L’olio di palma fa male?
Negli ultimi mesi si è molto parlato dell’olio di palma anche a causa di diversi servizi televisivi che parlavano degli effetti sulla salute di questo ingrediente. Si tratta infatti di un prodotto molto utilizzato nella preparazione di moltissimi alimenti. Ma cos’è in realtà l’olio di palma e quali effetti ha sulla salute?
L’olio di palma, cos’è
L’olio di palma è un olio vegetale saturo ed è un grasso da condimento. Viene ricavato dai frutti delle palme da olio africane e delle palme da olio sudamericane, oppure ancora delle palme maripa, anche se viene estratto soprattutto dalla prima. La palma da olio africana (Elaeis Guineensis), nonostante il nome che ne indica la provenienza, è coltivata soprattutto nel sud dell’Asia, in paesi come la Malesia e l’Indonesia, ma anche nelle zone tropicali del Sud America.
Come viene prodotto
Dal frutto di queste palme si ottengono due tipi di olio commestibile: spremendo la parte grassa del seme, ottenendo il cosiddetto olio di palmisto; oppure spremendo la polpa, che invece produce l’olio di palma. Prima del trattamento di spremitura, i frutti sono trattati, sterilizzati e snocciolati. A causa dell’elevato contenuto di beta-carotene contenuto nel frutto, quest’olio prende un colore rossastro. Infatti quando non è stato ancora raffinato, viene chiamato olio rosso di palma.
A questo punto l’olio grezzo subisce un processo di deodorazione, decolorazione e per allontanare gli acidi grassi liberi, in modo da ridurre l’acidità dell’olio, la neutralizzazione. Si tratta di una serie di procedimenti fatti per un po’ tutti i tipi di oli di semi.
Composizione dell’olio di palma
L’olio di palma è composto da acidi grassi come il glicerolo, ma presenta una composizione accidica del tutto unica, dimostrata dal fatto, che sia solido. In 100 ml infatti, conta 884 Kcal, con il 47% di grassi saturi, anche se si tratta pur sempre di una quantità molto più bassa rispetto all’olio di cocco e di palmisto, con circa l’85%.
I grassi saturi contenuti nell’olio di palma sono catalogati come acidi palmitici, definiti a lunga catena, che possono essere nocivi per il sistema cardio-circolatorio. Nel restante 53% ci sono acidi grassi mono e poli-insaturi. L’olio di palma grezzo può vantare però moltissimi anti-ossidanti, diversamente da altri grassi. Anche il colesterolo è assente.
L’olio non raffinato non è nocivo, ma non è più salubre rispetto ad altri tipi di oli vegetali. L’olio raffinato invece contiene, oltre all’acido palmitico, acido oleico e acido stearico, ma non antiossidanti.
Le proprietà dell’olio di palma
L’olio di palma viene utilizzato nell’industria alimentare per la conservazione di molti alimenti, avendo un basso costo. Si può trovare infatti in merendine, biscotti, cioccolata, o come addensante in alcune creme, o viceversa per dare croccantezza.
Viene utilizzato soprattutto perché è meno delicato rispetto ad oli di altri semi oppure d’oliva, che hanno il problema di deteriorarsi troppo velocemente e di essere meno resistenza a fattori ambientali, come diverse temperature e luce. Inoltre raggiunge lentamente il punto di fumo e quindi è ottimo per la cottura dei cibi. Inoltre come già detto, i grassi saturi conferiscono all’olio maggiore solidità, che dà la sicurezza che non sia idrogenato. Infine rispetto ai grassi di origine animale è molto più digeribile.
Controindicazioni dell’olio di palma
L’olio di palma grezzo non ha controindicazioni, ma deve essere utilizzato in modo moderato, vista la presenza di acido palmitico che è dannoso al sistema cardiocircolatorio. Negli alimenti è però utilizzato quello raffinato, sotto la dicitura “olio vegetale”: chi è allergico alle noci e alle nocciole ad esempio, potrebbe mostrare reazioni allergiche a questo ingrediente. Inoltre non essendoci grassi dall’azione protettiva ed antiossidanti, può essere uno dei responsabili dell’obesità.
Un ultimo problema è quello che riguarda l’ambiente: per la coltivazione della palma si è provveduto a distruggere zone di foreste per creare nuove piantagioni.
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