Mandarino, calorie e proprietà nutrizionali
È uno degli agrumi più noti, diffusi e amati, dal gusto dolce e dal profumo intenso e ricco di ricordi: il mandarino è uno dei protagonisti delle tavole italiane, e racchiude in sé numerose qualità e proprietà nutrizionali anche sorprendenti.
Sembra assodato che il mandarino sia nato in Oriente, per la precisione in Cina, e importato in Europa nel XIX secolo, trovando subito l’apprezzamento dei palati continentali.
Dal punto di vista botanico, appartiene alla famiglia degli agrumi, e più in dettaglio al genere Citrus delle Rutacae, insieme a cedro e pomelo, ed è l’unico a presentare un frutto dolce.
Mandarino: usi e consumi?
Conosciamolo meglio. La pianta di mandarino è alta all’incirca due metri, con alcune varietà che possono raggiungere anche i quattro metri, e produce fino a 600 frutti all’anno, che sono assolutamente caratteristici per forma, colore e profumo: una piccola sfera, leggermente appiattita sia sopra che sotto, con tonalità che vanno dal verde all’arancione chiaro che segnala la completa maturazione.
La buccia è molto sottile e di semplice rimozione, e sprigiona sulle dita e nell’aria un’essenza davvero unica e gradevole, con all’interno spicchi piccoli e succosi, dalla polpa di colore arancione chiaro che contiene vari semini ed è contornata da filamenti bianchi fibrosi e commestibili (anche se molti li scartano).
Anche se negli ultimi anni è stato un po’ superato nelle preferenze degli italiani dal mandarancio (un incrocio che ha il vantaggio di avere meno scarti ed essere meno calorico), il mandarino resta comunque tra i protagonisti delle tavole italiane, soprattutto nei periodi autunnali e invernali.
Oltre al tradizionale consumo come frutta fresca, nutriente e facilmente digeribile,questo prodotto è anche utilizzato per la realizzazione di marmellate o canditi; inoltre, dalla buccia si estrarre un olio essenziale di colore giallo dorato, utile sia per la salute che per usi estetici, oppure si producono liquori come il Mannarinu di Sicilia.
I mandarini fanno ingrassare?
Vediamo ora più da vicino quali sono le proprietà del mandarino: innanzitutto, va detto che si tratta di un frutto estremamente ricco di carboidrati (quasi il 18%) e con un contenuto calorico piuttosto elevato: non si può dire che “fa ingrassare”, ma è bene che chi segue un regime dietetico particolare non ne abusi.
Come tutti gli agrumi, e come la saggezza popolare ben ricorda, il mandarino è ricco di vitamina C, con 42 mg per 100 grammi, e perciò costituisce un valido alleato per la prevenzione dei disturbi della stagione fredda, a partire dal raffreddore. Ma questo piccolo frutto contiene anche vitamina A e del gruppo B, ferro, magnesio, potassio, calcio, acido folico e fibre.
Il mandarino è quindi un piccolo scrigno di benessere, e infatti sono state studiate i suoi effetti positivi per favorire la digestione e migliorare il funzionamento dell’intestino, proteggere le mucose e i capillari, regolare la pressione arteriosa, stimolare la diuresi e contrastare la ritenzione idrica.
Recenti studi scientifici hanno poi dimostrato anche proprietà antitumorali, soprattutto per quanto riguarda il fegato, oltre che un’azione positiva per la prevenzione del rischio di ictus, e allo stesso tempo si ritiene che consumare i mandarini possa contribuire ad abbassare il livello di colesterolo nel sangue, rinforzare il sistema immunitario(specialmente nei bambini) e migliorare le funzioni visive.
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