Oki: un farmaco antinfiammatorio adatto ad adulti e bambini
Oki è il nome commerciale di un farmaco antinfiammatorio non steroideo prodotto dall’italiana Dompè, usato soprattutto nella formulazione in bustine, sia negli adulti che nei bambini, in grado di combattere diversi fenomeni infiammatori.
Oki a cosa serve e come si usa
L’utilizzo di Oki come antinfiammatorio è in crescita, soprattutto dopo che è diventato meno accessibile il vecchio Aulin, un farmaco a base di nimesulide con lo stesso effetto, che però provocava diversi effetti collaterali anche gravi.
Il principio attivo dell’Oki è il Ketoprofene, un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS, cioè non è un cortisone) simile all’ibuprofene (Moment®, Brufen®, …) con azione analgesica ed antipiretica; in parole più semplici è quindi in grado di:
- Diminuire l’infiammazione
- diminuire il dolore, come in caso di mal di testa
- diminuire l’eventuale febbre presente.
In particolare nella formulazione di Oki il principio attivo è legato all’amminoacido lisina, un espediente chimico per aumentarne la velocità di assorbimento diminuendo al contempo il rischio di effetti collaterali gastrici.
Oki è presente in commercio in diverse tipi di formulazione farmaceutica, dalle fiale alle gocce, sotto forma di spray o colluttorio, ma è soprattutto la confezione in bustine che viene utilizzata, intera negli adulti e metà dose nei bambini (oltre i 6 anni e solo dietro prescrizione medica).
Nello specifico è un farmaco indicato per :
- negli adulti: nel trattamento sintomatico di stati infiammatori associati a dolore, tra i quali: artrite reumatoide, spondilite anchilosante, artrosi dolorosa, reumatismo extra-articolare, flogosi post-traumatica, affezioni flogistiche dolorose in odontoiatria, otorinolaringoiatria, urologia e pneumologia
- nei bambini sopra i 6 anni: nel trattamento sintomatico e di breve durata di stati infiammatori associati a dolore, anche accompagnati da febbre, quali quelli a carico dell’apparato osteoarticolare, dolore post operatorio e otiti.
In generale l’uso del farmaco è possibile in tutti i casi di dolore associato o meno ad infiammazione, compresi dolori muscolari ed articolari, dolori ai denti, dolori alle vie urinarie ed infiammazioni dell’apparato respiratorio.
Nella formulazione in bustine, va assunto durante i pasti, per un massimo di 3 bustine al giorno negli adulti, e un massimo di 3 mezze bustine al giorno nei bambini. Le altre formulazioni vengono utilizzate in casi particolari, come il post-operatorio, secondo le indicazioni del medico.
Effetti collaterali e controindicazioni
Pur essendo un farmaco abbastanza ben tollerato, l’Oki richiede ricetta medica perchè può potenzialmente essere causa di effetti collaterali anche molto gravi, di cui ricordiamo i più comuni:
- Fotosensibilità: si consiglia di evitare l’esposizione alla luce solare diretta, anche nel caso di cielo nuvoloso, ed alle lampade abbronzanti durante il trattamento con Oki e fino due settimane successive all’interruzione; il rischio è che compaia prurito, bruciore, eritema, orticaria e eruzioni bollose. E’ in genere un problema associato maggiormente all’uso di ketoprofene in forma di preparazioni semisolide (gel, creme, unguenti, …).
- Maggior rischio di trombosi, tossicità epatica (al fegato) e renale, sopratutto per trattamenti prolungati.
- Rischio di emorragie gastrointestinali e formazione di ulcere (con meccanismo dose-dipendente, ossia all’aumentare della dose aumenta il rischio).
- Possibile ritenzione idrica.
- Disturbi visivi.
Oki è poi controindicato, o comunque necessità di maggior controllo medico, nel caso di pazienti:
- fumatori e/od etilisti (alcolismo),
- cardiopatici (problemi di cuore),
- nefropatici (problemi ai reni),
- asmatici,
- anemici,
- affetti da malattie infiammatorie intestinali croniche (come morbo di Crohn e colite ulcerosa).
Va evitata anche l’associazione con alcuni altri farmaci, tra cui:
- cortisone,
- anticoagulanti come il warfarin (Coumadin®),
- alcuni antidepressivi (inibitori selettivi del reuptake della serotonina),
- aspirina,
- altri antinfiammatori.
Gravidanza ed allattamento
L’uso di Oki, al pari di qualsiasi altro farmaco della stessa categoria, è sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza, poichè il suo principio attivo è in grado di interferire negativamente sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio/fetale. I risultati di studi sul ketoprofene in gravidanza suggeriscono inoltre un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e non solo.
E’ infine controindicato anche durante l’allattamento.
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