L’omocisteina riveste un ruolo importante anche nell’insorgere dell’osteoporosi, pertanto probabilmente in un prossimo futuro, potremo leggere di ricerche legate al ruolo della Folina anche per la prevenzione di questo problema delle ossa.
La Folina contrasta anche l’azione negativa di molti tipi di batteri nocivi nell’intestino, contribuendo ad una maggiore tonicità e fluidità di tutto l’organismo.
Controindicazioni all’uso della Folina
Utilizzare la Folina non comporta rischi di effetti collaterali, trattandosi di un farmaco in cui, la componente principale è la vitamina B9; tuttavia occorre usare alcune precauzioni: non eccedere nel dosaggio del farmaco, in particolare non superare mai i 100 mg giornalieri; non utilizzare mai nelle malattie oncologiche, soprattutto quando si sta tentando di ridurre massa tumorale con chemioterapia o radioterapia; un recente studio italiano ha infatti dimostrato che le cellule tumorali amano molto la vitamina B9, della quale si nutrono.
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